Australian Open, uomini: Djokovic-Raonic e Wawrinka -Nishikori, tutto come previsto

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Australian Open, uomini: Djokovic-Raonic e Wawrinka -Nishikori, tutto come previsto

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Vince in tre set il serbo, mentre è bravo Wawrinka a venirne fuori in qualche modo da una partita che si era complicata. , ma quanti rimpianti per Garcia-Lopez. Uno strepitoso Feliciano lotta fino al quinto set ma è costretto a cedere alla potenza di Raonic. Kei Nishikori senza problemi con un 6-3 periodico su David Ferrer

[1] N. Djokovic b. G. Muller 6-4 7-5 7-5 (di Paolo Valente)

Il n°1 del mondo Novak Djokovic supera in tre set Gilles Muller e approda per la 23° volta consecutiva ai quarti di finale di un torneo dello Slam. Il serbo è parso molto centrato durante tutto il match, concedendo pochissimo sul proprio servizio (13 ace e nessun break subito) e riuscendo a limitare quello del lussemburghese (solo 7 ace dopo gli 80 dei primi 3 turni). Muller, che lunedì prossimo raggiungerà il suo best ranking (n°36), ha mostrato alcune delizie a rete (47 discese col 62% di punti vinti), ma da fondocampo non è stato in grado di arginare la netta superiorità del n°1 del mondo. Primo set che segue i servizi fino al 3-3. Decisivo il 7° game, dove Nole trova prima una risposta vincente, poi uno spettacolare pallonetto di dritto in allungo e col dritto in rete di Muller sale 0-40. Il lussemburghese annulla la prima opportunità, ma sulla seconda consegna il break al serbo con un unforced di dritto. Nole, costretto a chiamare un medical time out sul 5-4 per medicare una ferita sul dorso della mano dovuta ad una scivolata, non concede nulla al servizio e chiude il parziale 6-4. Nel secondo set la prima palla break arriva ancora nel 7° game grazie ad uno straordinario passante in cross di dritto di Djokovic, ma Muller annulla con lo schema servizio e voleè. Sul 5-5, quando tutto sembra pronto per il tie-break, il serbo sale 15-40 sul servizio dell’avversario: l’ex n°1 del mondo juniores annulla grazie ad un brutto errore di rovescio di Djokovic e un ace, ma concede subito una terza occasione e cede la battuta con un unforced di rovescio. Il campione uscente di Wimbledon non trema e si aggiudica il set 7-5. Nel 3° game del terzo set Nole avrebbe subito l’opportunità di strappare la battuta all’avversario, ma Muller annulla col serve and volley. Il lussemburghese dimostra di non volersi arrendere e nel 6° game è il serbo a concedere le prime palle break del match, addirittura quattro, ma le annulla tutte e impatta sul 3-3. Nole ha un’altra opportunità sul 4-4, ma Muller annulla con la voleè di rovescio. Come nel secondo set anche questa volta l’11° game è decisivo: Djokovic sale 15-40, Muller recupera sul 40-40 ma due splendidi passanti, uno di dritto lungolinea e uno in cross stretto di rovescio, permettono alla tds n°1 di andare a servire per il match. Nole non esita e dopo 2h08’ di gioco chiude l’incontro col 7-5 finale. Djokovic approda così per l’8° volta in carriera ai quarti degli Australian Open (bilancio 4-3), dove lo attende Milos Raonic. Per il serbo una partita che avrà doppio valore, visto che nelle quattro precedenti occasioni in cui ha vinto il suo incontro di quarti di finale a Melbourne ha poi sempre vinto il torneo.

Statistiche Djokovic-Muller

[4] S. Wawrinka vs G. Garcia-Lopez 7-6(2) 6-4 4-6 7-6(8) (di Silvia Berna)

Vittoria non priva di ombre per il campione in carica degli Australian Open, che corre qualche rischio di troppo ma batte in quattro set lo spagnolo Garcia-Lopez, numero 37 del ranking mondiale. Wawrinka conduce nei confronti diretti con 4 vittorie a fronte di 3 sconfitte. Sono due i precedenti degni di nota: un primo turno a Melbourne nel 2010 vinto nettamente dallo svizzero e la clamorosa vittoria di Garcia-Lopez al primo turno del Roland Garros dello scorso anno. Primo set dall’andamento strano e molto altalenante. Lo spagnolo si porta avanti di un break per ben due volte. Va addirittura a servire per il primo set ma Wawrinka, che alterna sprazzi di grande tennis ad incredibili errori e distrazioni, riesce a riportare la situazione in parità. Grazie ad una ritrovata intensità, lo svizzero si aggiudica poi in successione il primo parziale vincendo agevolmente il tiebreak, e il secondo set grazie ad un break ottenuto nel terzo game. Clamoroso passaggio a vuoto di Wawrinka nel terzo set, proprio quando la partita sembra saldamente nelle sue mani e virtualmente chiusa. Lo svizzero, avanti 4-3 e servizio, pecca presumibilmente di presunzione, cede il servizio per ben due volte consecutive e perde il terzo parziale con grandi meriti di Garcia-Lopez che lotta strenuamente. C’è partita nel quarto set, con lo spagnolo decisamente ritrovato e lo svizzero che sembra invece aver smarrito fiducia e la serenità. La testa di serie numero 4 pare in difficoltà sia fisica che mentale e non riesce più ad essere aggressivo. Una partita che sembrava facile e praticamente finita adesso è diventata tremendamente complicata. La conclusione del set e del match è affidata al tiebreak. Un tiebreak emozionante, dall’andamento davvero clamoroso. Garcia-Lopez si porta sul 6-2 in suo favore. Sono quattro i set point a sua disposizione, ma non bastano. È bravissimo Wawrinka a non mollare quando la situazione sembra disperata e li annulla tutti e quattro. Alla fine è lui a chiudere al secondo match point. Lo svizzero – che chiude con 70 vincenti e 61 errori gratuiti – ha dimostrato di poter essere a tratti ingiocabile e dominante con tutti i fondamentali a sua disposizione. Ma le lacune psicologiche che lo accompagnano sono davvero grossolane ed evidenti e decisamente preoccupanti in vista dei prossimi match. Se Wawrinka vuole davvero provare a confermare la vittoria dello scorso anno dovrà alzare notevolmente il suo livello di attenzione o certi cali di tensione, nelle fasi finali del torneo e contro determinati avversari, finirà per pagarli davvero cari.

 

stats wawrinka

[5] K. Nishikori b. [9] D. Ferrer 6-3 6-3 6-3 (da Melbourne, Luca Baldissera)

David Ferrer e Kei Nishikori sono probabilmente i due giocatori più veloci nella corsa, e più rapidi e tecnici a livello di footwork (insieme a Murray), tra i top del tennis mondiale. Scendono in campo sulla Rod Laver Arena presa d’assalto dai tifosi giapponesi (e pure dai giornalisti, per la prima volta è stato necessario prenotare un “media seat” due ore prima del match) e iniziano da subito una lotta senza esclusione di colpi, magari non troppo fantasiosa come esecuzioni e variazioni, ma sicuramente esaltante sul piano agonistico: uno picchia, l’altro tiene, poi si scambiano i ruoli. Senza mollare una palla che sia una.

Ferrer cede il servizio nel terzo game, Nishikori allunga, sul 2-4 david annulla altre due palle break, e sul 3-5 perde ancora la battuta consegnando il set a Kei per 6-3. Il giapponese fino a questo momento perfetto al servizio, lo spagnolo in affanno in tutti i game. I giapponesi presenti apprezzano, e strillano peggio dei ciprioti che accompagnavano Baghdatis. Il pomeriggio di Melbourne si fa decisamente fresco, non si superano i venti gradi, all’ombra forse anche di meno. Condizioni ideali per giocare a tennis.

Ferrer si scuote a inizio secondo set, e nel primo gioco – di ben 18 punti – strappa per la prima volta il servizio a Nishikori alla terza opportunità, ma nel game successivo si ritrova di nuovo sotto, e restituisce il break immediatamente. Non è il solito David, solido e continuo, gioca anche bene con il dritto e i recuperi ma ha diversi momenti di pausa che di solito non si concede mai, dall’altra parte Kei frulla i piedi a velocità come sempre altissima e affonda appena può. Il confronto tecnico tra il dritto a sventaglio di Ferrer e il rovescio lungolinea di Nishikori, i loro colpi migliori, è interessantissimo, ma basta un dato per far capire chi sta facendo la partita fino a questo momento: 25 a 6 i vincenti in favore del nipponico a metà parziale, nipponico che sbaglia anche di più ma ci prova in continuazione. I suoi connazionali sono sempre più contenti, Kei sembra in controllo, concede più che altro per distrazione un break point sul 2-2 ma poi tiene. Si seguono i servizi fino al 4-3 Nishikori, che piazza il break e poi chiude nel game successivo. 6-3 6-3, Ferrer è alle corde e sembra anche stanco, il pubblico nopponico festeggia.

Terzo set, pronti via e subito break Nishikori, che spinge alla grande con tutti i colpi, soprattutto di rovescio il suono della palla dà la senzazione di quanto bene impatti il giapponese, il lungolinea gli scorre che è un piacere. Nessuno scossone fino al 5-3 per Kei, servizio David, che cercando di reagire spara fuori un dritto e concede match-point. Nishikori spreca di dritto, Ferrer sbaglia ancora, anche la seconda opportunità per Kei sfuma, ma alla fine ne ha una terza che è quella buona. 6-3 6-3 6-3, eliminare tanto nettamente un “cagnaccio” come David Ferrer a livello ottavi Slam è a dire poco notevole: 5 break ottenuti, 42 vincenti, una partita perfetta. Ci attende un grandissimo quarto di finale tra Kei e Stan “the man” Wawrinka.

stats kei ferrer

[8] M. Raonic b. [12] F. Lopez 6-4 4-6 6-3 6-7(7) 6-3 (di Giorgio Laurenti)

Sono servite oltre tre ore, cinque set e sette camicie quest’oggi a Milos Raonic per avere ragione di Feliciano Lopez. Da come era entrato all’Hisense Arena, sembrava quasi che gli avessero detto lo spagnolo di Toledo si sarebbe presentato solo per fare presenza, e invece dal quarto set fino al break decisivo nel quinto è stata battaglia vera. Lopez deve rimpiangere per due doppi falli, uno nel primo, l’altro nel quinto set: con il primo ha regalato il set a Raonic, con il secondo il break decisivo.
A inizio match Raonic potrebbe portarsi subito avanti di un break: Lopez commette un doppio fallo ma si salva con una buona seconda di servizio. La palla break in avvio, seppur non sfruttata, sembra rilassare il numero 8 del mondo. Lopez dal canto rimane attaccato al set, sperando in un calo di concentrazione. Ed è ciò che avviene al nono gioco, quando Raonic, sul 30-30, scende a rete sbaglia una comoda volée. Per sua fortuna in questi momenti può contare sul servizio per rimettere a posto le cose. Nel gioco successivo, sul 30-30 Lopez gioca un bel servizio al corpo ma il canadese lo fulmina con il dritto: set point. Lo spagnolo commette il secondo doppio fallo del set e Raonic passa a condurre.
Il secondo set segue lo stesso spartito del primo se non per il fatto che la prima palla break Raonic ce l’ha all’ottavo gioco, sul 4-3 in suo favore. Lopez però tira fuori dal cilindro tre aces consecutivi e pareggia il conto dei giochi. E come nel primo set, la troppa sicurezza fa rilassare il canadese che nel gioco successivo concede tre palle break all’avversario. Dopo aver annullato la prima con il servizio, Raonic manda in corridoio un dritto lungolinea e Lopez si porta avanti 5-4, per poi chiudere con il servizio 6-4 (dopo aver annullato una palla break).
Raonic capisce che se vuole vincere ci deve mettere del suo e inizia a fare sul serio: vince il primo gioco del terzo set e, grazie anche al terzo doppio fallo di Lopez, si porta avanti 2-0. Raonic tiene comodamente i suoi turni di battuta e si permette il lusso di sprecare quattro palle break prima di chiudere il set con la battuta con il punteggio di 6-3.
Lopez non si abbatte, continua a servire bene e cambia strategia: non più rovesci tagliati sul dritto di Raonic, bensì dritti a cercare il rovescio bimane. Nessuno dei due tennisti riesce a impensierire l’avversario alla risposta. L’unica palla break ce l’ha Raonic all’undicesimo gioco, ma Lopez è bravo a prepararsi la discesa a rete con un back di rovescio e chiudere con una stop volley. Si arriva così al tie-break dove Lopez si esalta annullando due match point prima di chiudere 9-7.
Al quinto sul 2-1 per lui, Raonic ha una palla break, ma anche questa volta Lopez l’annulla con il servizio: palla molto esterna che porta il canadese fuori dal campo e poi chiusura in volée. Arriviamo all’ottavo gioco sul 4-3 Raonic con Lopez che deve difendere un’altra palla break, questa volta arriva un doppio fallo che di fatto regala la vittoria al canadese, che chiude con il servizio 6-3. Per lui sono i primi quarti di finale all’Australian Open, prossimo avversario, salvo una grande sorpresa, ci sarà Novak Djokovic.

Statistiche Lopez-Raonic

Risultati:

[1] N. Djokovic b. G. Muller 6-4 7-5 7-5
[5] K. Nishikori b. [9] D. Ferrer 6-3 6-3 6-3
[4] S. Wawrinka vs G. Garcia-Lopez 7-6(2) 6-4 4-6 7-6(8)
[8] M. Raonic b. [12] F. Lopez 6-4 4-6 6-3 6-7(7) 6-3

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