Il campione svizzero, per una volta, lascia da parte l’equilibrio che ha sempre contraddistinto le sue affermazioni e dichiara un attaccamento viscerale ai completini usati dall’inizio della carriera. Riuscirà a conservarli tutti?
Roger Federer, con la freschissima vittoria di Dubay contro Djokovic, ha raggiunto l’84° vittoria ATP in 126 finali disputate. 84 trofei cui si aggiungono quelli vinti a livello minore, Challenger, ITF e da non professionista. Più di cento coppe, non meno di 140, per quanto numerose, non possono costituire un problema di spazio per chi possiede cinque abitazioni situate in Svizzera, Sudafrica (paese natale di mamma Lynette) e Dubai.
Se però il suddetto campione si dichiara affezionatissimo a tutti i completini indossati in carriera nei vari tornei, allora anche cinque grandi case possono non bastare e mandare in crisi i nervi della moglie Mirka. Così ha detto Federer:“Mi costa dolore rinunciare a magliette e pantaloncini, perché quando avrò appeso la racchetta al chiodo non vorrò ritrovarmi a rimpiangerne nemmeno uno. Mi sta già accadendo con alcuni usati a livello giovanile che ho finito per perdere: che rabbia!”
Non c’è alcun dubbio, il vincitore di 17 Slam una volta tanto abbandona la sua celebre compostezza nelle dichiarazioni e confessa la sua passione morbosa per i completini, che sono stati imprescindibili co-protagonisti di soddisfazioni e vittorie. Il campione elvetico cambia modello diverse volte in un anno e non scende certo in campo privo di magliette di riserva nel borsone, per cui, nonostante il notevole numero destinato alla beneficenza, i completini continuano ad aumentare.
Non sarà allora che un’esasperata Mirka Federer utilizzi anche questo espediente come arma per convincere Roger a ritirarsi e dedicare finalmente (dal suo punto di vista) più tempo a lei e ai figli? Almeno mezzo mondo di appassionati si augura naturalmente il contrario!
