Scandalo scommesse, intercettazioni: così si compravano le partite

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Scandalo scommesse, intercettazioni: così si compravano le partite

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TENNIS – Lo scandalo scommesse sollevato dalla procura di Cremona ha scatenato un putiferio nel tennis. I nomi usciti per ora sono quelli di Starace e Bracciali, per fatti avvenuti nel 2007. Ma ci sono anche altri nomi nelle intercettazioni degli indagati riportate da Corriere dello Sport e Gazzetta

La risposta della Federtennis allo scandalo scommesse

Le intercettazioni su Skype degli indagati sul caso scommesse nel tennis – una indagine della Procura di Cremona – sono abbastanza eloquenti sul funzionamento del sistema messo in piedi per guadagnare soldi aggiustando il risultato delle partite, convincendo alcuni giocatori a perdere di proposito. Tutto è ancora da provare ma il “Corriere dello Sport” e la “Gazzetta dello Sport” pubblicano oggi stralci di intercettazioni via Skype che coinvolgono direttamente Bracciali e chiamano in causa Potito Starace, con riferimento ad altre situazioni in cui si accenna a Bolelli, Volandri e… una certa Mara.

Scrive il Corriere dello Sport: “Tutto è ancora da provare, ma i dialoghi sembrano lasciare poco spazio all’immaginazione. Una delle chat incriminate è del 10 aprile 2011, a poche ore dall’inizio della finale del torneo ATP di Casablanca che Starace gioca (e perde in due set: 6-1, 6-2) contro Pablo Andujar. Con lo spagnolo fino a quel momento aveva un bilancio di cinque successi e nessuna sconfitta. Inevitabile che un trionfo di Andujar avesse ottime quote. Erodiani, gestore di un’agenzia di scommesse e indagato della prima ora, parla con tale Corradino che ha come nickname “soldatomercenario 11”. Il contenuto della chat lo trovate qui a fianco ed è evidente che ci fosse (sia?) un’organizzazione che contatta i tennisti offrendolo loro dei soldi per perdere delle partite. Chi erano (sono?) resta avvolto nel buio, ma probabilmente nel torneo marocchino del 2011 qualcosa è successo. Sia nella finale, sia nella semifinale tra Andujar e l’altro spagnolo Albert Montanes. Attivo nel tennis è anche un altro degli indagati di Cremona, Manlio Bruni. Il commercialista bolognese di Beppe Signori. Bruni chatta il 6 dicembre 2007 con tale Enrico Sganzerla e spiega: «Abbiamo acquistato Potito. Dice che lo vuole fare. Lunedì torniamo apposta per parlare con lui. Devo portargli tre telefoni e tre schede. Anche uno per Mara (Santangelo?, ndr). Perché non usano Skype? Sono spaventati che gli chiedano il pc. E le vecchie chat si possono trovare». Bruni evidentemente voleva lavorare sul tennis ad ampio raggio e pilotare più incontri, anche di altri italiani. Quali? ll commercialista scrive: «Bolelli è difficile. Pistolesi (il coach – ndr) non vuole. Unico problema è che Mara è ancora mezza rotta». E l’altro risponde: «Vabbè con Poto e Mara è più che sufficiente». Ancora Bruni: «E Poto è a rischio squalifica. Speriamo solo una multa, ma se lo squalificano la squalifica parte da febbraio». Sganzerla aggiunge: «Alla fine l’unico che si salva sarà Volo (Filippo Volandri – ndr) che è stato il peggiore». Bruni chiude: «Comunque ho convinto Braccio (Bracciali – ndr) a fare quali (le qualificazioni – ndr) a Chennai, non si sa mai, poi il 10 si opera Sotto inchiesta quali altri italiani? Luzzi, Galimba (Giorgio Galimberti – ndr). Seppi mente? No. Volo si per match con Guga (Kuerten – ndr). Vabbè ma lì non potranno provare nulla. E per me a Poto non fanno niente»”. 

I fatti risalgono al periodo che intercorre fra la fine del 2007 e il 2008 dove alla fine per scommesse su tennis e altro sport saranno squalificati Alessio Di Mauro, Potito Starace, Daniele Bracciali, Giorgio Galimberti e Federico Luzzi.

Scrive sempre il Corriere dello Sport: “Significativa è la chat prima del match dell’italiano Bracciali contro lo statunitense Scoville Jenkins a Newport, nel luglio 2007. I due non si conoscono e a presentarli, proprio in quell’occasione, è tale Goret, al momento senza un nome e un’identità. «Garantisce lui, Goret», inizia Bruni prima di proporre l’affare: «Per non rischiare è indispensabile che tu vinca il primo set e, se possibile, andare un break avanti nel secondo. Facendo tutto live non se ne accorgerebbe nessuno». «Tira una brutta aria – scrive Bracciali – se lo conoscevo (l’avversario, ndr) avrei potuto, ma mi dicono che sia troppo scarso, negato..». Poi il tennista fa capire che si tratta di una prassi consolidata: «Lo so che garantisce Goret Di solito ci offrono 50 (50.000 euro?, ndr). Poi dipende, ma domani preferisco giocarla, magari per una prossima volta se ne può parlare. Molto importante è quello che ci gioco lo conosco così ci parlo prima perché anche dirti che vinco di sicuro il primo… non lo so. Oggi Volandri e Luzzi han fatto di sicuro così. A questo giro però gioco normale». «Se ti decidi, mandami sms con scritto Viva il Re». In seguito sarà Bracciali a parlare con Starace per conto di Bruni che è in rapporti anche con Tomas Nydahl, ex tennista svedese che il commercialista addirittura chiama «maestro». I due dialogano in inglese. «Non ho più crema fino ad aprile nel calcio» si lamenta il bolognese l’ex atleta: «Farò io del mio meglio»”.

I precedenti delle sfide fra Volandri e Luzzi, cui si fa riferimento nella intercettazioni sono:

ATP Bstaad 2007: Volandri b. Luzzi 4-6 7-5 6-1
Challenger Barletta 2002: Luzzi b. Volandri 6-3 5-7 6-4
Challenger Barletta 2000: Luzzi b. Volandri 2-6 6-4 7-6(2)

La Gazzetta dello Sport pubblica questa intercettazione (clicca per ingrandire):
bracciali-skype-gazzaIl pezzo della Gazzetta in cui si parla dell’assegno di garanzia di Starace (clicca per ingrandire)
scanaga-bracciali-skype-gazza

 

 

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