Interviste
Suarez Navarro: “Mi sento pronta, ho fiducia nella mia preparazione”

TENNIS ROLAND GARROS ATP, incontro di terzo turno : C. Suarez Navarro b. T. Townsend 6-2, 6-2.
L’intervista del dopo partita a C. Suarez Navarro.
Traduzione di Yelena Apebe
È una giocatrice diversa. Puoi dirci cosa ne pensi del suo stile e quali sono i tuoi pensieri sul suo gioco.
Certo. È una giocatrice di grande talento ed è molto difficile giocare contro di lei. Per me è stato complicato perché ha un ottimo servizio e un gran dritto. Non è per niente facile. Penso che diventerà un’ottima tennista.
Nel suo gioco ci sono ancora troppi errori in generale?
Beh, non è facile giocare qui per il primo anno. L’altro giorno ha battuto Alizé Cornet , perciò non è stato facile per lei. Ma per me è andata bene. Io ho giocato molto bene. Nel primo set mi ha aiutato un po’, ma è andata bene.
Stavi dicendo che forse sarebbe stato difficile per te riprovare sensazioni positive. I fatti di oggi hanno dimostrato che non è più così?
È vero. Ieri sera ho discusso con Xavi e mi ha aiutato molto. L’ho ringraziato molto perché ho cercato di esprimere le mie sensazioni, sentivo di avere molte responsabilità e di conseguenza, quando scendi in campo sentendoti in questo modo, è molto difficile concentrarti sul gioco. Invece, oggi ho affrontato il match in maniera completamente diversa. Ho avuto più difficoltà del solito con l’eccezione che avevo sensazioni migliori. Ho l’impressione d’aver giocato contro una giocatrice che ha uno stile un po’ anarchico. È difficile trovare il tuo ritmo contro di lei, ma sono riuscita a gestire il match. Mi sono concentrata al massimo su ogni punto.
Il prossimo turno affronterai Tomljanovic. Cosa ti aspetti? Un match molto rischioso?
Beh, rispetto tutte le giocatrici, soprattutto quelle che hanno già sconfitto altre tenniste che mi fanno soffrire in campo, come ad esempio Townsend che ha battuto Cornet, l’ha sconfitta e per questo la rispetto. Inoltre, Radwanska ha molta esperienza e nutro molto rispetto per lei. Credo che sia una giocatrice pericolosa; altrimenti non avrebbe vinto così tanti match sul Philippe Chatrier e non così facilmente. Detto ciò, preferisco giocare contro Tomljanovic piuttosto che Radwanska, ma dovrò tenere gli occhi ben aperti anche se penso sia fattibile.
Parlando del doppio, hai giocato bene con Garbine Muguruza? E pensi che potreste vincere il titolo dopo aver ottenuto risultati eccellenti durante gli altri tornei?
Beh, l’inizio del match è stato un po’ complicato. Le avversarie erano due giocatrici difficili da affrontare. Giocano molto veloce. Quando nel doppio scendi a rete, loro giocano palle molto forti e colpi veloci dalla linea di fondo. In più, il giorno precedente avevo sofferto molto durante il mio singolo e stessa cosa valeva per Garbine. Quindi non è stato facile, ma abbiamo giocato bene insieme e abbiamo gestito bene tutta la situazione durante questi due set. Però è ancora troppo presto per parlare di vincere il titolo. Vedremo cosa accadrà domani.
Se non ti dispiace, ci diresti qualcosa in più sulle tenniste spagnole. Sembra che al momento stiano facendo bene.
Beh, ho sempre detto che cerchiamo di fare il nostro meglio. Tiriamo fuori il nostro il miglior tennis. Osservo Garbine ogni giorno. So che lavora e si allena duramente e per questo penso che meriti le sue vittorie. Credo che il tennis femminile stia guadagnando una posizione alla luce del sole, a livello mondiale intendo. Abbiamo sempre avuto buone tenniste. Dovremmo averne molte di più. Inoltre, se abbiamo Garbine, va bene.
Ti senti bene e preparata per il Roland Garros? Per vincerlo intendo.
Beh, credo di si. Credo di essere pronta. Questo significa che ho fiducia in tutto il lavoro che ho fatto prima del Roland Garros. Mi sono allenata e ciò che conta per me e il mio coach è l’enorme quantità di lavoro che abbiamo fatto prima. Lavoriamo insieme per questi tornei. Penso che ci aspetti ancora molto lavoro, c’è ancora molto da fare. Ma per adesso credo di essere pronta ad affrontare il prossimo turno.
Adesso suppongo che debba riposarti. Penso che avrai un giorno di pausa per riposarti. Perciò, perché sei così ostinata a giocare il doppio durante il tuo giorno di riposo?
Beh, sai, penso che giocare il doppio sia molto positivo. Mi è sempre servito. Mi ha sempre aiutato a servire meglio e soprattutto a rispondere meglio. Penso che potrei dire che è qui che sono riuscita a migliorare il mio livello. Sono molto più aggressiva durante il doppio, che è esattamente quello che stavi dicendo. E la parte interessante è che nei Grandi Slam, nei singoli hai un giorno in cui ti senti bene e un altro dove non giochi. Con il doppio invece sei sempre in gara, in competizione. Non so se capisci cosa intendo dire. Se la gente pensa che per me giocare in doppio sia più negativo che positivo, smetterò di giocarli. Ma adesso lo sto facendo perché mi aiuta molto. Ci ho riflettuto prima di farlo quindi so bene quello che sto facendo.
ATP
ATP Pechino, Daniil Medvedev suona la carica: “Obiettivo finale contro Alcaraz. Ma sarà molto dura arrivarci”
Il russo ha parlato anche delle condizioni dei campi: ” Per quanto riguarda la velocità del campo, penso che sia piuttosto veloce, quindi mi piace”

Archiviata l’amara finale dello US Open per Daniil Medvedev è il momento di voltare pagina. Il russo ha parlato alla viglia dell’ATP 500 di Pechino, un torneo, tabellone alla mano, composto da nomi altisonanti. Durante il Media Day Daniil ha affrontato diversi argomenti spaziando dal suo rapporto con la Cina fino ad una possibile finale contro Alcaraz.
IL RAPPORTO CON LA CINA
“Sono arrivato due giorni fa, finora va tutto bene. Adoro tornare in Cina, quindi non c’è molto altro da aggiungere, non vedo l’ora che inizi il torneo. È la mia prima volta a Pechino, per ora mi piace, a parte questo microfono (ride)”. Il russo ha espresso anche il desiderio di visitare i grandi monumenti della capitale, nonostante il poco tempo a disposizione. “Mi sto davvero godendo il tempo trascorso qui, anche se, come al solito durante un torneo, non c’è mai molto tempo per visitare la città. Mi piacerebbe andare sulla Grande Muraglia se avessi tempo. Il fatto è che meglio gioco, meno tempo ho, quindi spero di non avere quel tempo. Se non gioco bene, almeno posso visitare Pechino”.
IL FINALE DI STAGIONE
“A volte la fine della stagione può essere complicata – una volta finiti i quattro Slam – quindi bisogna trovare un’altra motivazione. Allo stesso tempo, qui siamo tutti competitivi, quindi per me la motivazione è sempre quella di provare a vincere. È la mia prima volta a Pechino, la squadra è fortissima, quindi se vinci è fantastico. Sarà un bellissimo ricordo, una sferzata di fiducia. Ci sono ancora alcuni grandi tornei davanti a me, quindi se riuscirò ad alzare il mio livello in questo finale di stagione, sarà tutto di guadagnato per l’anno prossimo. La motivazione – sostiene Medvedev – è provare a fare tutto questo, continuare a dimostrare a te stesso che puoi vincere questi grandi tornei, grandi titoli, contro grandi avversari“.
IN FINALE CONTRO ALCARAZ?
Il russo dimostra fiducia in sè stesso quando gli viene posta la domanda su una possibile finale contro Alcaraz. “Penso che se dovessimo affrontarci questa settimana, saremmo entrambi felici, dato che saremmo entrambi in finale. È un buon obiettivo e cercherò di realizzarlo. Allo stesso tempo, come ho detto, ci sono tanti grandi giocatori. Medvedev riflette anche sulla difficoltà del tabellone: “E’ molto dura, è come se fosse il sorteggio di un Masters 1000 o di uno Slam. In un certo senso è ancora più dura di uno Slam, dove non ci sono primi turni così complicati. Sarà molto interessante, penso che sia molto raro vedere un ATP 500 così forte, sarà interessante vedere chi giocherà meglio. Penso che vedremo risultati diversi tra le teste di serie, molte di loro possono perdere al primo turno, qui non sono partite facili”.
LE CONDIZIONI DI GIOCO E LA CULTURA CINESE
“I campi sembrano molto buoni – sostiene il n.2 del seeding – mi sono allenato ieri e anche oggi. Sembrano a posto, sono sicuro che ci sarà molta gente durante le partite, ho sentito solo cose positive. Essendo la mia prima volta devo sperimentare di tutto, a livello ATP ho giocato solo a Shanghai e mi è piaciuto molto, penso che sarà lo stesso anche qui. Per quanto riguarda la velocità del campo, penso che sia piuttosto veloce, quindi mi piace. L’unica cosa è l’uscita delle palle, che diventano grossissime questo per il gomito non va bene.
Infine c’è tempo anche per una riflessione sulla cultura cinese: “Nel complesso, è una cultura molto diversa da quella russa, ma penso che possiamo trovare alcune somiglianze con l’Occidente, motivo per cui mi sento sempre il benvenuto qui. Appena arrivo noto l’energia di questo grande Paese, mi sento a casa, per questo amo ritornare. Non mi dà fastidio venire qui perché è la fine della stagione, anzi, mi piace giocare ed essere qui, la gente lo sente”.
ATP
Sinner su Alcaraz: “Per ora non si può parlare di rivalità tra noi, lui ha vinto molto di più”
“Quest’anno ho giocato di meno rispetto al 2022 perchè devo preparare il mio corpo per i tornei più importanti”

Jannik Sinner giocherà per la prima volta l’ATP 500 di Pechino. Lo attende un tabellone molto complicato, con un possibile quarto di finale con Holger Rune, ed una possibile semifinale con Carlos Alcaraz. Ha parlato in conferenza stampa pre-torneo della sua condizione fisica e della rivalità con il campione di Wimbledon Carlos Alcaraz.
Sinner: “Sono molto felice di essere qui, la mia prima volta qui in Cina. Quando sono arrivato stavo un po’ male, ma oggi mi sento molto meglio. Spero di poter essere al 100% per la mia partita del primo turno. È qualcosa di nuovo per me giocare qui e poi a Shanghai.”
D: Giocherai il doppio con Alex De Minaur, le motivazioni di questa scelta?
Sinner: “È un giocatore di doppio migliore di me. Sono molto felice di giocare con lui. Non abbiamo ancora vinto una partita, quindi speriamo di farcela qui. Ci divertiamo molto a giocare insieme e possiamo giocare molto bene insieme. Sento che ci capiamo molto bene dentro il campo, e fuori dal campo parliamo di altre cose. È abbastanza rilassante giocarci e forse è anche questo il motivo principale per cui ci gioco.”
D: È presente anche Alcaraz nel tabellone di questo torneo, parlami della vostra rivalità.
Sinner: “È difficile parlare di questa rivalità in questo momento perché ha vinto molte cose in questo momento. Penso che in questo momento sia ancora un giocatore migliore di me e lo ha dimostrato. È già stato numero uno al mondo un paio di volte, e penso che al momento la rivalità più grande sia tra lui e Novak. Ma d’altra parte, ogni volta che giochiamo è davvero una bella partita. Penso che entrambi mostriamo il meglio di noi stessi. In questo momento sono molto concentrato su me stesso perché devo migliorare anche fisicamente dato che sento di avere molto potenziale a livello fisico. Questo è anche il motivo per cui quest’anno ho giocato molti meno tornei rispetto all’anno scorso, perché devo preparare il mio corpo per vincere i tornei più importanti. Sarà una domanda a cui verrà data risposta in futuro. Sarei felice di essere il rivale di Carlos. Sento di avere il potenziale per farlo. Ma vedremo in futuro.”
D: Cosa ne pensi del tabellone di questo torneo? Sono presenti molti giocatori importanti.
Sinner: “Mi sento molto felice di essere qui per la prima volta. Mi sono sempre chiesto come fosse la situazione in Cina e ora posso finalmente sperimentarla. La cultura è diversa, mi piacciono molto le persone, sono davvero rispettose e cercano sempre di aiutare. Spero di poter mostrare anche un buon tennis, perché questo è il motivo per cui sono qui, e spero di poter vincere quante più partite possibile. In questo momento sono molto rilassato. Il livello è molto alto, ci sono tanti ottimi giocatori qui.”
Renato Nunziante
Flash
ATP Pechino, Alcaraz: “Voglio chiudere l’anno al numero uno”
Lo spagnolo per la prima volta giocherà nella capitale cinese: “Sono carico, l’obiettivo è chiudere al meglio la stagione”

L’ultima volta che si era disputato l’ATP500 di Pechino Carlos Alcaraz aveva sedici anni, era da poco entrato nei top500 del ranking mondiale e aveva appena perso al primo turno del challenger di Firenze contro Stefano Napolitano.
Nel giro di quattro anni lo spagnolo è diventato una vera e propria star del tennis mondiale, dodici tornei vinti a livello ATP, di cui due titoli slam e quattro1000 e già trentasei settimane da numero 1 del ranking.
Al momento è sceso in classifica al numero due, ma poco importa, è indubbiamente insieme a Novak Djokovic l’attore protagonista del tennis e, reduce dalla delusione di New Yor atterra per la prima volta in Cina con l’obiettivo di prendere la rincorsa verso un finale di stagione elettrizzante, che per la prima volta (infortuni permettendo, vedi 2022) lo vedrà in campo nelle ATP Finals.
“Sono davvero carico, non vedo l’ora di scendere in campo per la prima volta nel China Open, mi piace il campo, il Centrale è infatti meraviglioso e la gente mi sta letteralmente ricoprendo di affetto, mi aspettano perfino fuori dall’ingresso dell’albergo ogni volta che rientro” ha dichiarato lo spagnolo in conferenza stampa dopo il suo primo allenamento in terra cinese.
In palio la prima posizione nel ranking mondiale, con Alcaraz che da qui a fine stagione difende poco o nulla (semifinale a Basilea, quarti a Bercy, un infortunio poi lo costrinse a saltare le ATP Finals di Torino) e che quindi punta al sorpasso nei confronti di Novak Djokovic, che invece nel finale del 2022 infilò uno dei suoi classici filotti: vittorie a Tel Aviv e ad Astana, finale a Bercy e vittoria alle Finals di Torino.
Quasi tremila punti da difendere per il serbo, contro i nemmeno quattrocento di Alcaraz: al momento Nole ha un ampio vantaggio nella classifica basata sulle ultime 52 settimane (circa 3mila punti) mentre più esiguo è quello nella race (circa 800).
Ma Alcaraz ha potenzialmente un grande margine di miglioramento, considerando i suoi (non) risultati nel 2022: “Sicuramente tornare al primo posto del ranking è uno degli obiettivi principali del mio finale di stagione, la sfida con Djokovic è bellissima e fonte di grande motivazione. Lavoro tutti i giorni per cercare di tornare numero uno”.
La stagione non è ancora finita ma per Alcaraz è già tempo di primi bilanci per quanto riguarda il 2023: “Sono molto soddisfatto, sia per i risultati che per il livello di tennis che ho espresso durante tutta la stagione, il prossimo anno spero di riuscire a giocare tutti gli slam (nel 2023 Carlos ha saltato l’Australian Open per infortunio, ndr)”.
Jacopo Gadarco