WTA Finals: Wozniacki vince la maratona di Singapore, sorpresa Radwanska

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WTA Finals: Wozniacki vince la maratona di Singapore, sorpresa Radwanska

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TENNIS – Caroline Wozniacki vince un match infinito, pieno di ribaltamenti e colpi di scena. Maria Sharapova cede al terzo set e ora si complica il cammino della russa verso il numero uno (all’interno la situazione aggiornata). Nel secondo match Kvitova commette troppi errori e si fa sorprendere da Radwanska. Giulio Gasparin

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Martedì di soprese a Singapore: le due favorite del gruppo bianco, Maria Sharapova e Petra Kvitova, perdono al debutto e ora la situazione si fa molto ingarbugliata. In testa c’è quello che doveva essere il fanalino di coda, Agnieszka Radwanska, e in ultima posizione l’ultima tennista a vincere il torneo prima della doppietta di Serena, Petra Kvitova.

Caroline Wozniacki ha battuto Maria Sharapova in un match durato 3 ore e 13 minuti di intensità ed emotività assolute, e chiusosi 7-6 6-7 6-2.

La danese ha sfruttato una Sharapova troppo fallosa (76 errori gratuiti per lei), mettendo il match sul piano fisico, dopo aver tenuto testa alla russa sul piano mentale. La finalista degli US Open ha vinto il match anche sul piano tattico, sfruttando tutte le sue capacità difensive e togliendo ogni riferimento alla campionessa del Roland Garros, con l’alternanza di palle tagliate, alte ed accelerazioni piatte.

Era sembrato tutto facile per la Wozniacki, che, sul terreno solitamente preferito dalla sua avversaria, è volata sul 3-0 al termine di game tutti andati ai vantaggi. In un altro game lottato, la Sharapova si è sbloccata, anche grazie ad un dritto della danese che sulla parità si era fermato sul nastro.

Una volta vinto il primo gioco, la siberiana ha messo il piede sull’acceleratore e ha ristabilito la parità, che si è protratta fino al quattro pari. È stato poi ancora una volta il dritto della danese a tradire la numero otto al mondo, consegnando alla sua avversaria la possibilità di servire per il set.

Nonostante il momento della partita fosse tutto a suo vantaggio, la Sharapova ha regalato il proprio turno al servizio con due doppi falli e altri due gratuiti, vedendosi a sua volta sorpassata dalla Wozniacki, che agilmente ha tenuto il proprio servizio.

Chiamata a servire per rimanere nel set, la Sharapova ha dovuto salvare un set point, ma, grazie ad una grandissima reazione, ha tenuto il servizio con prepotenza, portando il primo set al tiebreak. Un nuovo strappo l’ha portata in vantaggio di un mini-break, ma poi la risposta della Wozniacki ha sfondato le difese della Sharapova, che ha infine consegnato il set con un deludente doppio fallo, che ha zittito un pubblico che con intensità ha vissuto tutto il match.

Forte di un set di vantaggio e memore della vittoria nell’ultimo incontro con la sua avversaria agli US Open quest’anno, la Wozniacki ha iniziato il secondo set dando l’impressione di avere controllo completo sulle sorti dell’incontro, portandosi immediatamente avanti di un break, tenendo agevolmente il servizio e avendo diverse chance di estendere il vantaggio a due break.

Nel sesto gioco però, la danese si è lasciata distrarre da un problema tecnico ai faretti dello stadio, che, nel mezzo di un cruciale game al servizio, hanno dapprima illuminato il palazzetto come fosse una discoteca e poi sono rimaste accese delle luci proprio in direzione del lancio di palla. Furiosa, la Wozniacki ha riaperto il match della sua avversaria cedendo il servizio.

La russa però non ha gestito bene la situazione e si lasciava breakkare a sua volta, mentre la Wozniacki, ritrovata la compostezza, ha tenuto il servizio per portarsi 5-3, salvo poi subire nuovamente il ritorno della Sharapova.

In un istante, la danese si è trovata dal servire per il match al dover servire per rimanere nel set, sotto 6-5. Rimasta senza challenge, la Wozniacki ha inutilmente mostrato tutta la sua rabbia dopo una chiamata non fatta a seguito di un dritto sbagliato dalla Sharapova e che le ha dato una palla per chiudere il set.

Stimolata forse dal torto subito, la due volte finalista degli US Open ha trovato tre punti incredibili, di cui uno al termine di una difesa impossibile per qualunque altra giocatrice del circuito, con cui ha portato il match ad un secondo tiebreak.

In un tiebreak nuovamente altalenante e pieno di sorprese, è stata la siberiana a dettarne le sorti, nel bene e nel male, finendo per chiuderlo per sette punti a cinque, quando l’orologio segnava già due ore e tre quarti di gioco.

Date le occasioni non sfruttate da parte della Wozniacki e l’incredibile record della Sharapova sulla distanza dei tre set, sembrava probabile un acuto finale da parte della numero due del mondo, che al contrario è partita come negli altri due set: fallosa e subito a rincorrere.

Ricucito lo strappo di due giochi, è stata la danese a prendere in mano il match, notando la visibile stanchezza della sua avversaria, costringendola a punti sempre più lunghi e corse sempre più estenuanti, che alla fine sono costate la vittoria alla siberiana.

Mostrando ancora una volta la fantastica preparazione atletica che la porterà la prossima settimana a correre la maratona di New York, la Wozniacki ha issato il suo celebre muro e dal 2-2 nel terzo set ha trovato l’allungo decisivo con i quattro giochi che le hanno assegnato la prima vittoria del gruppo bianco.

Si complica così non solo la rincorsa alla prima posizione mondiale, ma anche il passaggio del turno per la seconda testa di serie, che a questo punto non potrà permettersi più alcun passo falso e, forse, dovrà ribaltare il pronostico contro un’inguardabile (oggi) Petra Kvitova.

Più sorprendente ancora infatti il successo di Agnieszka Radwanska in due set. Risultato sorprendente per i precedenti favorevoli alla ceca (5-1), per le condizioni indoor che a Petra piacciono particolarmente e, in aggiunta, per come le due erano arrivate a queste WTA Finals.

Invece, una “Aga” che non ti aspetti, quella di inizio anno, veloce e precisa, ha mandato completamente fuori giri una Kvitova che ha chiuso il match con più di quaranta gratuiti e avendo messo il naso davanti solamente una volta in tutto il match. Sembrava infatti che avrebbe potuto rimettere le cose a posto la numero tre del mondo quando aveva trovato un break di vantaggio, il primo del suo match, nel quinto gioco del secondo set. Ciononostante, le difese e le variazioni della Radwanska, e un pallonetto sulla riga su una cruciale parità, hanno avuto la meglio. Aga ha chiuso con un 6-2 6-3 che lascia poco spazio ai dubbi: la polacca ha giocato meglio per quasi tutto il match e anche quando la ceca è andata avanti di un break non si è mai avuta la sensazione che Petra potesse rimontare.


Corsa al numero uno, situazione aggiornata (a cura di Daniele Vallotto)

Sharapova per diventare numero 1:

  • deve almeno raggiungere la finale e vincere due partite del Round Robin (RR)

Se Serena va avanti nel torneo, queste sono le possibilità:

  • se Serena chiude il RR con un bilancio di 1V, 2P, Sharapova deve raggiungere almeno la finale vincendo i due singolari di RR
  • se Serena chiude il RR con un bilancio di 2V, 1P oppure di 3V, Sharapova deve vincere il titolo e non affrontare Serena in finale

Serena si assicura il numero 1:

  • raggiungendo la finale con almeno due vittorie nel RR

Nello schema qui sotto (clicca sull’immagine per ingrandire) è riassunta la situazione dopo la prima giornata di Round Robin.

Legenda: SF 1 significa semifinale con una vittoria nel RR, SF 2 significa semifinale con due vittorie nel RR e così via. In verde i risultati che assicurano a Serena il numero 1, in rosso i risultati che non sono sufficienti a Sharapova per arrivare al numero 1. Fonte: @BenRothenberg, Twitter

Legenda: SF 1 significa semifinale con una vittoria nel RR, SF 2 significa semifinale con due vittorie nel RR e così via. In verde i risultati che assicurano a Serena il numero 1, in rosso i risultati che non sono sufficienti a Sharapova per arrivare al numero 1. Fonte: @BenRothenberg, Twitter

 

 

Risultati, gruppo bianco:

(8) C. Wozniacki b. (2) M. Sharapova 7-6(4) 6-7(5) 6-2
(6) A. Radwanska b. (3) P. Kvitova 6-2 6-3

Giulio Gasparin

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