Pillole di memoria: Arthur Ashe e lo US Open

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Pillole di memoria: Arthur Ashe e lo US Open

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TENNIS – Il 4 settembre 1959 il sedicenne Arthur Ashe debuttò agli US Championships perdendo al primo turno contro il ventunenne australiano Rod Laver in tre set 6-2 7-5 6-2.

Era il 1959 quando il giovane Arthur Ashe, 16 anni da poco compiuti, giocò per la prima volta sui campi di Forest Hills. Veniva da Richmond, Virginia, ed amava profondamente giocare a tennis nonostante a quei tempi non fosse proprio lo sport più adatto per un ragazzo di colore. Al primo turno degli U. S. Nationals, così si chiamava allora il torneo, trovò l’australiano Rod Laver, fresco finalista di Wimbledon ma che da lì a poco tempo si apprestava a diventare protagonista assoluto della scena tennistica internazionale.

Laver vinse in tre set ma il giovane Ashe, ancora troppo acerbo, mostrò da subito il suo enorme talento.

Molto meglio andò nel 1965 quando perse in semifinale contro lo spagnolo Manolo Santana tra mille rimpianti. La sua carriera decollò definitivamente nel 1968. Si disputava quell’anno il primo US Open dell’ era Open che consentiva a tutti, professionisti e dilettanti, di partecipare. Arthur Ashe fu il primo vincitore dell’ era Open : il primo giocatore di colore a vincere un torneo del Grande Slam, dopo una battaglia durata 5 set contro l’olandese Tom Okker. In seguito soltanto Yannick Noah riuscirà nell’impresa.

Jackie Robinson, campione di baseball e primo afro americano a giocare in MLB gli scrisse quel giorno : ” Sono orgoglioso della tua grandezza come giocatore ma ancora più orgoglioso della tua grandezza come uomo. La tua impresa sarà d’ ispirazione per tutte le persone di colore e servirà a smuovere le coscienze di tutti gli Americani “.

Ashe era ormai tra i primi tennisti del mondo con il suo gioco d’attacco pulitissimo ed efficace. Nell’ US Open dell’anno successivo si ritrovò di fronte Rod Laver che lo sconfisse di nuovo in tre set come al suo debutto, questa volta in semifinale.

Altra semifinale nel 1971 con la sconfitta in 5 set dal cecoslovacco Jan Kodes.

Impresa sfiorata nel 1972 quando soltanto l’ infinito talento di Ilie Nastase impedì ad Arthur Ashe uno storico bis allo US Open. 3-6 6-3 6-7 6-4 6-3 il punteggio per il rumeno in una finale spettacolare e ricca di emozioni.

L’ultima apparizione di Ashe allo Us Open di Ashe fu nel 1978 con la sconfitta in 5 set agli ottavi contro il messicano Raul Gonzalez.

18 partecipazioni, 53 vittorie-17 sconfitte,1 vittoria, 2 finali,3 semifinali questi i numeri di Arthur Ashe agli US Open. Dal 1997 gli è stato intitolato il campo centrale di Flushing Meadows, fregio che rende eterno il legame di Arthur Ashe e questo torneo.

Antonio Prisco

 

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