WTA Birmingham: Schiavone perde da Stephens, Giorgi da Flipkens

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WTA Birmingham: Schiavone perde da Stephens, Giorgi da Flipkens

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TENNIS WTA BIRMINGHAM – In aggiornamento i risultati dei secondi turni dell’Aegon Classic, torneo Premier. Da Birmingham Giulio Fedele

Nulla da fare per Francesca Schiavone, opposta nel primo match sull’Ann Jones Centre Court alla testa di serie n°3 Sloane Stephens. L’americana è al debutto nel main draw di questo torneo, ma vi aveva partecipato nel 2011 perdendo alle qualificazioni. Il conteggio dei precedenti incontri segnava una vittoria per parte, entrambe nel 2012. L’imperativo che Laura Golarsa aveva comandato a Francesca era quello di ”farla giocare scomoda”; cosa che non è riuscita alla quasi 34enne italiana nel primo set. L’americana ha scelto di rispondere; la scelta è stata fruttuosa ed ha portato un break in apertura di match. Francesca cercava di ampliare gli scambi, ma sbagliava troppo, e le chance di recuperare svanivano rapidamente. Sotto 5-2 ha chiamato il fisioterapista per un problema alla caviglia sinistra. Ha perso il game successivo, ma di mollare la partita, non ne voleva sapere. Nonostante ogni tanto abbozzasse una camminata da zoppa e si vedeva che le mancavano gli appoggi, Francesca si attaccava al proprio servizio e ha condotto per la maggiorparte del secondo set. Allora lo slice di rovescio faceva più male all’americana, che sparacchiava o accorciava permettendo a Francesca di entrare in campo. La Schiavone ha mancato tre palle consecutive per il break del 3-1, mancando la più ghiotta occasione per scappare nel secondo set. Nonostante giocasse alcuni punti fantastici e la Stephens fosse apparsa più di una volta in difficoltà, Francesca ha dovuto cedere il break decisivo sul 4-4, alla prima occasione utile. Sul game del 5-4 ha avuto una palla per riprendere il set, ma non è riuscita a sfruttarla e ha consegnato il match al primo matchpoint.

Sull’infortunio Francesca ha rassicurato dicendo: ”Ho messo male la caviglia e ho sentito tutt’un dolore nella parte esterna, ma niente di speciale. Nel primo set ha influito perché non riuscivo a trovare gli appoggi sul dritto, mentre invece nel secondo ho preso un antinfiammatorio e sentivo meno il dolore. Oggi sono mancata un poco sul piano dell’aggressività, mentre invece lei ha giocato molto a tempo.

Sono contenta che la stagione sull’erba si allunghi a partire dal prossimo anno, sarà sicuramente più facile per tutti i giocatori che vengono dalle due settimane del Roland Garros. Il cambio di superficie è duro per ogni giocatore, ma questo discorso vale per ogni superficie.

Cosa ne penso di Murray e Mauresmo? Sinceramente sono molto contenta.. Se Andy ha fatto una scelta del genere significa che ha riflettuto molto, che ha valutato tutte le possibilità, le opzioni, le cose buone e quelle cattive e scegliere una campionessa come Amelie, che è ormai tre-quattro anni che fa il coach e ha trovato un suo ordine per insegnare, credo che possa aprire un mondo a 360°.

Duro compito quello che attendeva Camila Giorgi. Non era infatti semplice affrontare Kirsten Flipkens, che il ranking dà come testa di serie n°4 ma sull’erba ha ben poche rivali. Ed infatti la partita è stata ampiamente dominata dalla belga, che ha subito trovato il break iniziate per scappare 2-0, è stata poi ripresa sul 2-2, ma poi è fuggita fino al 6-3 del primo set. Camila, come con Katy Dunne, era partita con le intenzioni più aggressive possibili: posizione avanzata sulla risposta alla prima del servizio ed ancora di più, quasi ad un passo dalla metà campo, sulla seconda; ricerca disperata dell’anticipo e solita potenza nei colpi ma anche nel servizio. La tattica, evidentemente, però non ha funzionato: con una percentuale di prime palle pari al 47% e con fin troppi errori in risposta ed in generale durante gli scambi, non si poteva certo sperare di ottenere più di cinque game. E nel secondo set il copione non è cambiato. Va dato merito alla Flipkens anche di aver un ottimo rendimento al servizio, e di esser riuscita a spostare bene la Giorgi. Camila ha resistito il tempo di due game, poi con un passaggio a vuoto ha regalato il primo break valevole il 2-1 e poi con un altro e due doppi falli quello valevole il 4-1. La Flipkens sul 5-2 ha sprecato 3 match point prima di chiudere il match, con l’ennesima risposta sbagliata di Camila. 5-2 il conto degli ace a favore della Flipkens, contro il bilancio dei doppi falli ‘a favore’ della Giorgi per 8-3.

Inatteso k.o. subito dalla testa di serie n°4 Lucie Safarova, contro Zahlavova-Strikova, che ieri aveva vinto al fotofinish contro Naomi Brody. Nello strano andamento del match, il primo set è stato deciso da un solo break rimediato dalla Zahlavova sul 3-2 e tanto è bastato; nel secondo set stessa storia, con la Safarova che strappava il servizio all’avversaria nel quarto gioco e poi manteneva il vantaggio; nel set decisivo invece l’andamento è stato ribaltato; i break ottenuti prima di quello decisivo sono addirittura quattro. A partire dal 6-5 è però la ceca meno famosa delle due, la Zahlavova-Strycova a sferrare la zampata decisiva, tenendo il servizio per il 6-5 e strappando il break alla terza occasione del game (due sul 15-40 e una ai vantaggi).

Passa agevolmente la sua prima apparizione all’Aegon Classic anche Sam Stosur, che ha vinto agilmente in due set contro Cristina Mchale. Troppo superiore l’australiana, che è riuscita sia a muovere molto bene l’americana, impedendole di essere offensiva, sia ad adattare velocemente il suo gioco ai prati, usando di più lo slice di rovescio e saltuariamente anche quello di dritto per attaccare da metà campo. Il primo set è volato via con l’americana che non trovava il bandolo della matassa, sotto 5-0 è riuscita a mantenere il servizio ma non ad impedire il 6-1. Nel secondo c’è stata più partita, relativamente parlando, data la sempre aggressiva condotta mantenuta in risposta dalla Stosur. Sam ha strappato il break nel quinto game e poi ha fatto lo stesso nell’ultimo, chiudendo i giochi con un 6-3. Da notare gli otto ace dell’australiana che per poco non sfiorava la doppia cifra: ”Servire bene sarà la chiave della mia stagione sull’erba. Mi manca solo quel poco di confidenza in più su questa superficie.

Vince anche Klara Koukalova contro la Virginie Razzano meno preparata fisicamente da molto tempo a questa parte. La francese ha sofferto di crampi per la maggiorparte del match ma non ha mollato, trascinando il match fino al tiebreak del terzo set. Ma lì la superiorità fisica della ceca è affiorata e il tiebreak si è concluso per 7-0.

Risultati secondo turno:
[4] Kirsten Flipkens (Belgium) beat Camila Giorgi (Italy) 6-3 6-2
[6] Klara Koukalova (Czech Republic) beat Virginie Razzano (France) 5-7 7-6(5) 7-6(0)
Petra Cetkovska (Czech Republic) beat [8] Magdalena Rybarikova (Slovakia) 6-4 7-5
[16] Casey Dellacqua (Australia) beat Varvara Lepchenko (U.S.) 6-4 6-3
[9] Zhang Shuai (China) beat Shahar Peer (Israel) 6-3 3-6 6-2
[15] Alison Riske (U.S.) beat Nadiia Kichenok (Ukraine) 7-6(4) 6-1
[2] Samantha Stosur (Australia) beat Christina Mchale (U.S.) 6-1 6-3
Kimiko Date-Krumm (Japan) beat [12] Monica Puig (Puerto Rico) 2-6 6-4 7-6(7)
Barbora Zahlavova Strycova (Czech Republic) beat 5-Lucie Safarova (Czech Republic) 6-3 3-6 7-5
[3] Sloane Stephens (U.S.) beat Francesca Schiavone (Italy) 6-2 6-4
Timea Babos (Hungary) beat [11] Madison Keys (U.S.) 6-2 6-1

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