L’ATP chiude il caso relativo al sospetto ritiro del tunisino Malek Jaziri al secondo turno del torneo di Montpellier, dicendosi “pienamente soddisfatta” riguardo alla legittimità dell’infortunio
La scorsa settimana aveva destato parecchie perplessità il forfait del tennista tunisino Malek Jaziri, n.71 del ranking mondiale, al secondo turno del torneo di Montpellier in Francia. Per la precisione, dopo aver vinto il primo set col punteggio di 6-3, Jaziri aveva rinunciato a proseguire il suo match, a causa di un presunto problema al gomito, che a suo dire, si portava dietro dall’Australian Open. I dubbi riguardo alla reale esistenza di un infortunio nascevano dal fatto che, in caso di vittoria, il tunisino avrebbe dovuto scontrarsi contro l’israeliano Dudi Sela. Jaziri aveva già alle spalle un precedente in questo senso: nel 2013 a Tashkent, Uzbekistan, quando, sotto pressioni della propria federazione, aveva rinunciato a disputare la sua partita di quarti di finale contro un altro israeliano, Amir Weintraub. In quella circostanza l’ITF decise di bandire la Tunisia dalla coppa Davis dell’anno successivo per “interferenza con la prassi sportiva internazionale”.
Perciò l’ ATP ha opportunamente deciso di aprire un’indagine sull’avvenuto. Nella giornata di ieri è arrivata la sentenza che lascia cadere ogni sospetto sul comportamento del 31enne tunisino. Infatti, dopo aver ascoltato lo stesso Jaziri e lo staff medico del torneo di Montpellier, l’ATP ha rilasciato una dichiarazione all’Associated Press in cui afferma di essere “pienamente soddisfatta riguardo alla leggitimità delle motivazioni del giocatore per il ritiro dal suo incontro a causa di un infortunio al gomito”. “Perciò”, conclude la dichiarazione “il caso è da considerarsi chiuso”. Pare che abbiano pesato nella decisione finale anche le parole del direttore del torneo di Montpellier, il quale ha addotto come prova il contemporaneo ritiro di Jaziri anche dal torneo di doppio. Peccato che anche in quel tabellone il tennista originario di Bizerte avrebbe dovuto affrontare, in coppia con lo spagnolo Marc Lopez, un altro israeliano, Jonathan Erlich, assieme al ceco Frantisek Cermak. Insomma, nonostante il pronunciamento definitivo dell’ATP, qualche ombra sull’episodio rimane.
Valerio Vignoli
