TENNIS WIMBLEDON CHAMPIONSHIPS – Roger Federer disputa un match praticamente perfetto contro Tommy Robredo. Accede ai quarti (42mo totale, superato Connors) con lo score di 6-1 6-4 6-4 dove lo aspetta Stanislas Wawrinka. Avanti anche Raonic, vittorioso in quattro set su Nishikori.
[3] R. Federer b. [23] T. Robredo 6-1 6-4 6-4 (Da Wimbledon, Laura Guidobaldi)
Che dire ? Sul bellissimo Court n. 1 Roger Federer si esibisce in un vero e proprio recital del tennis, disputando un incontro pressoché perfetto con il coetaneo spagnolo Tommy Robredo.
Il fuoriclasse svizzero dà sfogo a tutto il suo miglior repertorio, il cui fiore all’occhiello oggi è stato senza dubbio il servizio. Basti pensare che nel primo set, vinto 6-1 in un lampo, ha perso soltanto 3 punti alla battuta mentre, nel secondo, conquistato per 6-4, ha messo a segno il 100% dei punti al servizio, e cioè 20.
Nel terzo invece ne perde 11.
Insomma, oggi Roger ha fatto davvero male al n. 22 del mondo iberico che, contro l’elvetico era in svantaggio 1-10 nei loro precedenti incontri. L’unica vittoria di Tommy era avvenuta proprio l’anno scorso allo US Open in tre set.
Alla fine, al 3° matchpoint, Roger Federer chiude il match di ottavi di finale con lo score di 6-1 6-4 6-4 in 1 ora e 34 minuti.
Il prossimo avversario sarà Stan Wawrinka, vittorioso su Feliciano Lopez. Sarà dunque la rivincita del derby svizzero disputato nella finale a Montecarlo quest’anno, in cui ne uscì vincitore il tennista di Losanna al terzo set. Ricordiamo che in finale Roger non ha mai vinto contro gli svizzeri. Perse a Marsiglia contro Rosset nel 2002 e poi appunto con Stan in aprile a Montecarlo. Per Roger è il quarantaduesimo quarto Slam in carriera: ora è il primatista assoluto anche in questa classifica, avendo staccato Jimmy Connors, fermo a 41.
Mercoledì sarà un quarto di finale, ma come reagirà Roger ? Riuscirà Wawrinka a sorprenderlo qui, nel suo giardino? E poi si alleneranno insieme come al Country Club prima del match?
“A Montecarlo si è presentata l’occasione di riscaldarci insieme, è stata una cosa naturale ma penso che invece qui a Wimbledon ci prepareremo in modo più classico” ha dichiarato il n. 4 del mondo in conferenza stampa. “Non ho visto i match di Stan qui a Wimbledon ma ci siamo allenati insieme. Sento che è concentrato, vuole reagire bene. A Monaco, certo, c’era una certa tensione, era un momento importante per la Svizzera e per lo sport elvetico e, il fatto di viverlo con Stan, ha fatto sì che mi sentissi ancora più teso“.
Insomma, calmo e rilassato il campione svizzero che, ora, si godrà la partita di calcio tra la Svizzera e l’Argentina, approdate agli ottavi di finale dei Mondiali in Brasile.
[5] S. Wawrinka b. [19] F. Lopez 7-6(5) 7-6(8) 6-3 (da Wimbledon, Roberto Salerno) Era forse l’ottavo di finale più atteso quello tra Stan Wawrinka e Feliciano Lopez, un po’ perché prometteva equilibrio e un po’ perché Feliciano sta diventando la riserva indiana degli amanti del “serve&volley”. Ma c’erano motivi anche epr osservare Stan, protagonista fin qui di una stagione abbastanza anomala, che lo ha portato a vincere il suo primo – e, dicono in molti, ultimo – slam ma anche ad essere eliminato in modo piuttosto balordo al primo turno del Roland Garros. Purtroppo per Feliciano la versione inglese di Wawrinka sembra essere più vicina a quella di Melbourne che a quella di Parigi. Lo svizzero ha fin qui smarrito un solo set, il terzo contro Lu – ma ha messo in mostra una incoraggiante solidità che ha forse raggiunto il suo culmine proprio nella partita di oggi. Nessuna palla break concessa, mai in difficoltà sul proprio servizio, molto sicuro e cattivo, Stan ha avuto un solo momento di difficoltà nel tie break del secondo set, quando sull’1 pari ha scelto il momento peggiore per fare doppio fallo. Feliciano era stato fin lì impeccabile al servizio ed era risucito a salire sino al 6 a 3 senza problemi. Sul più bello, e immaginiamo non casualmente, è sparita la prima di servizio allo spagnolo, che è stato infilato da un gran passante di rovescio di Wawrinka, ha inutilmente provato a farsi dare una mano dal falco e ha messo in rete un rovescio sul set point dello svizzero mancandogli forse il coraggio di attaccare sulla seconda. Partita segnata da questo passaggio, perché allo scadere delle due ore, anche il servizio cominciava ad essere meno incisivo. E purtroppo, per quanto possa essere bello da vedere, è sconcertante come Lopez non abbia nenache fatto il solletico con la risposta a Wawrinka. Con orgoglio lo spagnolo è riuscito ad annullare la prima palla break dell’intero match al sesto game, ma sulla seconda, nell’ottavo gioco, un doppio fallo ha regalato il match a Stan. Che ha esultato forse un po’ troppo lasciando non troppo contento lo spagnolo, che a fine partita – chiusa con un ace dallo svizzero – si è attardato a chiedere spiegazioni. Ma questo naturalmente non conta più, domani il derby che tutti aspettavano: sapremo se davvero Federer non è più il numero 1 del suo paese. In aggiornamento.
[8] M. Raonic b. [10] K. Nishikori 4-6 6-1 7-6(3) 6-3 (Daniele Vallotto)
Vince e convince, anche se non del tutto, Milos Raonic, il cui ottavo era forse il più impegnativo e impronosticabile. Fortuna che Nishikori non è il giocatore più adatto all’erba e pian piano Raonic è riuscito ad imporre la maggiore potenza, specie al servizio. Nishikori ha disputato il solito match ordinato e senza sbavature ma sull’erba serve quel qualcosa in più che, ora come ora, Nishikori pare non possedere: il cambio di ritmo, le discese fulminee e qualche chilometro orario in più al servizio. Tutte cose che Milos ha e che il canadese ha sfruttato al massimo nei tre set vinti. Nel primo, invece, si è fatto soppraffare dal ritmo di Kei, il quale ha breakkato subito e non si è più voltato indietro. Ma con pochi vincenti e pochi ace, bisogna inventarsi un match perfetto e Nishikori non c’è riuscito. Nel secondo set Raonic ha commesso un solo non forzato mentre nel terzo ha fatto piovere 22 vincenti. E così si è arrivati al quarto set dove Nishikori è stato tradito dal colpi più debole, il dritto, nel momento più delicato. Il giapponese, subìto il break, ha reagito alla grande con orgoglio ma Raonic non ha perdonato mostrando ancora una volta di essere letale nei momenti chiave della partita.