TENNIS – Tabellone fitto di nomi eccellenti, da Serena Williams, Ivanovic, Wozniacki a Sharapova e sei le protagoniste italiane: Schiavone, Pennetta, Errani, Vinci, Knapp e Giorgi. La fase asiatica della stagione ATP inizia dal Malaysian Open e dallo Shenzhen Open.

WTA
Eccoci a Wuhan, capitale della provincia di Hubei e scenografia del primo torneo Premier da disputarsi in Cina per il calendario 2014. Questa città, con una popolazione superiore ai nove milioni di abitanti, non è stata scelta a caso, infatti è la città che dà i natali alla giocatrice che ha rivoluzionato l’immagine del tennis e della sua storia in Cina: Na Li.
“Uno dei miei obiettivi principali era di guarire più in fretta possibile per essere pronta a partecipare al primo torneo WTA che si svolgeva a Wuhan. […] Serena Williams, Maria Sharapova e Venus Williams – con i loro 30 titoli Slam – stanno arrivando nella mia città per giocare davanti ai loro ammiratori cinesi. Così come non avrei mai pensato di vincere un torneo dello slam, neanche nei miei sogni più grandi avrei pensato che alcune delle migliori giocatrici del mondo sarebbero venute a giocare qui a Wuhan”.

Questo è solo un passaggio della lunga lettera con cui Na Li ha dichiarato l’addio al mondo del tennis, dopo mesi di silenzio sulle sue effettive condizioni fisiche e nonostante la conclusione della collaborazione con Carlos Rodriguez durante l’estate fosse stata sospetta ed inaspettata.

Wuhan ha un enorme debito nei confronti della sua più alta rappresentante nel mondo dello sport, i cui risultati degli ultimi anni hanno favorito l’organizzazione della prima edizione di un torneo di primissimo livello e sottolineato dalla presenza di tutte le prime dieci giocatrici del mondo, fatta eccezione proprio di Na Li e di diciannove delle prime venti per l’assenza di Makarova.

La parte alta del tabellone vede al vertice Serena Williams, che, probabilmente, si troverà davanti un’atleta che notoriamente non apprezza come tennista, Alizé Cornet, la quale, considerato tutto, ha un ottimo score negli scontri diretti: la francese si è aggiudicata le ultime due partite e le uniche giocate quest’anno ed in entrambe le occasioni, l’americana è uscita dal campo infuriata, sia da quello di Dubai che di Wimbledon al terzo turno.

Altri match interessanti potrebbero essere tra Maria Sharapova e la veterana del circuito Kuznetsova, sfidatesi ben dieci volte in carriera, ma mai negli ultimi tre anni e tra Wozniacki e la vincente tra Suarez Navarro e la cinese Zhang, la prima mancina ed espressione di un tennis personale, mentre la seconda rappresentante di una regolarità sfibrante.
Nella parte bassa si nota subito la possibilità di un match Radwanska contro Venus Williams, praticamente impronosticabile data la completa incostanza di entrambe, anche se in questa fase di stagione sembra essere più favorita la statunitense.

Per quanto riguarda il tricolore italiano, Giorgi non ha un primo turno agevole contro Elina Svitolina, attuale numero 35 della classifica mondiale, Knapp dovrebbe affrontare con una certa facilità la pratica Erakovic per poi dare più del cento per cento contro Kvitova. C’è la possibilità di un derby Pennetta-Schaivone al secondo turno dato che la prima dovrà affrontare Gajdosova, numero 91, e la seconda la Flipkens. Errani dovrà gestire la speranza inglese Heather Watson, mentre Vinci deve superare Casy Dellacqua se vuol affrontare, al turno successivo, la vincente tra Ivanovic e Pavlyuchenkova.

ATP

La più alta testa di serie che troviamo a Kuala Lumpur è Kei Nishikori, alla terza partecipazione consecutiva ad un torneo indoor piuttosto giovane che conta solamente cinque edizioni. Nel 2013 e 2012 il giapponese ha dovuto arrendersi in semifinale davanti ai futuri vincitori del torneo: Joao Sousa, che poi sconfisse all’ultimo atto Julien Benneteau in tre set, e Juan Monaco vincente sempre sul francese, il quale detiene il record negativo di nove sconfitte su nove finali giocate del circuito ATP. Se il giapponese avrà recuperato dalle fatiche dello US Open avrà come obbiettivo l’acquisizione di più punti possibili per consolidare la propria posizione ed accorciare la distanza che lo separa dalla matematica qualificazione alle ATP World Tour Finals. Anche dal portoghese Sousa ci si può aspettare un certo grado di combattività, poiché il torneo malesiano gli porta fortuna dato che qui ha conquistato il suo unico titolo ATP l’anno passato. Dal suo lato del tabellone c’è la seconda testa di serie Ernests Gulbis, che non ha mai partecipato all’appuntamento di Kuala Lumpur, ma ha buoni precedenti sull’indoor avendo incassato quest’anno il torneo di Marsiglia e l’anno passato quello di San Pietroburgo.
Matteo Viola è riuscito ad accedere al tabellone principale per la seconda volta consecutiva, dopo la buona prova dell’anno scorso in cui ha ceduto a Ferrer ai sedicesimi. Quest’anno potrebbe replicare battendo il qualificato inglese Ram per poi affrontare Gulbis al turno successivo.

Lo Shenzhen Open prepara il terreno per il successivo ATP 500 di Beijing e il 1000 da disputarsi a Shanghai in ottobre. La città cinese ospita già l’evento femminile ma è il primo anno che organizza anche quello maschile, dove il primo nome che colpisce è quello di Andy Murray, ancora a caccia del primo titolo della stagione. L’inglese ha un tabellone agevole, i soli nomi che lo possono “impensierire” sono quelli di Gasquet, battuto cinque volte su otto incontri, Simon, sconfitto dodici volte su tredici match ed infine Pospisil, contro cui non ha precedenti ma un abisso li separa sia tecnicamente che mentalmente.
La parte alta ospita due veterani come Ferrer e Robredo e due italiani: Seppi, ottava testa di serie, che incontra subito l’argentino Gonzalez, affrontatisi nel lontano 2009 e 2010 sulla terra del Roland Garros e di Umago aggiudicandosi un match per uno e Simone Bolelli, che giocherà contro Matthew Ebden, di dieci posizioni più indietro di lui in ranking.