Al via i combined di Eastbourne ed 's-Hertogenbosch

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Al via i combined di Eastbourne ed ‘s-Hertogenbosch

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TENNIS – Gli appuntamenti sull’erba proseguono e questa settimana, come quella passata, dovremo impegnare un occhio su Eastboune e l’altro su ‘s-Hertogenbosch per seguire gli appuntamenti combined dei circuiti ATP e WTA.

Il 2014 è l’ultimo anno in cui gli appassionati avranno l’opportunità di ammirare i maschietti del circuito ATP impegnati sui campi immersi nel verde del Devonshire Park di Eastbourne. Dal prossimo anno la scenografia avrà le sembianze di Nottingham, città orfana dal 2008 dell’appuntamento tennistico internazionale a seguito della riforma del circuito ATP del 2009. Da quel momento nacque la nuova categoria di tornei denominata World Tour 250 e l’appuntamento, prima assegnato alla contea di Nottinghamshire, viene trasferito nel Sussex, ad Eastbourne, dando origine ad un evento che vede svolgersi contemporaneamente il torneo WTA ed ATP. La delusione e il disappunto di Nottingham saranno ormai scemati dato che, dal prossimo anno, non solo le sono stati affidati i sette giorni immediatamente precedenti a Wimbledon per svolgere il torneo maschile, con un tabellone a 48 giocatori e non più a 28, ma la seconda settimana di giugno ospiterà anche il torneo ITF femminile. Eastbourne si dovrà consolare col solo appuntamento WTA, il quale passerà da un tabellone da 28 a 48 giocatrici ed al contempo sarà l’ultima occasione per le donne di sintonizzare gambe e gesti all’erba prima di Wimbledon. Non dobbiamo dimenticare che fin dall’inizio dell’era Open, Eastbourne è stato un torneo femminile in cui le americane hanno fin da subito dominato: dal 1974 al 2013, in 38 edizioni (nel 1977 il torneo non fu giocato), ben 22 sono state conquistate dalle statunitensi ed esattamente la metà di questi trofei sono comodamente adagiati nel salotto di Martina Navratilova, incluso quello del 1989, quando Raffaella Reggi tentò di opporsi vanamente al suo serve and volley per due set.

Eastbourne è un torneo che negli ultimi anni ha portato fortuna ad Andreas Seppi, vincitore nel 2011 in circostanze tutt’altro che semplici su uno sfortunato Tipsarevic che, sul 4 a 3 del terzo set si infortuna ad un legamento della coscia a seguito di una spaccata traditrice. Ciò non deve sminuire la prova dell’italiano che riesce a raggiungere la finale anche l’anno successivo, ma disarmato rapidamente da un Andy Roddick che pochi mesi dopo avrebbe lasciato il tennis giocato.

Quest’anno il tabellone vede come prima testa di serie Gasquet, il quale, dopo la fase di crescita durante il periodo di collaborazione con Riccardo Piatti, è tornato ad essere l’ombra di se stesso, complice anche l’infortunio alla schiena della primavera, ma i numeri sono esplicativi: 23 partite giocate nel 2014, 15 vinte e 8 perse, vale a dire 1/3 del totale.

La seconda testa di serie è per il momento Dolgopolov, che si è dovuto ritirare la settimana scorsa al Queen’s sul 4 a 2, secondo set contro Dimitrov a causa di un infortunio alla coscia. Sarà difficile per lui difendere le chances ad Eastbourne, dove con ogni probabilità incontrerà al primo turno Sam Querrey.
Il giocatore da tenere d’occhio è Feliciano Lopez, detentore del titolo, spagnolo atipico che trova spesso ispirazione più sull’erba che sulle altre superfici e che ha molto ben figurato al Queen’s, dove ha raggiunto la finale contro Dimitrov.

Nel tabellone femminile, sono poche le assenze eccellenti, tra cui Li Na, Sharapova e le Williams, tutte a riposo in vista di Wimbledon. Lo spettacolo non dovrebbe mancare dato che scenderanno in campo sei delle prime dieci giocatrici al mondo, ma quelle che hanno fin qui dimostrato troppo poco rispetto al talento sono innumerevoli: Radwanska, Kerber, Wozniacki, Azarenka che è rientrata da pochi giorni dall’infortunio al piede, situazione che speriamo la Giorgi sappia sfruttare, dato che la incontra al primo turno. Non ci resta che sperare che le italiane riescano a sfruttare le proprie qualità e le debolezze altrui, prima fra tutte “Robertina” Vinci col suo tennis costruito per l’erba, Camila Giorgi, Sara Errani, la quale dovrebbe aver fatto rifornimento di carburante, dopo che nelle fasi finali del Roland Garros le si era accesa la spia della riserva ed infine Francesca Schiavone, già scesa in campo per il buon doppio turno di qualificazioni

Facciamo adesso un passo oltre la Manica per raggiungere l’Olanda ed Hertogenbosch, dal 1990 sede del primo torneo maschile disputato su erba del continente europeo, ecco perché inizialmente denominato Continental Grass Court Championships. Il torneo femminile si aggiunse in seguito, nel 1996 ed oggi fa parte della categoria International, mentre quello maschile rientra nel World Tour 250. Il tabellone vede la partecipazione di Ferrer, il quale ha negli anni trovato una sua dimensione sul tappeto d’erba, evoluzione che gli ha permesso di conquistare qui due trofei, nel 2008 e 2012. Al contrario Verdasco non è mai stato molto fortunato in questo appuntamento, poiché ha al massimo raggiunto i quarti di finale nel 2004 alla sua prima partecipazione ed è dal 2009 che non si fa vedere sui prati olandesi. Ed infine, da tenere sott’occhio c’è Mahut, detentore del titolo quando era ancora numero 240 del ranking, dato che gli ha permesso di diventare il vincitore più basso in classifica mondiale ad aver conquistato la finale, impartendo una dura lezione a Wawrinka con un netto 63 64.

Per quanto riguarda le ragazze, la favorita sembra essere Simona Halep, vincitrice l’anno passato e in fiducia grazie alla splendide due settimane di Roland Garros che l’anno vista arrivare in finale e tentare di mettere alle strette Maria Sharapova. Le giocatrici che sembrano più capaci di adattarsi alla superficie sono Flipkens, finalista nel 2013, e Muguruza semifinalista nello stesso anno. Altri talenti come Bouchard, e Cibulkova non sembrano essere a loro agio tra i fili d’erba.

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