Perché la terra battuta del Roland Garros è color ocra

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Perché la terra battuta del Roland Garros è color ocra

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TENNIS – L’idea venne ad Ernest e William Renshaw dato che le condizioni climatiche della Costa Azzurra rendevano difficile la manutenzione dei campi in erba.

Non è un caso che il principale torneo sulla terra si svolga proprio in Francia. Tutto nasce dal lontano 1878, quando a Cannes i fratelli Ernest e William Renshaw decidono di costruire dei campi da tennis in erba. Le condizioni climatiche in Costa Azzurra però non consentirono il loro facile mantenimento, costringendo i Renshaw a rivedere il progetto e trovare una soluzione alternativa.

Si racconta che in prima istanza tentarono di ricoprire l’erba con della polvere di argilla derivante della macinazione dei vasi di terracotta difettosi provenienti dalla città di Vallauris. Dalle prime prove videro che i campi potevano essere tenuti in condizioni migliori e constatarono che trasformandoli completamente in terra, si poteva continuare giocare a tennis senza problemi a beneficio del divertimento.

Dato il quantitativo di materiale richiesto, i fratelli Renshaw optarono per la polvere residua nella lavorazione dei mattoni, dando origine così ai primi campi in terra battuta dal tradizionale colore giallo-ocra.

La tradizione vuole che ancora oggi al Roland Garros due millimetri di questa polvere venga sparsa sui campi, costituiti essenzialmente da un manto di speciale calcare di otto centimetri, come era stato previsto già nella costruzione del centrale nel 1928, e di un composto a base di carbone usato per facilitare l’assorbimento dell’acqua e consolidare la stabilità del campo stesso.

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