I recenti risultati positivi  hanno dato maggiore sicurezza al giocatore americano, oggi venticinquenne e attuale n.56 ATP, pronto al salto definitivo fra i grandi del circuito. Stasera sfida Karlovic in finale a Delray Beach (diretta Supertennis ore 21)

Donald Young sta attraversando un ottimo momento. Dopo la semifinale di Memphis della scorsa settimana (battuto da Kevin Anderson ma dopo aver eliminato Tomic ai quarti), l’eterna promessa americana ha centrato al finale dell’ATP 250 di Delray Beach, dove tra poche ore affronterà Karlovic (Supertennis trasmetterà il match in diretta dalle 21, prima di spostarsi alle 22 sulla finale di Rio tra Fognini e Ferrer).

Oggi si sente finalmente maturo per la definitiva consacrazione: “Mi concentro solo sulla palla, non su altre cose come facevo in passato. Se qualcosa andava storto, mi facevo condizionare. Ora mi focalizzo solo sulle cose sulle quali posso, se voglio, avere il controllo e questo mi ha aiutato non poco. Non posso controllare il vento o la temperatura in campo, ma posso governare la mente e i colpi”. Da sempre, del resto, la forza mentale nel tennis viene prima di tutto, anche del talento.

Al di là del quarto turno dello US Open 2011 (sconfitto da Murray), e del best ranking (n.38 ATP) nel 2012, Young è infatti consapevole di avere avuto finora troppi alti e bassi, che gli hanno impedito di soddisfare le alte aspettative del tennis a stelle e strisce, ma ora è convinto che il meglio debba ancora arrivare: “È sempre difficile quando molta gente crede in te e si aspetta un definitivo salto in classifica e un numero di vittorie significativo, ma questa prima parte di carriera mi ha insegnato a stare coi piedi per terra, lavorare con perseveranza e pazienza. Sento che il mio momento arriverà”.

Già stasera può portare a casa il primo trofeo ATP, se supererà Ivo Karlovic, in un match per lui molto importante in chiave futura: nel tennis e nello sport in genere, vincere aiuta a vincere, migliorando fiducia in se stessi e controllo nei momenti difficili.