ATP Doha: bella vittoria di Ferrer. Berdych si arrende in due set

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ATP Doha: bella vittoria di Ferrer. Berdych si arrende in due set

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A Doha vince lo stesso uno spagnolo, anche se non si tratta dell’atteso Nadal. Si preannuncia un’altra stagione incolore per Tomas Berdych?

Quanto spesso capita che un ATP 250 veda la partecipazione di due stelle del calibro di Rafael Nadal e Novak Djokovic? Questo è quanto riesce a fare il Qatar Exxonmobil Open di Doha, un po’ per il felice posizionamento in inizio di stagione, un po’ per i ricchissimi premi elargiti grazie al peso e alle possibilità di organizzatori e sponsor. Ma che lo stesso torneo si ritrovi poi in finale Tomas Berdych e David Ferrer, terza e quarta testa di serie? Nessuno ci avrebbe scommesso, una settimana fa. Ma così è andata, dopo l’inaspettata e prematura eliminazione dei due big. Finale quindi inattesa quella tra i due habitué della top ten, ma non per questo meno interessante o dall’esito scontato.

Il ceco, numero 7 del mondo, ha mostrato nel corso del torneo rara determinazione, cedendo un totale di 16 game in 4 incontri, forse consapevole che, a 29 anni, questa potrebbe essere per lui la stagione decisiva per il raggiungimento di traguardi importanti che ad oggi mancano alla sua carriera. Berdych ha all’attivo nel circuito ATP 10 tornei e 14 finali; decisamente meglio di lui ha fatto il suo avversario di oggi, che, a 32 anni, ha un palmares di 21 titoli e 25 finali, e che è anche avanti negli scontri diretti per 7 a 5 (4 a 3 sul cemento), con Berdych che ha vinto però gli ultimi due (Australian Open 2014 e ATP World Tour Finals 2013).

La voglia di vincere di sicuro non manca al trentaduenne valenziano, reduce da una stagione meno felice delle precedenti e segnata in negativo dal mancato raggiungimento delle ATP finals. Di certo il suo cammino fino all’atto conclusivo del torneo di Doha è stato più impegnativo di quello del suo avversario, specialmente nel turno di ieri che l’ha visto in campo contro Karlovic per due ore e mezza con tre set su tre finiti al tie-break. Ma in quanto a tenacia e resistenza fisica lo spagnolo non ha certo nulla da invidiare a nessuno, e, come ha detto una volta Djokovic, giocare contro di lui è un po’ come giocare contro un muro: “ti ritorna indietro di tutto”. Si tratta quindi di vedere se Berdych, che in passato ha mostrato di soffrire la tensione da finale, saprà invece esprimere in campo il suo miglior tennis, nel qual caso non ci sarà molto da fare per il seppur infaticabile Ferrer. E in questo caso, Berdych e Nadal si scambieranno, rispetto a Doha 2014, sia il trofeo che i risultati in singolare: l’anno scorso infatti il ceco, eliminato al primo turno, era andato poi a vincere il torneo di doppio.
Il match inizia subito con Berdych che, perdendo i primi tre punti, offre a Ferrer tre palle break consecutive già nel primo gioco. Lo spagnolo mette a segno il break alla seconda opportunità, con l’avversario che non serve benissimo e commette diversi errori. Lo stesso scenario si ripresenta nel quinto gioco, in cui Ferrer allunga ulteriormente le distanze strappando una seconda volta il servizio all’avversario. Nel gioco successivo il ceco sembra ritrovare un po’ di motivazione e lucidità, e riesce a conquistare un controbreak, portandosi sul 3-4. Ferrer va a servire per il set sul 5-4 e concede due palle per il secondo controbreak ad un Berdych determinato a non cedere, ma che commette due errori in questa fase cruciale: Ferrer incassa così il primo set col punteggio di 6-4 alla prima occasione utile, col ceco particolarmente contrariato per il movimento di un raccattapalle che lo disturba prima della fine dello scambio proprio sul punto decisivo.

Parte male anche nel secondo set Berdych, che commette diversi errori e cede subito la battuta. Non è da meno però Ferrer, che con due doppi falli e un gratuito nel gioco successivo restituisce subito il break all’avversario. Il set prosegue poi seguendo il servizio fino al 5-4 per Berdych, con un decimo gioco all’insegna degli errori: quelli dello spagnolo fruttano al ceco ben tre set point, i primi due consecutivi, ma Berdych pensa bene di restituire i favori, e sbaglia in tutte e tre le occasioni perdendo così l’opportunità di chiudere il set. Nel giro di pochi minuti il ceco passa dall’avere la possibilità di portare a casa il secondo parziale, al perdere di nuovo il servizio, stavolta addirittura con un doppio fallo sulla seconda palla break per Ferrer, che va così a servire per il match e per il torneo sul 6-5. Non sbaglia stavolta il valenziano, e porta così a casa il ventiduesimo titolo ATP in carriera.

Si conclude così un match dominato dalla tensione nervosa, tensione che Ferrer ha saputo gestire meglio di un Berdych risultato poco incisivo al servizio e troppo falloso.

Il salto di qualità nei risultati potrà arrivare per il ceco solo quando riuscirà a mantenere alto il suo livello di gioco anche nelle grandi occasioni. Una conferma quella di oggi invece per il valenziano, che come sempre si dimostra solido e costante, e che inizia l’anno assecondando la fame di vittorie rimastagli dalla scorsa stagione.

Maria Giovanna S.

 

Risultato

[4] D. Ferrer b. [3] T. Berdych 6-4 7-5

 

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