I giardini di casa: i vincitori seriali dell’era Open

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I giardini di casa: i vincitori seriali dell’era Open

La striscia di vittorie a Pechino di Novak Djokovic ci permette di andare a rivedere quali giocatori hanno dominato in alcuni luoghi in maniera tale da diventare un tutt’uno con il campo in questione

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Nei giorni scorsi tutti i media sportivi hanno dato ampio risalto alla quinta vittoria in 5 partecipazioni di Djokovic ai China Open (dal 2009 al 2014, ha saltato l’edizione del 2011). Djokovic stesso nell’intervista dopo la finale ha confermato di avere un feeling particolare con la capitale cinese.

È sembrata l’occasione per chiedersi chi sono i “vincitori seriali” dell’era Open, ovvero i giocatori che hanno vinto più volte le stesso torneo dal 1968 ad oggi e quali sono i loro “giardini di casa”, cioè i tornei dove hanno alzato il trofeo del vincitore in più occasioni.

La risposta, che potete leggere nel prosieguo dell’articolo, ha portato innanzitutto a scoprire che al momento le prestazioni di Djokovic a Pechino non entrano nemmeno nella Top15 delle “plurivittorie” in un singolo torneo ATP. Perché ciò accada, il n.1 del mondo dovrà proseguire la winning streak pechinese anche il prossimo anno.

L’intenzione iniziale era di rispondere esponendo la classifica delle 10 maggiori serie di vittorie. Siccome però al 9° posto ci sono 8 serie a pari merito (cioè composte dallo stesso numero di vittorie), la classifica alla fine ne comprende sedici. I tornei citati in classifica sono 14, dato che due tornei sono presenti due volte (e curiosamente si tratta dei due tornei dello Slam in classifica, Parigi e Wimbledon), mentre i giocatori in classifica invece sono solo 9, in quanto due di loro (e non potevano che essere gli eterni rivali, Federer e Nadal), compaiono più volte tra i vincitori seriali. Ecco la classifica, a partire dal “basso” (per modo di dire, dato che si parla di 6 vittorie in uno stesso torneo!) e, a parità di vittorie, in ordine cronologico.

6 – Connors (Birmingham), Borg (Parigi), Taróczy (Hilversum), Lendl (Canada) Agassi (Miami) Federer (ATP Finals, Dubai e Cincinnati)

Il primo è Jimmy Connors con le 6 vittorie consecutive (1974-1980, non partecipò nel 1978) del torneo indoor di Birmingham (USA). Dove è rimasto l’imbattuto campione uscente: il torneo non si disputa più dal 1980, anno dell’ultima vittoria di Jimbo. Un’altra curiosità: Connors in realtà può dire di aver vinto a Birmingham per 7 anni consecutivi, perché nel 1978 non partecipò all’evento statunitense ma vinse invece il torneo sull’erba dell’omonima cittadina inglese.

Tocca poi a Bjorn Borg con le 6 Coppe dei Moschettieri alzate al Roland Garros su 7 partecipazioni, tra il 1973 e il 1981 (battuto da Panatta nel 1973 e nel 1976, mentre non partecipò nel 1977).

Si prosegue poi con Balázs Taróczy, che vinse per 6 volte (1973, 1978-1982) il torneo ATP di Hilversum in Olanda. L’ungherese fu fermato da Tomas Smid nella finale del 1983: sarebbe stata la sesta vittoria consecutiva. Da notare che Taróczy è l’unico giocatore in classifica a non essere stato mai tra i primi dieci al mondo (best ranking n.12 ATP) e a non aver vinto uno Slam in singolare (ma ne vinse due in doppio con il suo partner abituale, Heinz Günthardt).

C’è poi Ivan Lendl che ha alzato per 6 volte (1980-1981, 1983, 1987-1989) il trofeo degli Open del Canada (l’unico dei tornei citati che non si gioca sempre nella stessa città ma ad anni alterni a Montreal e Toronto) tra il 1980 e il 1989 (periodo in cui raggiunse anche 2 finali: Lendl fu poi finalista anche nel 1992).

Un altro grande feeling è quello di Andre Agassi con il torneo di Miami (1990, 1995, 1996, 2001-2003). In questa classifica il Kid è il tennista con il maggior numero di anni (13) intercorrenti tra la prima e l’ultima vittoria della serie (e nel frattempo è stato finalista altre due volte).

Roger Federer chiude questa primo gruppo con una tripletta di plurivittorie: ATP Finals (2003-2004, 2006-2007, 2010-2011), Dubai (2003-2005, 2007, 2012 ,2014) e Cincinnati (2005, 2007, 2009-2010, 2012, 2014). Federer è l’unico in classifica che potrebbe incrementare una serie nell’anno in corso, quella delle ATP Finals (dove è stato finalista in altre due occasioni).

7 – Sampras (Wimbledon), Federer (Wimbledon e Halle), Nadal (Roma)

A quota 7 gli “home garden” veri e propri, nel senso dei prati inglesi per eccellenza, quelli di Wimbledon.

La prima serie ai Championship è quella di Pete Sampras (1993-1995, 1997-2000, Sweet Pete fu fermato nel cammino verso il secondo poker proprio dall’altro futuro plurivincitore di Wimbledon, Federer).

A seguire, appunto, la serie di vittorie di Roger Federer (2003-2007, 2009, 2012) su un totale di 16 partecipazioni (con anche altre 2 finali raggiunte). Federer aggiunge anche un’altra serie “erbivora”: quella ad Halle, con 5 vittorie consecutive dal 2003 al 2008 (non giocò nel 2007) e la successiva doppietta 2013-2014 (arrivando in finale in due delle altre 5 occasioni in cui ha giocato il Gerry Weber Open).

Ultimo in ordine cronologico del secondo gruppo è Rafael Nadal, che con le 7 vittorie di Roma (2005-2007, 2009-2010, 2012-2013) piazza in classifica la prima delle sue incredibili serie di vittorie nei grandi tornei sul mattone tritato (Rafa è stato anche due volte finalista al Foro Italico: non è arrivato all’ultimo atto del torneo solo nel 2008, fermato da Ferrero e dalle vesciche).

8 – Vilas (Buenos Aires), Nadal (Montecarlo e Barcellona)

Dopo il toro di Manacor entra in classifica anche il toro delle Pampas, Guillermo Vilas. Il campione argentino ha sempre avuto un grande feeling con il torneo della sua città natale, Buenos Aires: per lui 8 vittorie (1973-1977, 1979, 1982), di cui 6 consecutive (e arrivando in finale in altre due edizioni del torneo). No, avete letto bene, non è un errore: dal 1973 al 1977 fanno 6 vittorie consecutive e non 5 perché nel 1977 si giocarono due edizioni del torneo ATP nella capitale argentina (in aprile il River Plate Championship e in novembre l’Argentina Championship). Un’altra curiosità: oltre ovviamente a Taróczy, Willy è l’unico tennista citato in questa classifica a non essere stato numero 1 al mondo (un tasto da sempre dolente per Vilas, soprattutto con riferimento al 1977, quando finì l’anno al secondo posto del ranking nonostante i 16 tornei vinti nel corso della stagione).

Parafrasando una nota pubblicità, per Rafael Nadaldove c’è terra, c’è casa”. Il maiorchino, dopo Roma, entra in classifica anche con due impressionati winning streaks sulla terra rossa: 8 vittorie consecutive a Montecarlo (2005-2012, fu fermato da Djokovic nella finale del 2013, ad un passo dalla nona e dopo 46 match vinti consecutivamente nel Principato) e a Barcellona (dal 2005 al 2013, ha saltato il 2010 ed è stato stoppato da Almagro quest’anno nei quarti di di finale, dopo una striscia di 41 partite vinte).

 9 – Nadal (Parigi)

Come detto all’inizio, tanto per non far sentire la mancanza della loro rivalità neanche in questa classifica, Federer e Nadal risultano gli unici due giocatori con più di una serie di vittorie in classifica: 5 per lo svizzero, 4 per il maiorchino.

Ma il vincitore seriale per eccellenza è lui, Rafa Nadal. Lo spagnolo completa le sue mostruose statistiche sulla terra rossa con il torneo più prestigioso: 9 vittorie (2005-2008, 2010-2014) in 10 partecipazioni al Roland Garros. Sulla prima posizione in classifica è doveroso dilungarsi un po’, per snocciolare un altro paio di impressionanti dati statistici di Rafa a Parigi:

  • 66 vittorie su 67 incontri: una percentuale di vittorie del 98,5% (l’unica, famosissima, sconfitta è quella contro Soderling del 2009);
  • 35 partite consecutive vinte (dal 2010 – serie ancora aperta).

Dopo aver permesso di rispondere alla domanda iniziale, questa classifica ne fa però sorgere, proprio alla fine, un’altra: Rafa vincerà la “Decima”? Alzerà cioè per la decima volta la Coppa dei Moschettieri al Roland Garros come ha fatto finalmente quest’anno il suo amato Real Madrid in Champions League con la “Coppa dalla grandi orecchie” ?

Questa volta per la risposta bisognerà però attendere qualche mese e vedere cosa accadrà a Parigi la prossima primavera…

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