TENNIS – Mentre Rafael Nadal si concede una vacanza al mare d’Ibiza, lo zio e allenatore ha concesso un’intervista alla televisione locale delle isole Baleari, facendo un bilancio sul  primo semestre e sui prossimi impegni sul cemento che vedranno il nipote impegnato a Toronto, Cincinnati e New York.

Stagione terminata a Wimbledon per Rafael Nadal con la sconfitta agli ottavi di finale contro l’australiano Kyrgios.  Prima metà dell’anno comunque positiva dove lo spagnolo ha trionfato a Doha, Rio, Madrid e Parigi. Il campione spagnolo dovrà ora difendere i punti guadagnati l’anno scorso con le vittorie alla Rogers Cup, al Master di Cincinnati e agli US Open, cercando di non aumentare il divario che lo separa da Novak Djokovic.

Tempo di bilancio per lo zio e allenatore del numero due al mondo che intervistato dalla televisione locale dell’isole Baleari ha dichiarato “La stagione di Rafa non è stata negativa, non ha avuto regolarità nel gioco e qualche titolo in più”. Inevitabile il confronto col 2013 che ha visto il tennista, dopo il rientro a Febbraio, vincitore a Rio, Acapulco, Indian Wells, Barcellona, Madrid e allo slam parigino. Ben sette titoli rispetto agli attuali quattro.

“Dopo gli Australian Open, Rafa non ha potuto giocare nelle migliori condizioni fisiche, però a Madrid, Roma e al Roland Garros, il suo livello è stato altissimo” continua Toni Nadal. “Anche a Wimbledon non stava al meglio ma ha incontrato un avversario che è entrato in campo giocando il tutto per tutto e così ha perso. Essere numero uno o due al mondo non è importante, diamo maggior rilevanza alla sconfitta contro Kyrgios a Londra”. 

Ora il suo pupillo è stato visto a Ibiza per una breve vacanza prima di riprendere gli allenamenti prima della stagione sul cemento, dove cercherà di ripetere il tris dell’anno scorso. “In questi tre tornei non è importante la condizione di Djokovic, Federer e Murray; la motivazione di Rafa è al massimo, questo è fondamentale per poterli vincere”.

Getta acqua sul fuoco Toni Nadal, sulle presunte dicerie che pronosticano al tennista una non longeva carriera, per via della sua tenuta fisica. “Si diceva che non avrebbe mai vinto sul cemento. La realtà è che Rafa, nell’ultima decade, ha vinto ogni anno sempre una prova dello slam” commenta piccato, mettendo in evidenza un risultato difficile da controbattere.