WTA Bucharest, Olaru: “E’ dura non sapere se giocherai la prossima settimana”

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WTA Bucharest, Olaru: “E’ dura non sapere se giocherai la prossima settimana”

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TENNIS – La 25enne Olaru in conferenza stampa al WTA di Bucharest si emoziona parlando di quanto sia dura continuare a giocare se hai una classifica bassa.

Grazie a Simona Halep il tennis rumeno sta rivivendo i fasti dei tardi  anni ’70, quando Virginia Ruzici otteneva i suoi migliori risultati arrivando a vincere il Roland Garros nel 1978. In questi giorni si sta svolgendo il torneo WTA di Bucharest, e la 22enne di Costanza è ovviamente la persona su cui si concentrano le maggiori attenzioni, visti anche gli ottimi risultati della campionessa di casa. Ma per una ragazza che sta vivendo un periodo molto felice della sua carriera – e che comunque non ha mai mancato di sottolineare quanti sacrifici dal punto di vista finanziario abbia dovuto sopportare la sua famiglia per farla andare avanti – ce n’è un’altra che rappresenta il rovescio della medaglia, e che pochi giorni fa ha parlato pubblicamente di quanto sia difficile andare avanti per una tennista di bassa classifica.

Il suo nome è Raluca Olaru e l’abbiamo vista perdere al primo turno del torneo di Bucarest dalla nostra Karin Knapp.

La Olaru, 25 anni, è attualmente n. 887 nella classifica WTA di singolare ed ha potuto partecipare al torneo grazie a una wild card offertale dagli organizzatori. Professionista dal 2003, ha avuto una buona carriera da junior, quando ha vinto gli US Open in doppio (nel 2006) ed è stata finalista al Roland Garros juniores nel 2005, sia in singolare che in doppio. In singolare ha raggiunto il suo best ranking nel 2009 quando, grazie alla finale raggiunta al torneo austriaco di Bad Gastein, riuscì ad issarsi fino alla posizione n. 53.

Nella conferenza stampa post partita la giocatrice rumena ha ringraziato gli organizzatori del torneo per averle dato la possibilità di giocare un match di singolare davanti al proprio pubblico, ma si è anche lasciata andare a considerazioni riguardo la possibilità di andare avanti nella sua carriera di singolarista: “E’ dura rendersi conto che, se in una settimana non giochi bene, non puoi giocare in quella successiva”; la Olaru ha poi precisato tra le lacrime di non essersi potuta dedicare con maggiore continuità al singolare a causa dei costi più elevati: “Avrei voluto giocare più singolari ma non ho potuto a causa dei miei problemi finanziari, così ho dovuto privilegiare il doppio perché le spese sono minori”.

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