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Troicki contro l’ITF: “Distruggono la carriera di chi entra in conflitto con loro”
TENNIS – L’ex n.12 del mondo ha discusso nuovamente le politiche antidoping di WADA e ITF
In un’intervista concessa a B92, Viktor Troicki è tornato a parlare della squalifica a 18 mesi (poi ridotta a 12) subita nel 2013 per aver rifiutato un controllo antidoping. Il tennista serbo ha ribadito l’importanza dei controlli, ma al tempo stesso ha sostenuto che l’ITF esageri nelle pene (per chi non risulti a tutti gli effetti positivo ai test) per motivi di immagine: “L’ITF cerca di giustificare la propria esistenza; vuole dimostrare di star facendo bene il proprio lavoro, e per farlo è disposta a servirsi anche dei dettagli più insignificanti. Sono decisi a rovinare la carriera di chiunque entri in conflitto con loro. Il loro scopo è distruggerti la carriera imponendo la sanzione più severa possibile”.
Troicki ha anche discusso il proprio futuro: “La mia stagione inizierà a Brisbane. Lavoro continuamente per migliorare il mio gioco, e uno dei compiti che mi sono affidato è quello di essere più aggressivo. L’obiettivo finale è quello di rientrare in top 10: non so se ci riuscirò in questa stagione o nella successiva, ma sto migliorando di giorno in giorno e credo davvero di potercela fare”. In questo senso, fondamentale per Troicki anche l’aiuto dello psicologo, per ridurre la pressione: “È importante soprattutto negli sport individuali, in cui lo stress è maggiore”.
Gaia Dedola