ATP Stats: Le bombe di Karlovic e la risposta verde di Fognini

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ATP Stats: Le bombe di Karlovic e la risposta verde di Fognini

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TENNIS- Analizziamo i dati su servizio e risposta dell’Atp, dagli ace del croato alla seconda di Federer, passando per le risposte decisive di Djokovic e Nadal e con Fabio Fognini primatista a sorpresa sui prati


I numeri non dicono tutto ma costituiscono sempre un’interessante chiave di lettura. I dati ufficiali dell’Atp su servizio e risposta del circuito maschile non possono rappresentare un dato tecnico di spessore inconfutabile ma consentono un’analisi attendibile su quanto incidano i due colpi di inizio scambio nell’economia di gioco dei maestri della racchetta.

È indubbio che avere un servizio incisivo è un elemento preziosissimo, capace non solo di regalare punti “gratuiti” ma anche di impostare il gioco a piacimento, ma è la risposta che costituisce il grimaldello per scardinare la potenza avversaria e ribaltare l’azione.

Partendo dalla battuta ( inizia tutto da li d’altronde…) non è una sorpresa scoprire come sia Ivo Karlovic l’ace-man del 2014 con 1185 ace in 64 partite, davanti a Raonic, Isner e Cilic. Il gigante croato per la verità torna in vetta a questa graduatoria a distanza di cinque anni dopo la tripletta 2007-08-09.

Con 8995 ace in carriera su 482 match si colloca anche sul podio della classifica all-time dietro Goran Ivanisevic (10183 ace in 895 partite) e Andy Roddick (9074 in 780), ma con una media a partita nettamente migliore: 18,66 a a fronte dei 11,63 di Andy e 11,37 del re di Wimbledon 2001. Nel 2007 la sua performance record: 1318 ace in 64 match, ovvero 20,54 ace a partita. Quasi il 75% degli ace Karlovic li ha realizzati sui campi in cemento ( 884) dove è leader indiscusso, mentre Raonic ha totalizzato più ace sulla terra (216) e Feliciano Lopez sull’erba (192).

Il buon Ivo guida anche la classifica dei punti vinti con la prima di servizio (84%) di un’incollatura su Raonic (83%), seguono Querrey e Cilic con Federer settimo (79%), Djokovic diciassettesimo (circa il 75%) e Nadal ventottesimo (73%). In questa graduatoria il croato è addirittura il migliore del storia davanti all’illustre connazionale Goran.

Ma se sulla prima di servizio la potenza è tutto…chi si difende meglio con la seconda? Nel 2014 il migliore è stato Roger Federer con il 58% di punti vinti quando ha servito la seconda, seguito da Isner, Djokovic e, incredibile ma vero, da Gasquet. Solo ottavo Karlovic. Nella classifica all-time però Roger è secondo col 56,5% dietro a Nadal (57,1%) che soprattutto sulla terra è praticamente ingiocabile sulla seconda, non tanto per la sua potenza, quanto per la capacità di impostare lo scambio comandando e mandando fuori dal campo l’avversario.

Il maiorchino guida anche con il 70% la classifica delle percentuali di prime in campo: non ti ammazzo con il servizio ma sin dalla battuta ti faccio vedere chi comanda lo scambio…Seguono Bautista Agut (una bella prima tranquilla…), Isner e Istomin.
Sapete chi è il re di tutti i tempi di questa classifica? Fernando Luna! Come chi? Il numero 33 del mondo del 1984…con Beratasegui quinto e Potito Starace sesto nella classifica all-time capirete quanto corrisponda poco all’avere un grande servizio questa graduatoria: in realtà, come noto, molti terraioli e molti giocatori non dotati di un grande servizio preferiscono mettere in campo una prima in sicurezza per evitare di essere attaccati sulla seconda.

Certo, fare un break a Isner e Karlovic è cosa complicata, infatti i due nel 2014 hanno portato a casa il 93% dei game di battuta. Non malaccio anche l’ex “giocatore finito del 2013” Roger Federer con il 91%. E per fortuna che c’è il tiebreak: sul verde Isner ha tenuto 87 servizi su 89 ( unici a breckarlo Feliciano Lopez e Sock)…vi ricorda qualcosa un certo 70-68 sul campo numero 18 di Wimbledon?

Logica conseguenza che Long John e gli altri grandi battitori guidino la classifica delle palle break salvate, con menzione per il terzo posto all court di Federer e soprattutto il sesto e settimo sulla terra di Nadal e Nishikori, non due big-server ma gente capace di fare il punto quando occorre  (bravo anche Giraldo, quinto, ma ha giocato più partite nei tornei minori).

Come anticipato, sono però i dati alla risposta quelli più interessanti e per molti versi più veritieri e indicativi.
Le risposte più efficaci del circuito dati alla mano sono, ma tu guarda un po’, quelle di Nadal e Djokovic. In verità Nadal guida le due classifiche più rilevanti (game vinti alla risposta e punti vinti in risposta sulla prima dell’avversario) ma va tenuto in considerazione l’alto numero di partite giocate e vinte da Rafa sulla terra dove ovviamente chi risponde è avvantaggiato rispetto alle altre superfici e il fatto rilevante che il maiorchino non abbia praticamente più giocato dopo il Roland Garros ( solo dodici partite contro le trentasei di Djokovic e le quarantotto di Federer tanto per paragonarlo ai primi due del mondo. 

Il Re della terra rossa domina la classifica della percentuale dei game vinti in risposta con il 35%, seguito proprio da Nole con il 33% ( ma primo sul cemento) e David Ferrer e Andy Murray, con ottimo settimo Fabio Fognini (27%) e Roger Federer solo decimo, anche se è naturale, come detto, trovare molto avanti in questa graduatoria i giocatori impegnati prevalentemente sul rosso (Andujar quinto).

Nella graduatoria dei punti vinti in risposta alla prima avversaria Rafa con il 35% supera Ferrer, Monfils, Murray e Djokovic. Settimo Federer, nono Fognini e undicesimo Andreas Seppi. Ma fuori dalla terra Rafa arranca, sul cemento domina Nole con Nadal sesto.
Il serbo è invece davanti al rivale nella classifica dei punti vinti sulla seconda dell’avversario (58% a 56%), seguono Ferrer, Murray, Berdych e Nishikori con Federer solo tredicesimo. Con Nadal primo sulla terra e Nole sul cemento sapete chi è primo sull’erba? Il nostro Fabio Fognini con il 57% di punti vinti, ma ha giocato solo tre partite…Murray ha più o meno la stessa percentuale ma con sette partite giocate.

249 break point convertiti su 514 (140 su 262 solo sulla terra) fanno di Nadal il giocatore di capitalizzare meglio di tutti le palle break a disposizione. Djokovic subito dietro dinanzi al marpione Simon, Murray e Ferrer. Bravo Fognini, ottavo, mentre non sorprende che per trovare Federer occorra scendere fino alla ventiquattresima posizione (39%). Ma è pur sempre vero che 660 ( in 78 partite, quindi circa 8,5 a match) palle break bisogna anche sapersele procurare…

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