Wimbledon, italiani: Anderson in rimonta, Fognini che peccato!

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Wimbledon, italiani: Anderson in rimonta, Fognini che peccato!

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TENNIS WIMBLEDON CHAMPIONSHIPS – Il sudafricano sotto due set a uno riesce a spuntarla con il punteggio di 4-6 6-4 2-6 6-2 6-1. Decisive due palle break mancate da Fabio sul’1 pari nel quarto set.

K. Anderson (20) b. F. Fognini (16) 4-6 6-4 2-6 6-2 6-1

Fabio Fognini perde un match che aveva letteralmente dominato nei primi tre set ed esce mestamente dal tabellone maschile del torneo di Wimbledon.
Kevin Anderson diventa così il primo sudafricano ad arrivare agli ottavi sull’erba di Londra dal 2000 quando vi riuscì Wayne Ferreira.
Anderson vince in 5 set con il punteggio di 4-6 6-4 2-6 6-2 6-1 dopo 2 ore e 45 minuti, ma per almeno tre set non ci aveva letteralmente capito niente, aggiudicandosi il secondo parziale solo grazie a 3 doppi falli (in totale 10 per Fabio in tutto il match, cosa davvero rara) del tennista azzurro nel decimo gioco. Ma prima e dopo non c’era assolutamente stata partita, superiore Fognini in tutti i fondamentali e davvero abile strategicamente a imbrigliare il suo avversario.
Cosa poi sia successo nella testa dell’azzurro dopo le due palle break mancate sull’1-1 del quarto set (e che avrebbero praticamente consentito a Fognini di mettere le mani sul match) non è dato al momento saperlo, sta di fatto che da quel momento in poi Anderson ha infilato un parziale di 11 giochi a 2 (dei quali 9 consecutivi dal 2 pari) con il quale ha raccolto una delle vittorie più importanti della sua carriera, fino ad una trentina di minuti prima davvero impensabile.

Davvero un peccato per Fabio che ripetiamo aveva condotto il match in maniera esemplare sino all’inizio del quarto set, martellando Anderson sul rovescio, servendo alla grande, facendo muovere molto l’avversario sulla riga di fondo.
Peccato soprattutto perché probabilmente ci sarebbe stato un succulento match di 4° turno contro il campione in carica Andy Murray, rivincita della sfida di Davis vinta dal nostro tennista a Napoli un paio di mesi fa.

Sono due i precedenti tra Anderson e Fognini, Fabio ha vinto sulla terra, il tennista sudafricano sull’erba, il pronostico è per l’avversario del nostro tennista, sicuramente più a suo agio sui prati londinesi.
Anderson mette subito a segno un ace, ma Fabio inizia il match molto bene, trova un’ottima profondità, risponde bene al servizio dell’avversario e lo martella sul rovescio.
Nel terzo game arriva così il break di Fognini, che soffre al servizio solo nel sesto gioco, dove salva una palla break fondamentale (fuori di niente un diritto di Anderson), per poi chiudere tranquillamente 6-4.

Anderson mette poche prime e sbaglia molti rovesci, sul 4-5 del primo set chiama anche un Medical Time out (problemi alla schiena o mossa tattica per mettere pressione a Fognini che subito dopo avrebbe servito per il set?), ma pare lontano dal suo tennis migliore.
Fabio invece sembra più calmo del solito, certo ogni tanto qualche piccola imprecazione scappa (“Questi ce l’hanno tutti con me, poi dice che io mi arrabbio”), ma la condotta di gara è perfetta.

Ad inizio secondo set arriva però il break di Anderson, ma Fabio c’è e centra subito il controbreak con due fantastici passanti di fila.
Il leit-motiv è sempre lo stesso, Fognini fa sempre giocare un colpo in più ad Anderson che alla fine sbaglia.
Il sudafricano non è efficace con il servizio e fa molta fatica a tenere botta al gioco dell’azzurro.
Si seguono i servizi fino al 5-4 Anderson, poi Fabio gioca un brutto decimo game nel quale commette 3 doppi falli di fila e consegna il set all’avversario.

Si tratta però di un episodio, Fabio ad inizio terzo set dà il meglio di sé, non fa praticamente giocare Anderson, continua il martellamento sul rovescio e indovina anche un paio di accelerazioni da urlo.
Il sudafricano sembra nell’angolo, Fabio domina in lungo e in largo ed arriva un comodo 6-2 nel terzo set.
Il match è nelle mani dell’azzurro che nel terzo game del quarto set si procura due palle break che sono quasi dei match point sul 15-40.
Qui Anderson si scuote, piazza tre ace nel game, 5 prime quasi risolutive di fila e tiene la battuta.
Fabio tiene il servizio nel game seguente, poi la partita cambia direzione all’improvviso.
Il pericolo scampato galvanizza Anderson che crede nella rimonta, il sudafricano aggiusta il mirino con il servizio (alla fine per lui 16 ace) e soprattutto inizia a muoversi meglio in campo, migliorando sensibilmente anche alla risposta.
Nel sesto game Fognini spreca due palle del 3 pari, poi Anderson indovina il primo rovescio lungolinea del match aiutato dal nastro (Fabio lo manda a quel paese) e sulla seconda palla break del game indovina una gran risposta di diritto profonda.

Il break spacca la partita, Fognini inizia ad innervosirsi (un paio di lanci di racchetta e qualche imprecazione contro i giudici di linea), Anderson invece diventa inarrestabile.
Il sudafricano infila 9 game consecutivi e dal 2-2 prima si aggiudica il quarto set 6-2 e poi sale 5-0 nel quinto set (anche un MTO per Fabio con trattamento al piede sinistro).
Il match ormai è andato, Fabio conquista il game della staffa, Anderson chiude al primo match point dopo aver salvato una palla del 5-2.

 

 

 

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