Wta Montreal: Kerber avanti in scioltezza, Sharapova soffre un set

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Wta Montreal: Kerber avanti in scioltezza, Sharapova soffre un set

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TENNIS-La tedesca non soffre la francese Garcia e chiude il suo match il due set 6-4 6-1. Sharapova costretta a rimontare un set, Jankovic al photo-finish e Serena sul velluto.

Kerber b. Garcia 6-4 6-1 (Danilo Princiotto)

Un match che poteva mostrare qualcosa di interessante; un match che ha visto una sola giocatrice sugli scudi e l’altra sbattere continuamente su un muro invalicabile. E’ questo il riassunto del match tra la Kerber e la Garcia, conclusosi in 1 ora e 18 minuti con il punteggio di 6-4 6-1. Troppo superiore la tedesca quest’oggi, in ogni settore del campo; Caroline non è riuscita ad accorciare gli scambi come avrebbe dovuto, finendo con l’innervosirsi e perdere la calma nel secondo parziale.

Probabile scontro con Venus Williams se quest’ultima dovesse riuscire a battere la Putintseva.

Watson b. Cibulkova 6-2 6-7 7-6 (Danilo Princiotto)

Male la Cibulkova. L’uscita della testa di serie numero 10 rappresenta un’altra grande sorpresa dopo l’eliminazione della Bouchard. Dopo un primo set perso malamente contro la Watson, Dominika sembrava aver preso le misure dopo la vittoria al secondo parziale ottenuta al tie-break. Nulla di tutto ciò, considerando il 4-0 lampo nel set decisivo. Da lì la ventiduenne ha iniziato a tremare facendo recuperare la sua avversaria. Il tie-break ha però decretato lei come vincitrice dell’incontro. Troppo hanno pesato i 10 doppi falli della Cibulkova a fronte dei 10 ace della sua avversaria.

(4) M. Sharapova b. G. Muguruza 4-6, 6-3, 6-1 (da Montreal, Vanni Gibertini)

Così come a Parigi tre mesi or sono, Maria Sharapova deve recuperare un set di svantaggio per avere ragione della giovane Garbine Muguruza, che dopo essere andata avanti di un break anche nel secondo set, ha però dovuto subire il ritorno della siberiana che ha chiuso il match di slancio aggiudicandosi 12 degli ultimi 13 game.
Il primo set durato oltre un’ora e sempre condotto, seppur di misura, dalla ispano-venezuelana, ha mostrato una Sharapova ancora a corto di condizione agonistica dopo la pausa estiva ed una tendenza a non sfuggire lo scambio potente da fondo campo con una delle poche giocatrici che oggi giorno può ribattere colpo su colpo alle sue mazzate da fondocampo senza venirne travolta.

Tuttavia i due doppi falli con i quali Maria concedeva il break del 2-1 nel secondo set venivano prontamente imitati da Garbine nel game seguente, permettendo alla più titolata avversaria di impattare senza problemi e permettendole di iniziare la serie positiva che sarebbe poi risultata decisiva nell’economia del match.
Sono contenta di essere riuscita a capovolgere il match oggi – ha dichiarato Maria dopo l’affermazione – ma non ho avuto buone sensazioni. Ho commesso troppi errori nel primo set. Ma quando finisci un match in crescendo è un buon segno per il prosieguo del torneo, perché c’è un altro match e quindi un’altra possibilità di migliorare il tuo gioco”.

La prossima avversaria per la Sharapova sarà Carla Suarez Navarro, contro la quale ha vinto l’unico precedente confronto diretto lo scorso anno a Miami. “Mi aspetto un match diverso da quello di oggi – ha commentato – lei ha una palla più lavorata, rovescio ad una mano, meno potenza ma maggiore varietà nei colpi. Credo sarà un match molto fisico, contro una giocatrice che ha già giocato diversi match su questa superficie”.

(7) J. Jankovic b. S. Stephens 6-7(7), 6-4, 7-6(4)  (da Montreal, Vanni Gibertini)

Durissima battaglia sul campo Banque Nationale di Montreal tra Jankovic e Stephens: ci sono volute ben tre ore e 15 minuti, oltre a due tie-break per determinare la vincitrice di questo incontro, oltretutto influenzato da un altro blackout, che è diventato molto più di Eugenie Bouchard il protagonista incontrastato di questa Rogers Cup 2014. A quanto pare la compagnia elettrica non ha completato durante la scorsa notte i lavori di riparazione della linea elettrica, per cui tutto l’impianto di Parc Jarry nella giornata di mercoledì ha funzionato grazie ai generatori. Tuttavia, due di questi generatori hanno smesso di funzionare poco dopo le 18 locali, lasciando i campi senza luci, tabelloni ed hawk eye, oltre a costringere all’evacuazione l’edificio principale con player’s lounge e spogliatoi.

Problemi elettrici a parte, il match è stato dominato dalla giocatrice alla battuta per i primi due set (soltanto un break in 22 games, nonostante comunque sei palle break per la Jankovic ed otto per la Stephens) anche se ben pochi degli scambi si sono risolti entro i primi scambi dopo il servizio. Dopo un primo parziale aggiudicatosi dalla Stephens al quarto set point dopo ben 1 ora e 23 minuti di gioco, la Jankovic approfittava di un doppio fallo dell’americana sulla sua sesta palla break per issarsi 4-1 nel secondo set e portare il match al terzo e decisivo parziale.
Due volte in vantaggio di un break, Jelena Jankovic non è riuscita a chiudere il match: la Stephens ha risposto colpo su colpo recuperando i break di svantaggi e rifugiandosi nel tie-break, dove però la serba ha fatto valere la sua maggiore attitudine agonistica, prima sfoderando un poderoso passante di rovescio lungolinea in corsa sull’1-1 e poi approfittando di tre errori gratuiti da fondo dell’avversaria per chiudere il “bris d’égalité” (come lo chiamano da queste parti – usare  “jeu decisif” come al Roland Garros era evidentemente troppo poco francese) per 7 punti a 4.

Per lei nel prossimo match la vincente del match tra Ana Ivanovic e Coco Vandeweghe.

Nel primo match della sessione serale nessun problema per Serena Williams, che in 59 minuti (più un’altra mezz’ora dovuta ad una breve interruzione per pioggia) ha disposto dell’australiana Samantha Stosur, sempre più l’ombra di se stessa e sempre meno la giocatrice capace di vincere gli US Open nel 2011. Dieci ace per la giocatrice americana, ed una forma smagliante nonostante il volo transcontinentale dalla California dopo la vittoria a Stanford. Il suo prossimo turno sarà contro Lucie Safarova.

Si è dovuto attendere fino ad oltre mezzanotte per avere la maggiore sorpresa della giornata, che ha visto la sconfitta della testa di serie n.9 Ana Ivanovic, caduta per mano della qualificata americana Coco Vandeweghe con il punteggio di 6-7(7), 7-6(7), 6-4 in 2 ore e 54 minuti. La Ivanovic si è dovuta far assistere dal medico a più riprese durante il match per un risentimento alla gamba destra, lo stesso che le ha dato problemi anche la settimana scorsa al torneo di Stanford.

Tutti i risultati:

[1] S Williams (USA) b S Stosur (AUS) 60 62
[2] P Kvitova (CZE) b C Dellacqua (AUS) 63 62
[4] M Sharapova (RUS) b G Muguruza (ESP) 46 63 61
[6] A Kerber (GER) b C Garcia (FRA) 64 61
[7] J Jankovic (SRB) b S Stephens (USA) 67(7) 64 76(4)
[Q] C Vandeweghe (USA) b [9] A Ivanovic (SRB) 67(7) 76(7) 64
[Q] H Watson (GBR) b [10] b Cibulkova (SVK) 62 67(3) 76(5)
[11] C Wozniacki (DEN) b K Koukalova (CZE) 61 62
[14] C Suárez Navarro (ESP) b [LL] K Pliskova (CZE) 61 36 63
[15] L Safarova (CZE) b M Rybarikova (SVK) 64 62
V Williams (USA) b [Q] Y Putintseva (KAZ) 63 62
S Lisicki (GER) b M Keys (USA) 46 61 64
E Makarova (RUS) b [LL] E Vesnina (RUS) 63 62

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