ATP: istruzioni per l’uso - Servizio e Dritto

Rubriche

ATP: istruzioni per l’uso – Servizio e Dritto

Pubblicato

il

 

TENNIS FOCUS – Un’altra stagione di tennis è andata in archivio. In attesa che cominci la prossima abbiamo deciso di volgere lo sguardo all’anno che è stato e compilare un piccolo prontuario che ci porterà attraverso i fondamentali del gioco e i loro migliori interpreti: da Federer e Nadal, passando per Cilic, Raonic e… Ferrer. Paul Sassoon, traduzione di Giulio Gasparin

Con la vittoria di Novak Djokovic alle ATP Finals di Londra ed il primo successo targato Svizzera in Coppa Davis è finita ufficialmente questa sorprendente stagione di tennis. Per l’inizio della prossima, i fan dovranno aspettare poco più di un mese, mentre i loro idoli saranno intenti a ricaricare le batterie ed allenarsi in vista di un altro anno di grande tennis. (clicca qui per l’articolo in inglese)

Prima che ciò possa accadere, noi di Ubitennis.com abbiamo deciso di volgere lo sguardo all’anno che è stato e compilare un piccolo prontuario che ci porterà attraverso i fondamentali del gioco e i loro migliori interpreti.

Questa settimana inizieremo con servizio e dritto, ma ogni mercoledì ci saranno due nuove categorie a tenervi compagnia nell’attesa del primo torneo dell’anno.

 

Servizio

1) Ivo Karlovic:

Il gigante croato è senza dubbio il miglior servitore del circuito. Quest’anno ha dominato la classifica degli ace (1185 in 64 match, con una media di 18,5 ace per match!), eppure è riuscito a chiudere al 6° posto del ranking per quanto riguarda la percentuale di prime in campo (67%) e, ancora, è in cima alla classifica dei punti fatti con la prima (84%). Se il trentacinquenne è ancora tra i primi 30 del mondo è sicuramente grazie al servizio.

 

2012-08-29T202822Z_1_CBRE87S1KVG00_RTROPTP_3_SPORTS-US-TENNIS-OPEN-ISNER_JPG_475x310_q852) John Isner:

Data la formidabile altezza, l’americano con i suoi 208cm è stato tra i migliori servitori del circuito e non vi è sorpresa nel vederlo al secondo posto di questa classifica. In questo anno appena passato, ha messo a segno 989 ace in 57 match (17,35 per match), con una percentuale di prime palle in campo del 68% e portando a casa il 79% di punti con la prima e 57% con la seconda. Quello che rende Isner particolarmente difficile da affrontare è proprio la qualità della seconda, varia e sempre difficile da attaccare.

 

3) Milos Raonic:

Con una media di 16,5 ace per match, il gigante canadese è un altro giocatore che sfrutta la sua altezza per colpire con estrema violenza, a cui viene affiancata una tecnica accurata e diverse soluzioni alternative alla potenza pura. In 67 match quest’anno, ha portato a casa 1107 ace, piazzandosi appena dietro a Karlovic. Secondo sempre dietro al croato si è piazzato per la percentuale di punti fatti con la prima (83% per lui). L’abbiamo però relegato dietro all’americano per via dell’efficacia della seconda palla, inferiore a quella di Isner.

 

4) Roger Federer:

La leggenda del tennis svizzero si è guadagnato un posto nella nostra top 5 non tanto per i numeri ma per il suo uso del servizio. Contrariamente agli altri membri di questa graduatoria, egli fa raramente ricorso alla potenza pura, ma la sua forza sta nel piazzamento e nella varietà delle soluzioni adottate. Con una media di 8 ace per match ed un totale di 627 in 78 match, si è piazzato 9° in stagione, ma realizzando il 79% di punti con la prima e il 58% con la seconda (miglior dato del circuito), non lo si può non includere tra i migliori servitori dell’anno.

https://www.youtube.com/watch?v=nSeL_4Wn4dw

 

5) Marin Cilic:

Il vincitore a sorpresa degli ultimi US Open sembra essere finalmente riuscito a tirare fuori il meglio dal proprio servizio. Dall’alto dei suoi quasi due metri di statura, faceva comunque fatica nelle scorse stagioni, ma ora è un’altra musica, grazie al nuovo allenatore Goran Ivanisevic. Con 744 ace in 72 match, una media di 10,3 ace per match ed il 79% di punti fatti con la prima, il croato è indubbiamente tra i migliori servitori del circuito, anche se la seconda resta il suo punto debole, con solo 50% dei punti portati a casa in stagione.

 

Dritto

1) Rafael Nadal:

Il maiorchino non ha giocato per tutta la stagione, ma ciò non influisce sul nostro giudizio che il suo sia il dritto più temibile del circuito. La prima metà della stagione lo ha confermato ancora una volta: l’incredibile quantità di top-spin che riesce ad impartire alla pallina è seconda a nessuno nella storia di questo sport, il che rende il suo colpo difficilissimo da controllare. L’impugnatura mancina e la capacità di creare angoli sorprendenti poi fanno il resto.

 

2) Roger Federer:

Senza dubbio, il dritto è tra le armi preferite del campione di Basilea. Lo svizzero ha l’abilità di aprire in lungo linea o fintando andare sull’incrociato, ma anche cambiare spin a piacimento. Starà per fare una smorzata? O è solo un chop profondo? Ha talmente tante soluzioni con questo colpo che è il suo avversario è sempre costretto ad indovinare la prossima mossa.

 

GTY 494159929 S TEN GSE FRA3) Tomas Berdych:

Se il tennis si giocasse su un solo colpo, o due al massimo, il tennista ceco sarebbe un plurivincitore slam. Purtroppo per lui è un gioco molto più complesso. Ciononostante, Berdych possiede uno dei più devastanti dritti del panorama maschile. Piatto, forte e penetrante, il colpo del ceco raramente lo tradisce e causa più di un problema a chiunque si trovi nell’altra metà della rete.

 

4) Marin Cilic:

Come detto, il vincitore degli US Open ha visto, con la collaborazione di Goran Ivanisevic, un salto di qualità nel suo gioco come mai prima. Se il servizio è salito di rendimento, il suo dritto non è stato da meno. Il croato ora è in grado di portare a casa molti più vincenti, grazie ad un colpo più sicuro e preciso: ha ridotto il top-spin di quanto è bastato per aumentarne la velocità di palla, ma senza diminuirne la precisione e sicurezza.

 

5) David Ferrer:

Scegliere il quinto di questa classifica è stato un vero patema. Idealmente ci sarebbe stato Del Potro a coprire uno dei posti alti di questo ranking, ma siccome l’argentino non ha calcato i campi da tennis in questa stagione, il suo posto sarebbe dovuto esser sostituito e la scelta ricadeva tra Djokovic, Tsonga e Ferrer. La scelta è sorprendentemente, forse, ricaduta sull’ultimo, poiché più degli altri due ha un bisogno disperato di questo colpo per poter incidere. Se c’è una ragione per cui il grande lavoratore del tennis spagnolo riesce a rimanere tra i primi del mondo, a parte un’etica del lavoro insuperabile, è proprio il dritto, un colpo sottostimato, ma efficace.

 

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement