Australian Open Junior, titolo alla Mihalikova e al favorito Safiullin: "Il mio idolo è Djokovic"

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Australian Open Junior, titolo alla Mihalikova e al favorito Safiullin: “Il mio idolo è Djokovic”

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La sedicenne slovacca Tereza Mihalikova ha vita facile contro la britannica Katie Swan. Nel torneo junior maschile vince come da pronostico il russo Safiullin

Tereza Mihalikova b. [14] Katie Swan 6-1 6-4 (da Melbourne, Robbie Cappuccio)

Una vittoria un po’ a sorpresa dato che la sedicenne Mihalikova n.56 del mondo non era mai andata oltre al secondo turno di un major. E’ riuscita pero’ ad approfittare dell’uscita di  quasi tutte le teste di serie già ai quarti di finale e sfruttare la maggior potenza.

Nel primo pomeriggio, in una Rod Laver Arena sonnecchiosa inizia la finale junior femminile degli Australian Open. Nonostante l’area Disney nella vicina Hisense Arena per attirare i più giovani (o forse a causa di), solo un centinaio di spettatori o poco più assistono alla partite.

Tereza “Terka” Mihalikova e Katie Swan hanno un gioco simile, dalla linea di fondo, cercando di spingere e aprire il campo. Mihalikova è pero’  buoni 10cm più alta di Swan e più potente (25 vincenti contro 11). Dopo aver tenuto il primo servizio con qualche difficoltà Mihalikova dilaga portandosi rapidamente sul 5-0 sfruttando la scarsa percentuale di prime (46%) e gli errori non forzati (12) – soprattutto di dritto – di Swan. Swan riesce ad evitare il bagel in un gioco che dura sette minuti e in cui salva un set point, ma poi cede il set 6-1.

La britannica non si scoraggia pero’ avendo già recuparato in precedenza nel torneo e si porta avanti 3-0 nel secondo. A questo punto pero’ la fatica del torneo e soprattutto della semifinale di oltre 2 ore e mezza si fa sentire: Katie ha bisogno di un time out medico per un problema alla gamba e al ritorno in campo non riesce più a spingere. Tereza “Terka” Mihalikova vede l’opportunità e non se la fa scappare, creando angoli, aprendosi il campo e scendendo anche a rete. Un dritto ad uscire di Mihalikova al terzo match point le dà un meritato titolo junior femminile con un finale 6-1 6-4 in poco più di un’ora e mezza.

 

[1] Roman Safiullin b. [7] Hong Seong-Chan 7-5 7-6(2) (da Melbourne, Robbie Cappuccio)

Segue la finale junior maschile, che negli ultimi due anni aveva visto vincitori Nick Kyrgios (2013) e Alexander Zverev (2014).

Ad affrontarsi sono il favorito russo Roman Safiullin e il coreano Hong Seong-Chan. Safiullin ricorda Zverev con un gioco potente e servizio che supera i 200 km/h, mentre il ragazzo coreano è sorprendentemente solido e lavora molto la palla. Il diciasettenne russo di 183 cm fa subito il break, ma non allunga a causa di tanti errori non forzati (saranno 35 in totale contro 21 del coreano) e Hong riesce a fare il contro break sul 5-4. Sul cinque pari pero’ Safiullin accelera portando a casa il primo set 7-5

Il secondo set ha un andamento analogo con Safiullin che fa il break subito e Hong che replica. Si va a finire al tie break, che il ragazzo russo domina. Ancora acerbo e leggerino, ha ampi margini di miglioramento, ma puo’ diventare un buon giocatore. “La mia meta è di migliorare il ranking e raggiungere i top 100 il prima possibile. Quest’anno vorrei raggiungere i top 200-250“. Aspettiamo un paio d’anni e vediamo quanto e come matura.

 

L’intervista pre-finale rilasciata da Roman Safiullin al direttore Ubaldo Scanagatta

 

Ti senti sollevato ad aver raggiunto la finale ed ad essere a solo una vittoria dalla vittoria di uno Slam?
Al momento mi sento stanco, ma spero di stare bene domani. Sono stato in finale in un future, ma in un Grande Slam è diverso, per quanto sia a livello junior.

Che ti aspetti dalla finale e dal tuo avversario, il coreano Hong?
Non so se ci ho mai giocato. È un buon giocatore, sia in fase difensiva che offensiva, non ha un gran servizio ma il dritto è buono. Sara una bella partita.

Hai mai giocato in Italia?
Si, l’anno scorso un Grade A a Milano, il Bonfiglio, che vinsi. E due anni fa ho giocato a Prato, Santa Croce ed una volta a Firenze.

Qual è la tua storia familiare? Tuo padre ti fa da coach?
Si mio padre è il mio allenatore, anche se ora mi sto allenando con un ragazzo croato. Quando sono a casa mi aiuta mio padre e fuori questo ragazzo..

Quando hai iniziato a viaggiare fuori dalla Russia per giocare tornei junior?
A 12, forse 13 anni. All’inizio in Finlandia, e poi tornei comunque in Europa.

Podolsk (sua città natale) quanto è lontana da Mosca?
20 km, non lontana.

Ti alleni lì di solito?
Ultimamente non molto perché non ho tempo. Mi sto allenando in Croazia. Non vivo lì, sono in affitto in un appartamento a Split e mi alleno con il mio coach. A Podolsk vado solo quando ho tempo.

A che età hai iniziato a giocare?
Avevo 4 anni quando ho preso la racchetta in mano. A livello agonistico ho iniziato a 12 anni, prima era più un hobby.

Chi sono i tuoi idoli?
Direi Djokovic, il suo gioco mi piace davvero tanto.

Qualcun altro?
Si, ma principalmente Djokovic.

Ho visto che sei bravo a giocare anche lo slice di rovescio ad una mano. Hai sempre giocato il rovescio a due mani?
Mio padre ha provato ad insegnarmi quello ad una mano, perché lui lo giocava cosi. Ma io ci ho provato tanto e vedendo che non andava troppo bene, ho iniziato a giocarlo a due mani, intorno ai 7 anni.

Tuo padre era un buon giocatore?
Si, ma non mi dice molto della sua carriera. Era fra i primi dieci dell’URSS.

 

 

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