TENNIS WIMBLEDON CHAMPIONSHIPS – Continua la corsa della ceca che adesso aspetta Venus. Na Li e Agnieszka Radwanska senza problemi.
Kvitova b. Barthel 62 60 (da Wimbledon, Roberto Salerno)
Sembra fare terribilmente sul serio la vincitrice del 2011, Petra Kvitova, che dopo aver lasciato 3 game alla connazionale Hlavackova, ha riservato lo stesso trattamento alla malcapitata Mona Barthel, alla quale neanche un vantaggio di 40/0 nell’ultimo game è servito per evitare il bagel. Come si evince non c’è stata partita, troppo in palla la ceca per correre particolari rischi. Buona ma non eccezionale anche la resa del servizio, anche se 7 aces in 7 turni di battuta sono sempre un discreto bottino. La Kvitova ha chiuso al centesimo punto del match e venerdì avrà di fronte un’avversaria che – almeno è quello che speriamo – opporrà una diversa resistenza: Venus Williams.
N. Li b. Y. Meusburger 6-2 6-2 (SP)
Yvonne Meusburger è un buon esempio per tutte le giocatrici che faticano ad esprimersi al massimo delle loro potenzialità. E’ la perfetta incarnazione di chi non molla mai. Negli ultimi 12 mesi ha guadagnato circa 100 posizioni nel ranking accumulando 15 vittorie nel 2013 nei tabelloni principali, tante quante ne aveva ottenute tra il 2009 ed il 2012.
Contro Na Li non ha potuto nulla, ma nulla ha da rimproverarsi. Troppo più forte la cinese che ha chiuso 6-2, 6-2 in un’ora e nove minuti, mettendo a segno 33 vincenti. Dei 41 punti concessi alla Meusburger, non meno di 21 sono frutto di errori non forzati della Li che dovrà ridurli se vorrà puntare al titolo. Già il terzo turno con Barbora Zahlavova Strycova sarà un buon banco di prova.
V. Williams b. K. Nara 7-6(4) 6-1 (SP)
Un peso mosca contro un peso massimo. Kurumi Nara, la giocatrice più bassa tra le prime cento WTA con il suo metro e cinquantacinque, ci ha provato: è scattata veloce dai blocchi (3-0), pungente e ordinata, si è fatta raggiungere e poi superare (5-3) non appena la Venere Nera ha iniziato a far valere tutti i suoi 185 centimetri – che la rendono la terza giocatrice più alta tra le prime cento, dietro Maria Sharapova e Karolina Pliskova -, a giocare più profondo e potente. Ha tentennato la giapponese vicina ad andare al tappeto, ma ha reagito e portato il set al tiebreak. Subito 4-1, è qui che Venus le ha assestato il colpo del ko: sei punti consecutivi e set Williams. La Nara, ferita – ha lasciato a lungo il campo per farsi fasciare la coscia sinistra -, non reggeva più il ritmo della campionessa americana che faceva sua anche la seconda frazione per 6-1 raggiungendo per la prima volta dal 2011 il terzo turno, con Steffi Graf nel mirino: le sue 74 partite vinte a Wimbledon sono ora lì ad un palmo di naso, basterà battere una tra Barthel e Kvitova.
A. Radwanska b. C. Dellacqua 6-4 6-0 (SP)
Dei sette australiani al secondo turno, la prima ad abbandonare il torneo è Casey Dellacqua arresasi ad Agnieszka Radwanska, finalista a Wimbledon nel 2012. Nel primo set, Dellacqua ha avuto una buona reazione dal 5-1 al 5-4. Una reazione resa vana dal terzo break del parziale in favore della polacca, che nel secondo set ha preso il largo e chiuso con un perentorio 6-0.
B. Jovanoski b. V.Azarenka (8) 6-3 3-6 7-5 (Danilo Princiotto)
Anche nel tabellone femminile si manifesta la prima seria caduta del tabellone: è Vika Azarenka a terminare la sua esperienza in questa centoventottesima edizione dei Championships. Ad onor del vero, quello odierno, era il terzo match disputato da lei, dopo il rientro dall’infortunio al piede patito a Febbraio e, certamente, l’erba non è la superficie più adatta per ritrovare il ritmo del gioco. Dall’altra parte della rete, l’All England Club ha ammirato un ottima Jovanoski, numero 45 delle classifiche mondiali, che ha saputo mantenere il sangue freddo e contrastare con efficacia l’aggressività dell’avversaria. Il momento cruciale del match è stato nel terzo parziale, in cui la bielorussa, dopo essere andata sotto 4-1 è riuscita a pareggiare i conti. La serba non si è scomposta, ha continuato a difendersi con ordine e a stare nel match e la vittoria è arrivata poco più tardi (primo successo su una top 10 nel 2014 per lei). Non certo il miglior rientro per Vika, in vista dell’estate nordamericana. L’ex numero uno del mondo può consolarsi con la consapevolezza che non perderà molti punti, dato il secondo turno del 2013.
Risultati secondo turno:
Michelle Larcher de Brito (Portugal) beat Jarmila Gajdosova (Australia) 6-3 4-6 6-3
[10] Dominika Cibulkova (Slovakia) beat Alison Van Uytvanck (Belgium) 3-6 6-3 8-6
Lauren Davis (U.S.) beat [12] Flavia Pennetta (Italy) 6-4 7-6(4)
[16] Caroline Wozniacki (Denmark) beat Naomi Broady (Britain) 6-3 6-2
Peng Shuai (China) beat Maria Kirilenko (Russia) 6-0 6-3
Ana Konjuh (Croatia) beat Yanina Wickmayer (Belgium) 3-6 6-2 6-2
Tereza Smitkova (Czech Republic) beat Coco Vandeweghe (U.S.) 6-3 7-6(4)
[23] Lucie Safarova (Czech Republic) beat Polona Hercog (Slovenia) 7-6(7) 7-5
Bojana Jovanovski (Serbia) beat [8] Victoria Azarenka (Belarus) 6-3 3-6 7-5
Caroline Garcia (France) beat Varvara Lepchenko (U.S.) 7-5 6-3
[6] Petra Kvitova (Czech Republic) beat Mona Barthel (Germany) 6-2 6-0
[22] Ekaterina Makarova (Russia) beat Misaki Doi (Japan) 7-5 6-4
[4] Agnieszka Radwanska (Poland) beat Casey Dellacqua (Australia) 6-4 6-0
[30] Venus Williams (U.S.) beat Kurumi Nara (Japan) 7-6(4) 6-1
Barbora Zahlavova Strycova (Czech Republic) beat [32] Elena Vesnina (Russia) 6-4 6-2
[2] Li Na (China) beat Yvonne Meusburger (Austria) 6-2 6-2
Risultati Primo turno:
Zarina Diyas (Kazakhstan) beat Kristina Mladenovic (France) 7-6(4) 6-4
Vera Zvonareva (Russia) beat Tara Moore (Britain) 6-4 6-7(3) 9-7