Bianca Turati paga l’aggressività della giovanissima australiana e saluta gli Australian Open

È iniziato oggi il torneo junior che vede un contingente italiano ridotto ai minimi termini con i soli Andrea Pellegrino in singolo e doppio (con lo svizzero Osmakcic) e  Bianca Turati in singolo e doppio (con la francese Andrianjafitrimo)

Alle 11 di mattina sul campo 22 scende in campo Bianca Turati, classe 1997 contro la quattordicenne Australiana Violet Apisah – nata in Papua Nuova Guinea –  su cui il tennis australiano punta tanto.

Nonostante la giovanissima età, il match l’ha fatto e disfatto la Apisah, che parte nervosa e commette una marea di errori non forzati (20 alla fine del primo set, contro 4 vincenti). Turati si porta subito avanti 4-0 e sembra controllare la partita aspettando l’errore dell’avversaria invece cercare di controllare il gioco. Il primo set si chiude 6-3 per l’italiana in mezz’ora.

Nel secondo set la Apisah continua a sbagliare, ma trova una buona chiave tattica: lob sul rovescio a una mano di Turati che viene mandata 3 metri oltre la linea di fondo oppure risponde debolmente quando anticipa, seguito da bordata di dritto piatto. La partita gira sul 3-3 del secondo set, quando Bianca ha 3 palle break consecutive che non converte. Violet mantiene il servizio e trova fiducia, continuando a sparare e lobbare da fondo campo. Sul 5-4 Apisah, un doppio fallo di Turati dà a Apisah 2 set point: buono il secondo con un dritto in rete di Bianca.

Fa caldo in campo e Bianca sembra soffrirne più di Violet, la quale approfitta di un passo falso di Turati nel quarto gioco che sul break point commette doppio fallo mandando l’australiana avanti 3-1.  La Apisah mantiene il break per chiudere 6-3 e portarsi al secondo turno. Finisce 3-6 6-4 6-3 per l’australiana.

La Turati ha mostrato un buon tennis, ma una tattica forse troppo attendista che non ha dato molti frutti: solo 11 vincenti contro 32 errori non forzati per lei. Certo, meglio dei 55 errori gratuiti della ragazzina australiana ma l’aggressività alla fine ha pagato.