Nadal: k.o. meno doloroso Sharapova invano irriducibile

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Nadal: k.o. meno doloroso Sharapova invano irriducibile

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TENNIS WIMBLEDON CHAMPIONSHIPS – Kyrgios una nuova star? Meglio o peggio di Philippoussis? Rafael Nadal non scommette su lui top-ten. Il k.o della Sharapova. Possibile semifinale tedesca Lisicki-Kerber, o finale Bouchard-Kvitova?

Un anno fa giocava contro Quinzi e Baldi. Ma il tennis ha forse scoperto un vero campione in Nick Kyrgios, classe 1995, 19 anni, anche se Rafael Nadal su lui non si è voluto sbilanciare: “L’ho visto giocare solo due volte, contro Paire e oggi con me. Troppo poco. A volte i giocatori che non hanno nulla da perdere, che hanno un servizio come il suo e che sull’erba non hanno nemmeno il tempo di pensare a che tipo di tattica utilizzare, possono fare grandissime partite. Dopo di che tutti ti chiedono se diventeranno top-ten… e io dico che i top-ten…sono soltanto 10. E una cosa è vincere una grande partita, o anche un torneo, e un’altra è farlo in continuazione, mese dopo mese e anno dopo anno. Non gli manca niente perchè possa diventarlo, mi pare, ma potrei dirlo anche di altri che magari lo diventeranno e magari non lo diventeranno mai.”
E più tardi in spagnolo quando gli ho detto che però a me questo sembrava davvero forte, non come Rosol insomma, Rafa mi ha risposto: “Non ti voglio dire bugie: io oggi ho perso un solo servizio e non avevo problemi fisici. Negli ultimi due anni invece li avevo avuti, al ginocchio e non solo. Qui ho avuto poche chances, qualche 0-30, o 15-30, il set point nel terzo… ma lui poi tirava anche seconde di servizio a 130/140 km l’ora. Ho lottato, ho fatto quel che potevo, non sono deluso per come ho giocato. Non mi fa piacere perdere ma non ho nulla da rimproverarmi. Cosa faccio adesso? Vado sulla spiaggia. E’ l’unica vera vacanza che posso concedermi, anche perchè ora è bel tempo a Maiorca…Le vacanze d’inverno non ti danno le stesse sensazioni”.
Forse Nadal invece qualcosa da rimproverarsi ce l’ha. Poteva giocare meglio il set point che ha avuto nel terzo set, Kyrgios aveva servito meno forte del solito, 122 miglia, un po’ meno di 200km orari, e anche in altre situazioni non è stato determinato come al solito nel trasformarle. Non si è avuta l’impressione che si sia avvalso della sua maggiore esperienza. Ciò detto però se Nadal non si sbilancia su Kyrgios, mi permetto di farlo io. Kyrgios non è Rosol, anche se rispetto al ceco che sorprese Nadal due anni fa è oggi soltanto n.144 e al suo terzo Slam mentre Rosol era n.100. Ma Kyrgios mi ha fatto vedere non solo gran servizi e gran drittoni: anche bei rovesci anticipati, qualche cross stretto, perfino ad una mano. Insomma ha anche un po’ di tocco, anche se quando l’avevo visto in Australia non ci avevo fatto così caso.
Comunque sia Rafael Nadal che perde a Wimbledon, dove ha vinto due volte, ha fatto cinque finali (perdendone due con Federer, e una con Djokovic nel 2011), resta certamente una sorpresa, visto che era in buona salute. Ciò anche se le difficoltà che aveva avuto lungo tutto il torneo, nel corso del quale aveva perso il pimo set con Klizan, Rosol (suo giustiziere qui due anni fa) e soprattutto il modesto Kukushkin, mi avevano fatto un po’ dubitare della sua forma.
Tant’è che stamani mi ero sbilanciato suggerendo ad un amico che voleva scommettere di prendere a 8 la vittoria di questo ragazzone australiano, n.144, sia nel primo set – il primo set era dato a 4, visto l’andazzo di Nadal nel torneo – sia stavolta che anche alla fine.
Kyrgios infatti, oltre ad essere un tennista dotato di un servizio pazzesco, alla Ivanisevic anche se è destro, mi era piaciuto tantissimo anche tecnicamente e come personalità.
Un anno fa avevo incontrato abbastanza casualmente Radek Stepanek poco dopo che si era scontrato al Roland Garros con Kyrgios che aveva vinto, da n. 262, tre set di fila al tiebreak.
Stepanek mi aveva raccontato: “Ho avuto 9 set point, sei nel secondo set e tre nel terzo, ma quello lì tirava prime e seconde palle come se fossero i primi quindici del match! Kyrgios ha un servizio pazzesco, e certo con me non era favorito quindi ha avuto il vantaggio di poter giocare libero… che è un gran vantaggio…Però ha anche le…palle, perchè nel tiebreak del terzo set, quando era ancora tutto in ballo, e quindi qualcosa da perdere ce l’aveva, sul 10 pari mi ha sparato un ace con la seconda palla di servizio! Non tanti avrebbero avuto lo stesso coraggio. Anche sui 9 set points lui ha giocato quasi sempre molto bene…”.
Palle certo Kyrgios le aveva mostrate anche in questo torneo, annullando 9 matchpoint a Richard Gasquet. Ora contro Raonic sarà una tremenda battaglia di servizi: “Ci saranno molti spostamenti laterali fra una risposta e l’altra senza che si tocchi la palla” ha sorriso Kyrgios. 37 aces in 4 set per Kyrgios, 35 per Raonic in 4 set anche lui. In totale ne hanno fatti 72. Se andranno al quinto supereranno i cento totali. Giocano entrambi meglio di Isner e Mahut, ma potrebbe venirne fuori anche una spaventosa maratona.
Prima del match odierno contro Nadal, Sue Barker aveva intervistato John McEnroe e Jimmy Connors, e Supermac aveva detto: “E’ impossibile per un giovane ai suoi primissimi Slam non sentire l’emozione almeno per il primo set quando entri su un campo come il centre court. Ricordo che nel 1977, da qualificato, arrivai in semifinae proprio contro Jimmy Connors e il primo set non riuscii quasi a giocarlo”.
Beh, invece Kyrgios che su un campo centrale aveva giocato soltanto in Australia: “nella Rod Laver Arena vinsi il singolare junior, è stata un’esperienza che m’è servita giocare in un campo così grande”. Battè Kokkinakis…l’unico che lo impensierì, e in semifinale il nostro Baldi, oggi non ha mai tremato. Oltre ai 37 aces, anche un’infinità di punti anche con la seconda di servizio e una buona gestione dei palleggi in cui ha quasi sempre tenuto l’iniziativa senza temere il dritto di Nadal.
In Australia lo paragonano a Philippoussis, per lo stile di gioco, i servizi. “Scud” nella sua carriera da junior si era fermato al massimo al numero 3 del mondo. Kyrgios ha come idoli e punti di riferimento Federer e Tsonga. “Non voglio guardare oltre a Raonic, sarei un matto, ma giocare contro Federer in semifinale a Wimbledon per me sarebbe un sogno!”
A differenza di un altro giovane australiano che qui due anni fa aveva raggiunto i quarti, Tomic – e non parliamo di Jelena Dokic – Nick Kyrgios a detta del suo ex allenatore Larkham ha una grande famiglia alle spalle che lo tiene con i piedi per terra. Madre malese (che gli aveva detto: “Con Nadal non vinci!”) e padre greco che si era trasferito in Australia quando aveva sette anni. Persone civilissime. E lui è molto umile.
Al Roland Garros aveva scelto di non andare negli spogliatoi dei grandi campioni. “Qui c’è più spazio, e poi se fossi andato lì, vicino ai grandi nomi, avrei cominciato a pensare cose che mi avrebbero fatto concentrare meno”. Si è allenato con tanti top-20, ha scambiato con Cilic e con Djokovic sul Philippe Chatrier, nel giorno del compleanno del numero 1 del mondo. “Quando lo scorso anno, per sostituire un giovane australiano infortunato cui i francesi avevano concesso una wildcard – i due Slam se le scambiano – mi dissero che ero in tabellone provai una grande emozione. Mi dissi: “Pensa che succede se mi sorteggiano contro Nadal…” Lo pensava un anno fa senza immaginare che oggi ci avrebbe giocato davvero!

La sconfitta di Nadal è sorprendente almeno quanto quella di Maria Sharapova con la Kerber. Ha annullato 6 matchpoint nel finale Maria che non si voleva arrendere alla mancina tedesca, ma il settimo le è stato fatale. Era diventata lei la favorita, dopo la eliminazione di Serena Williams per mano della Cornet (poi battuta dalla Bouchard), e ora invece potrebbe ripetersi una semifinale tutta tedesca fra Kerber e Lisicki, anche se io ho fiducia nella Bouchard perchè batta sia la Kerber, che sarà provata anche psicologicamente dalla battaglia di oggi (la Bouchard ha battuto la Kerber all’ultimo Roland Garros) e sia la vincente di Lisicki-Halep: la rumena è l’unica superstite delle prime cinque teste di serie. Sotto mi sento di scommettere sulla Kvitova che batte la Safarova – l’ha battuta 5 volte su 5 e l’ultima però a Eastbourne due settimane fa è finita soltanto 7-6 al terzo per Petra – e arriva in finale. Contro la Bouchard dunque.

In campo maschile ci sarà il derby svizzero, dopo che Federer ha dominato Robredo (rivincita dell’US open) e Wawrinka ha battuto in tre set Feliciano Lopez. A Montecarlo vinse Wawrinka, ma sull’erba il favorito è ancora Roger. I due non saranno dispiaciuti che Nadal abbia perso. In particolare Federer che Nadal lo ha sempre sofferto perfino quando lui era più forte.

Per la giornata intensissima di mercoledì i miei favoriti sono Djokovic su Cilic, Murray su Dimitrov, Federer su Wawrinka e Raonic (che credevo avrebbe perso con Nishikori e invece ha mostrato grossi miglioramenti) su Kyrgios, ma soltanto perchè penso che l’australiano avrà faticato a prendere sonno.

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