Atp Toronto: Murray sul velluto, Djokovic avanti col brivido

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Atp Toronto: Murray sul velluto, Djokovic avanti col brivido

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L'urlo di Djokovic a Wimbledon (foto ART SEITZ)
 

TENNIS – In corso la terza giornata del Master 1000 di Toronto. Avanza Murray in un match mai in discussione, con Kyrgios. Avanti anche Tsonga che, al di là del servizio, ha espresso ancora diversi limiti sul piano del gioco

(8) Murray b. Kyrgios 6-2 6-2 (Alessandro Trusiani)

Il programma del centrale inizia con la sfida fra la giovane stella australiana Nick Kyrgios (ATP 70) e lo scozzese Andy Murray (ATP 9). L’ex campione di Wimbledon fa il suo esordio oggi alla Rogers Cup mentre Kyrgios, dopo aver beneficiato di una wild card, ha sconfitto 7-6 (3) 7-5 Santiago Giraldo. Non ci sono precedenti fra i due giocatori.

Murray che questo torneo lo ha vinto due volte (2009 Montreal, 2010 Toronto) cerca di recuperare posizioni in classifica dovendo difendere solo il terzo turno dello scorso anno (sconfitto da Gulbis).

C’è molta curiosità per questo match visto che è la prima uscita di Kyrgios dopo l’exploit di Wimbledon.

I primi due turni di servizio scorrono via senza problemi per entrambi i giocatori ma già al terzo game Murray ha due palle break. La prima viene annullata ma sulla seconda Kyrgios affossa un dritto a rete cedendo così il servizio: 2-1 Murray e servizio.

Lo scozzesse serve molto bene e non concede nulla tenendo agilmente i suoi turni di battuta. La tattica di Murray si basa su variazioni frequenti di velocità con il dritto e con il rovescio che mettono in crisi il giovane australiano il quale si trova ad affrontare altre 3 palle break sul 4-2. L’ennessimo dritto sbagliato di Kyrgios fa sì che Murray ottenga il doppia break. Il brutto inizio di partita è sancito anche dalla racchetta rotta da Kyrgios che gli vale un warning: 5-2 Murray.

Il numero 9 del mondo non ha problemi a chiudere il set per 6-2 con il primo set point a disposizione.

Le statistiche sono eloquenti: Kyrgios presenta un saldo vincenti-gratuiti di -9, nessun ace e il 65% delle prime in campo con le quali ottiene appena il 54% dei punti. Murray per contro ha messo a segno 4 ace ma soprattuto si è aggiudicato il 93% dei punti con la prima, che ha servito con una percentuale del 79%.

Nella pausa Kyrgios ha chiesto l’intervento del fisioterapista per un problema all’avanbraccio per quanto apparentemente non sembra avere problemi.

Anche nel secondo set Murray continua a giocare sul velluto offrendo palle senza peso sulle quali il giovane aussie spesso si fa trovare impreparato. Nel quinto game Murray ottiene il primo break del secondo parziale a seguito di un altro errore di dritto di Kyrgios: 3-2 Murray e servizio.

Il monologo dello scozzese continua ed il divario aumenta quando nel settimo game Kyrgios colpisce ancora una volta in ritardo la palla concedendo il break a Murray che può quindi servire per il match.

Murray chiude senza problemi in 54 minuti una partita che non è mai stata in bilico.

Brutta prestazione per Kyrgios che ha sbagliato troppo risultando spesso in ritardo nel colpire la palla e ostinandosi a tirare sempre a tutto braccio.

Ottimo esordio invece per lo scozzese che si è mosso bene in campo non concedendo nulla all’avversario. Murray ora affronterà il vincente dell’incontro fra Gasquet e Karlovic.

(13) Tsonga b. Chardy 7-6 6-4 (Danilo Princiotto)

Un set di discreto tennis e più di venti ace: questo il risultato dell’odierno Jo Wilfried Tsonga. Per il resto tanti errori, soprattutto dal lato del dritto, e scarsa sicurezza mentale, elementi che rischiano di palesarsi in match più probanti, tipo quello che potrebbe attendere il francese se Djokovic dovesse riuscire a vincere con Monfils. Nel tie-break del primo set, Chardy ha addirittura sprecato due set point consecutivi prima di cedere il parziale. La sensazione è che, senza il devastante servizio messo in mostra oggi da Tsonga (grazie al quale è uscito da un pericoloso ultimo game) il risultato avrebbe potuto essere differente.

(1) Djokovic b. Monfils 6-2 6-7 7-6 (Marco Gatti)

Fresco sposo, dopo la vittoria di Wimbledon, ritorna sui campi da gioco nella stagione nordamericana Novak Djokovic. Presenta al francese Monfils il suo spaventoso curriculum nelle competizioni Master 1000: 28 match vinti ed 1 solo match perso in carriera. Nole è vicino all’en plein nei Master 1000: manca solo il torneo di Cincinnati.

Parte molto concentrato Nole, controlla il primo set, effettua il break sul francese nel sesto gioco passando sul 4 – 2, infila altri due giochi consecutivi e conquista in scioltezza il primo parziale per 6 – 2.

Il secondo set riprende secondo copione fino al 2 – 2, ma in questo quarto gioco, pare prendere una brutta piega per il serbo che sembra sofferente al polso sinistro, il polso dell’arto dominante del suo rovescio bimane. Nole inizia a spingere molto meno con il rovescio, rimane spesso a giocare il diritto, sempre col rovescio non chiude alcuni lungolinea che in condizioni normali sarebbero stati punti sicuri. Monfils si trova l’occasione di portare il numero uno del mondo al tiebreak e non se la lascia sfuggire.

Nel tiebreak Nole si procura comunque l’occasione per imporsi anche nel secondo parziale quando va avanti 4 – 3 e servizio. Djokovic si ferma a 4, mentre il transalpino infila 4 punti consecutivi e si aggiudica il secondo parziale.

Sarà necessario il terzo set per stabilire il vincitore del match. Inizia a servire il francese che si aggiudica il turno, pareggia Nole. Nel quarto game Monfils brekka il serbo passando a condurre 3 – 1. Nel game successivo la grande occasione per il francese che si trova sul 40 – 30 una palla per un 4 – 1 che potrebbe cambiare l’inerzia del match, manca per due volte l’occasione ed alla fine è Djokovic ad effettuare il contro break, portandosi sul 3 -3.

Nessuno dei due giocatori concede più palle break e si arriva al tiebreak anche nel terzo set. Questa volta Nole non sbaglia nulla e si aggiudica il tiebreak decisivo per il match 7 punti a 2.

Urlo liberatore di Novak sul punto che chiude il match: un missile di diritto lungolinea imprendibile. I dati ufficiali diranno che dal 2 – 2 del secondo set Djokovic ha rallentato la sua velocità di palla nello scambio con il rovescio mediamente di 15 – 20 km/h ed ha commesso circa una trentina di errori con il rovescio: pare evidente che il ragazzo abbia giocato almeno infastidito da quel problema al polso sinistro palesatosi tra il terzo e quarto game del secondo parziale. La classe e la concentrazione gli hanno consentito di portare a casa il match infliggendo a Monfils la decima sconfitta consecutiva nei testa a testa.

Tutti i risultati

(8) A Murray defeats N Kyrgios 62 62
(1) N Djokovic defeats G Monfils 62 67(4) 76(2)
(12) R Gasquet defeats I Karlovic 57 76(5) 63
(13) J Tsonga defeats J Chardy 76(6) 64
(5) D Ferrer defeats M Russell 64 26 61
(17) T Robredo defeats G Simon 75 64
J Benneteau defeats (11) E Gulbis 76(4) 63
I Dodig defeats A Seppi 64 36 76(5)
K Anderson defeats (16) F Fognini 75 62
(15) M Cilic defeats M Jaziri 46 60 76(4)

 

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