Australian Open: quinta finale per Djokovic, che batte alla distanza un Wawrinka sciupone

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Australian Open: quinta finale per Djokovic, che batte alla distanza un Wawrinka sciupone

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Nella seconda semifinale dell’Australian Open Novak Djokovic sconfigge Stanislas Wawrinka in cinque set in una cronaca di una battaglia annunciata e prenota la terza finale con Andy Murray 

Novak Djokovic b. Stanislas Wawrinka 7-6(1) 3-6 6-4 4-6 6-0  (da Melbourne, Robbie Cappuccio)

E’ stato un incontro con alti e bassi, un match strano e sotto le aspettative, come dicono gli stessi protagonisti, caratterizzato più da errori non forzati (49 per Djokovic e addirittura 69 per Wawrinka) che da vincenti (27 per Djokovic e neanche uno nel quarto set, e 42 per Wawrinka). Un Djokovic a tratti troppo difensivo è riuscito pero’ a capitalizzare meglio le opportunita’. Alla fine Stan the Man è crollato e Novak si è conquistato la terza finale con Murray qui a Melbourne, avendo vinto le due precedenti.

L’attesa per la seconda seminifinale degli Australian Open 2015 è a dir poco febbrile con la stampa che fa a gara a chi trova il titolo più drammatico. “Djokovic, Wawrinka set for slugfest” (Djokovic, Wawrinka pronti per la scazzottata) scrive ESPN, “Novak Djokovic vs Stan Wawrinka: Stage is set for another classic” (il palco è pronto per un’altra classica) The  independent,  “An epic third serve of Stanimal and the Djoker” (Un’epica terza portata tra Stanimal e Djoker) titoal il quotidiano di casa The Age per nominarne qualcuno.

Di statistiche se ne sono lette da tutte le parti (per gli appassionati leggete l’articolo). E’ la terza volta che si affrontano a Melbourne con una vittoria a testa finora in match epici:

  • 2013 Ottavi di Finale Djokovic  b. Wawrinka 16 75 64 67(5) 12-10
  • 2014 Quarti di Finale  Wawrinka b. Djokovic 26 64 62 36 97

Anzi la quarta. Perchè nel  2005 al secondo turno del torneo di qualificazione all’Australian Open il dicassettenne Novak – dopo aver superato al primo turno l’italiano Francesco Piccari ora allenatore della Knapp- affrontò e sconfisse per 6-3 6-1 un diciannovenne svizzero, tale Stan Wawrinka, per poi giungere al tabellone principale dove viene rullato da Safin 6-0 6-2 6-1. Safin vincerà quell’edizione battendo in semifinale Federer and in finale Hewitt.

Si parte alle 7:30 in una serata fresca ma senza vento, e una Rod Laver Arena stracolma (14820 spettaori) con un tifo serbo chiassoso. E’ un incontro di box, e come tale, nei primi momenti i pugili si studiano assaggiando l’avversario con qualche jab. I primi giochi dominati dal servizio e dalla tensione.

Wawrinka approfitta di un passaggio a vuoto di Djokovic per starppargli il servizio e portasi sul 4-3: si tratta del secondo game servizio perso da Nole in tutto il torneo (ne aveva perso uno con Kuznetsov). Djokovic non ci sta e fa subito il controbreak a zero. Lo svizzero ha un problema all’occhio e fa intervenire il medico al cambio campo con ampio uso di collirio. Sarà l’occhio che gli dà fastidio, ma Wawrinka tira un paio di stecche che arrivano in tribuna. Con un rovescio incrociato in rete Wawrinka finisce col concedere due set point consecutivi a Djokovic. Annulla il primo con un servizio vincente, mentre ci pensa Nole a sparare fuorissimo un dritto incrociato. Si arriva al tie break, dove Novak ingrana la sesta e si porta subito 3-0 con un delizioso pallonetto che Stan non può che applaudire e poi chiude 7-1 su un’altra steccata di Wawrinka, questa volta di diritto. Sono passati 43 minuti e sale l’urlo “Nole, Nole” dal numeroso pubblico serbo. Sono i 15 errori non forzati (di  cui 3 nel tie break) contro i 12 di Djokovic che fanno la differenza in questo primo set, non proprio bello, ma che preannuncia un’altra battaglia memorabile.

Nel secondo set Wawrinka sembra iniziare stordito dal tie break appena person e manda lunga una facile volè, facendola seguire da un doppio fallo. Un’altra stecca dritto dà a Djokovic 2 palle break, ma riesce a tenere il servizio. Nole invece tiene comodamente a 0. Stan the Man pero’ si sveglia e inizia a scatenare il suo rovescio: dopo 1 ora e 7 minuti di gioco Stan  tira il suo primo passante lungo linea di rovescio, la Rod Laver Arena esplode e il vento cambia. Wawrinka è ora su di un break, e si porta sul 5-2. La partita sale di livello, con Wawrinka che spinge di rovescio, Djokovic che recupera palle stando 5 metri oltre la linea di fondo. I due pugili si scambiano fendenti da fondo campo che fanno scrosciare applausi tra un “oooh” e un “uuuhh”. All’ennesimo passante lungo linea di Wawrinka in versione Stanimal (8 vincenti nel secondo set), Djokovic non puo’ far altro che applaudire. Con un servizio vincente a 192 km/h che Nole riesce solamente a toccare la palla con la racchetta, Wawrinka vince il secondo set 6-3 e riporta la partita in parità. E’ il primo set perso da Djokovic,  che in un’ora e 10 ha subito due break quando nei 12 giorni precedenti non ne aveva subito che uno.

A inizio di terzo set Wawrinka non riesce a capitalizzare una palla break, sprecandola con un errore non forzato di rovescio dopo aver mandato Djokovic buoni 4 metri oltre la linea di fondo. Da parte sua Djokovic vince un braccio di ferro di parecchi minuti a con rally da 15-20 colpi da fondo campo, strappando il servizio a Wawrinka e poi tenendo, portandosi così sul 3-0. Due drop shot consecutivi in rete di Djokovic sanciscono il ritorno di Wawrinka, che pero’ deve sudare sette camicie per vincere ogni colpo: gli errori non forzati di Wawrinka sono in realtà indotti da Djokovic che recupara praticamente ogni palla tanto da costringere lo svizzero a cercare angoli impossibili. Stan riesce a riportarsi in parità sul 3-3. C’è un piccolo margine di vantaggio per Djokovic pero’, dato dalla sua rapidità sia in avanti, sia lateralmente, mentre Wawrinka soffre nel cambio di direzione, e finisce per commetere errori non forzati (21 nel terzo set, 69 in totale). Il dramma si consuma sul 5-4 Djokovic. Wawrinka al servizio è avanti 40-15, ma commette doppio fallo, seguito da un dritto largo. Sul 40 pari Djokovic infila un dritto vincente e dopo 52 minuti si prende il set su un anonimo dritto in rete di Wawrinka.

Stiamo assistendo a un incontro di tennis ma potrebbe essere uno di pugilato, tanta è la violenza dei colpi e l’intensità agonistica, a scapito pero’ della precisione. Un break di Djokovic lo porta sul 2-0, ma il servo non riesce a capitalizzare: una rocambolesca demi volè di Wawrinka che finisce sulla riga e poi un attacco sul rovescio di Djokovic gli danno il 2-2. Al settimo gioco Wawrinka sprigiona il rovescio e si procura 3 palle break per W che converte grazie a un dritto in rete di Djokovic. Sul 4-3 Djokovic sembra scomparire, mentre Wawrinka sale: ace, ace, errore non forzato di Nole (14 nel quarto set e nessun vincente). Stan spinge sempre più e si porta sul 5-3 supportato dal pubblico che sembra schierarsi dalla parte dello svizzero, a parte uno sparuto quanto rumoroso gruppo di serbi che spingono il loro beniamino al grido di “Ajdemo Nole”. Wawrinka è sempre più Stanimal e il numero dei colpi vincenti finalmente eguaglia quello degli errori non forzati (11 nel quarto set). Con un dritto vincente a uscire Wawrinka vince il set 6-4 e porta Djokovic al quinto.

Nel primo gioco del set finale la tensione è altissima e palpabile: il game è caratterizzato da due errori gratuiti a testa nei primi quattro punti e tra tre challenge (due di Djokovic e uno di Wawrinka). Wawrinka scatena il rovescio due volte e si procura una palla break; il terzo rovescio però finisce lungo. Alla fine Nole porta a casa il game. Da questo punto in poi è un monologo serbo. Stan salva un primo break point col servizio ma poi il rovescio gli va lungo (13 errori forzati contro solo 5 vincenti) e Djokovic fa il break per poi prendere il largo. Wawrinka è sparito dal campo e in poco più di mezz’ora Djokovic arriva al match point, che converte grazie all’ennesimo errore di Wawrinka che manda un dritto a uscire un buon metro in corridoio.

Djokovic è moderatamente soddisfatto nell’intervista a bordo campo “Ho giocato bene ma purtroppo ci sono stati dei game in cui non ho servito come dovevo. Stan d’altra parte è un gicatore che sa prendere al volo le occasioni. E’ stata una dura battaglia, il doppio break nel quinto è stato fondamentale. Oggi ho avuto qualche problema, non riuscivo a fare tutto al meglio. Mi sono concentrato sul servizio e sui turni importanti. Con Andy giochiamo da quando abbiamo 12 anni, siamo amici fuori e dentro il ciruito. E’ sempre bello giocare in finale contro di lui.”

Wawrinka da parte sua è deluso e non cerca scuse per una prestazione opaca. “Il match è stato strano. Sicuramente non il migliore, con tanti su e giu’. All’inizio le condizioni non erano ottimali, non si riuscivano a controllare le palle. Non è stato il match migliore di sicuro. Non so … (sorridendo) Prossima domanda?” E poi sula vittoria di Djokovic “Sono sorpreso che siamo andati di nuovo al quinto, anche se l’ultimo set è durato solo 10 minuti. Ma sicuramente abbiamo battagliato qua gli ultimi due anni. Oggi è stato un match strano. E lui ha giocato bene abbastanza da vincere e si merita di giocare la finale.”

 

Stats Semifinale

 

Ascolta la conferenza stampa di Novak Djokovic pt1

 

 

Ascolta la conferenza stampa di Novak Djokovic pt2

 

 

Ascolta la conferenza stampa di Novak Djokovic pt3

 

 

 

Ascolta la conferenza stampa di Stan Wawrinka

 

 

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