I nutrizionisti contro Sugarpova: "Non sono salutari"

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I nutrizionisti contro Sugarpova: “Non sono salutari”

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TENNIS – L’apertura di un negozio del marchio Sugarpova su Wimbledon High Street non piace ai nutrizionisti che biasimano le caramelle di Maria per il loro alto contenuto di zuccheri.

Nel 1982 Martina Navratilova fece sollevare un polverone indossando sulla sua divisa bianca il logo delle sigarette Kim. Dopo le logiche polemiche che si scatenarono Martina fu costretta a togliere il logo e la British American Tobacco si scusò per quanto accaduto. Più di trent’anni dopo è un altro logo e un altro prodotto a creare polemiche attorno a sé. Stavolta si tratta delle caramelle di Maria Sharapova, le Sugarpova: il marchio della tennista russa ha aperto un negozio il 16 giugno su Wimbledon High Street, a pochi passi dal tempio del tennis, e i nutrizionisti britannici hanno criticato la notizia. Anche perché proprio in questi giorni è stato pubblicato uno studio della Scientific Advisory Committee on Nutrition secondo il quale il consumo di zucchero dovrebbe dimezzare.

Secondo Tom Sanders, professore di scienze dell’alimentazione al King’s College di Londra, le celebrità non dovrebbero sponsorizzare prodotti poco salutari: “Dovrebbe esserci per le celebrità un divieto di sponsorizzare bevande zuccherate e dolciumi: è deplorevole. Sponsorizzare sigarette è stato proibito trent’anni fa: ora è tempo di fare lo stesso con i cibi non salutari. Le celebirtà che sponsorizzano questi prodotti danno un messaggio sbagliato ai bambini che sono quelli più a rischio obesità“. L’agente di Sharapova, Max Eisenbud, si è difeso da quest’ultima accusa: “Il nostro target non sono i bambini. Il nostro è un prodotto da fascia alta, piuttosto costoso. Non penso che i bambini acquistino le Sugarpova“.

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