Impressioni di un italiano down under pt 2

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Impressioni di un italiano down under pt 2

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Come inviato sul campo dall’altra parte del mondo, oltre alle cronache dei match e le interviste, vi terrò compagnia con un pezzo serale, almeno per l’orario australiano, colmo di aneddoti e spunti dalla giornata all’ATP e WTA Sydney 2015

 

Lo spunto della giornata è sicuramente la storia di Tsvetana Pironkova. Non credo esista giocatrice, o giocatore, che pur avendo un tennis, non me ne voglia la bella bulgara, non sempre all’altezza, abbia la capacità di trovare il risultato migliore della stagione sempre nello stesso evento. In passato aveva saputo brillare e poi riconfermarsi sull’erba di Wimbledon, ora, sta provando la titanica impresa di riconfermare il titolo vinto a sorpresa. Molto probabilmente non ce la farà, ma dopo aver vinto il titolo partendo dalle qualificazioni l’anno passato, eccola di nuovo in semifinale, sempre partendo dalle qualificazioni. Ci deve essere del tenero tra lei e il WTA Sydney. Dovesse riuscire nell’impresa emulerebbe quanto fatto anni fa dalla allora semisconosciuta Alexandra Dulgheru, che vinse back-to-back in premier di Varsavia.

Il secondo spunto è dato al protagonista di ieri, il meteo. Se ieri il tempo era degno di Eastbourne, oggi l’Australia si è presa la rivincita, sfoderando un cielo terso e un sole cocente; per lo meno qui a Sydney, mentre mi hanno riportato Solo il vento ha reso le condizioni difficili un po’ su tutti i campi. Per intenderci, mentre guardavo il doppio azzurro Bolelli-Fognini, la mia bottiglietta d’acqua piena ha cominciato a correre ovunque spazzata dal vento. Se mezzo chilo d’acqua subiva tutta questa forza, potete immaginare quanto fossero succubi di Eolo le palline con cui stavano giocando.

A proposito del doppio appena citato, in un certo senso anche da questo match si può partire per descrivere la giornata dei due azzurri. Bolelli non è stato spettacolare, ma è stato concreto e solido anche nei momenti più complessi. Allo stesso modo si è dimostrato un avversario ostico almeno tanto quanto il sopracitato vento per David Goffin, che si è arreso in due set all’alfiere azzurro.

Al contrario Fognini ha mostrato lampi di talento, l’innegabile talento che ha questo ragazzo, alternati a blackout di gioco e di testa, che troppo spesso ne condizionano il rendimento. Più o meno è quanto è successo anche nel suo singolare contro Del Potro, dove è sembrato lui il migliore in campo anche dopo aver perso il secondo set, salvo poi squagliarsi definitivamente sotto il solo bollente che batteva sul centrale oggi pomeriggio.

Il bilancio azzurro ha poi subito un’altra perdita, con il duo Hingis-Pennetta che dopo la grande dimostrazione di forza di ieri, oggi si è espresso ad un livello non sufficiente a piegare Mattek Sands-Mirza, tanto che entrambe hanno fatto fatica a trovare un sorriso anche una volta lasciati gli spogliatoi per tornare in albergo.

In una nota molto più positiva, oggi è stato un giorno di grande partecipazione da parte del pubblico australiano, che al solito si è dimostrato caldo e accogliente come questa terra, ma comunque fiero e anche difficile da contenere a tratti, come la natura selvaggia che lo abita. La riprova è stato il match del tramonto sul centrale, dove Petra Kvitova ha dovuto piegare la resistenza di una formidabile Jarmila Gajdosova e i cori di qualche migliaio di fan che hanno sostenuto la beniamina di casa fino all’ultimo punto.

La stessa Kvitova ha poi dichiarato che le sembrava di giocare in Fed Cup più che in un torneo “normale”, ma che è una bellissima sensazione quando il pubblico è così presente, anche se per l’avversaria e io non ho che da essere d’accordo con la ceca.

Ed infine, non posso che chiudere questo pezzo se non con l’ammirazione per colei che potrebbe essere ribattezzata la donna della notte: Angelique Kerber. La tedesca, dopo un match durissimo finito alle 3.10 di ieri notte (o mattina, fate voi), oggi ha dormito anche durante il primo set del suo match contro la potente Garbine Muguruza, salvo poi venire destata dal 6-0 ricevuto e girare il match completamente a suo favore. Per citare le parole della stessa: “Ieri sono andata a letto alle 6.30 del mattino, ora non so nemmeno io su che fuso orario sono tarata, Germania, Australia o che ne so…comunque domani sarò in semifinale, il che è positivo.”

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