Coppa Davis: Seppi batte Golubev in 4 set e porta l'Italia sull'1-1

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Coppa Davis: Seppi batte Golubev in 4 set e porta l’Italia sull’1-1

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Ad Astana si chiude in parità dopo la 1° giornata. Al ko di Bolelli contro Kukushkin rimedia Andreas Seppi che supera in 4 set Andrey Golubev (6-3 6-3 6-7(5) 6-2), mostrando gran concretezza (66 vincenti) e determinazione. Domani il doppio (ore 9) più che mai decisivo

 

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Uno a uno dopo la prima giornata di Kazakstan-Italia e quando un incontro si preannuncia equilibrato come questo, dacchè nella prima giornata il n.1 di una squadra incrocia il n.2, non può essere una sorpresa che i due numeri uno superino i due numeri due. E in effetti, visto dalla parte dell’Italia, il n.2 italiano Bolelli ha prima perso dal n.1 kazako Kukushkin (ma in 3 set, 76 61 62) e il n.1 italiano Seppi ha poi battuto (e in 4 set, perchè Seppi per principio in 3 set non vince mai, 63 63 67 62). Se contassimo i set vinti il Kazakhstan avrebbe vinto 4 a 3, ma per fortuna i set vinti non significano nulla. E’ in questi casi, cioè in questi confronti fortemente incerti, che spesso il doppio svolge un ruolo fortemente decisivo. Non sempre (come ben sanno i kazaki che lo vinsero contro Federer e Wawrinka portandosi sul 2-1 ma poi persero l’incontro: peraltro quello non era considerato e considerabile un incontro equilibrato in partenza, com invece è questo), ma spesso.

Seppi è oggi un tennista molto più solido mentalmente e tecnicamente (sia al servizio sia con il dritto sia con la risposta molto più aggressiva di un tempo) di quanto non lo fosse fino a non molto tempo fa. Se anni fa gli fosse successo quanto gli è accaduto oggi, cioè di perdere in maniera abbastanza rocambolesca e un tantino sfortunata il terzo set, ne avrebbe risentito anche all’inizio del quarto. Invece oggi non è stato così. Nel quarto set Andreas è ripartito come aveva fatto all’inizio del match, come se niente fosse. “Ho avuto una chance sul 2 pari 0-30, quando avevo giocato molo bene ed attaccato Andreas ma lui ha fatto un passante di rovescio incredibile…e ne ha fatto diversi oggi, ma non è vero che nel terzo set io sia stato fortunato …- mi contesta sorridendo il civilissimo Andrei Golubev con un italiano che rasenta la perfezione (ascoltate l’audio) e che è anche spiritoso quando rispondendo a Giovanni di Natale di Supertennis gl dice “”beh, siamo contenti, uno pari e palla al centro!” _ infatti dopo aver visto che Andreas serviva e rispondeva molto bene nei primi due set e teneva lui l’iniziativa, ho cercato di prendere più rischi, di essere più aggressivo e secondo me il terzo set l’ho meritato di vincere proprio perchè ho cambiato gioco e…non è facile farlo”. Che non sia facile se n’era accorto Simone Bolelli, che infatti non essendo riuscito a cambiarlo contro Kukushkin nel primo match, è andato sotto la doccia prima di quanto fosse preventivato, cedendo 12 games di 14 prima di conquistare un inutile game sl 6-1 5-1 per il suo avversario.

Un aspetto curioso di questo match è che l’1 a 1 della prima giornata sembra…soddisfare tutti. Barazzutti lo ha detto chiaramente, e Golubev gli ha poi fatto eco: “Siamo felici..”. Per loro, russi…”acquisiti” è più importante vincere forse che per i nostri. Non dico che ne vada della loro sopravvivenza visto che diventati entrambi top-100 ormai non sono più nelle stesse condizioni in cui erano anni fa. Anche perché alla campagna acquisti del Kazakhstan ha contribuito fortemente lo stesso presidente della Repubblica Nazarbayer che è un grande appassionato di tennis.
La sua foto, mentre tutto vestito da tennis si appresta a servire come qualcuno avrà notato da un nostro Tweet che lo riproduceva campeggia sul campo centrale dacchè si è giocata qui ad Astana un’esibizione fra Nadal e Tsonga, ma oggi che lui avrebbe dovuto venire la grande foto era coperta (da un enorme pannello blu sia chiaro). Golubev, che sarà protagonista del doppio accanto a Nedovyesov, diventa prevedibile quando dice che “Il doppio sarà molto importante, saranno importanti le solite cose, servire bene e rispondere bene, magari fin dall’inizio, come sempre in tutti i doppi” e poi aggiunge: “Non so se dipende dalla Babolat che fa quello strano rumore, ma Alex (Nedovyesov) tira ancora più forte di me…”, e fa capire che se lui e Alex ripetessero la grande partita fatta meno di un anno fa contro Federer e Wawrinka, sarebbero cavoli anche per i nostri campioni dell’Australian Open. Per via della modesta classifica di Nedovyesov, Golubev nei tornei ATP gioca preferibilmente il doppio con l’uzbeko Istomin (sì, quello che fa sempre cinque set con Seppi…), mentre Kukushkin predilige il cinese di Taipei Lu. Evidentemente i primi due tennisti kazaki non si trovano tanto bene insieme sul campo da tennis, perchè fuori dal campo sono invece amicissimi.

Essendo del tutto inutile sostenere che ci sia una coppia davvero fortemente favorita nei confronti dell’altra (Barazzutti ha detto che questo campo sembra fatto apposta per favorire le chances dei kazaki “che ci si trovano benissimo, è il campo ideale per loro, sarà una partita da 50 e 50 in percentuale”, anche se in realtà Golubev e Kukushkin non hanno un gioco così simile, e in doppio poi forse non conta nemmeno così tanto…), anziché sbilanciarmi in un pronostico, mi soffermo su una curiosità di nessun conto. Sono infatti curioso di vedere come si vestiranno i protagonisti del doppio, ora che il regolamente di Davis impone magliette dello stesso colore, il più possibile simili. Curiosità minima, direte, ma io non faccio… il pretore (de minimis non curat praetor). La squadra del Kazakstan è elegantissima prima che i suoi giocatori scendano in campo: le sue tute gialloblu ricordano quelle dell’Hellas Verona (calcio) e sono supersponsorizzate dalla Lotto, ma poi una volta svestite i suoi rappresentanti cambiano look. Kukushkin oggi aveva una maglietta rossa e bianca della Sergio Tacchini, Golubev un celestino stinto, e un po’ sdrucito, di uno sponsor a me sconosciuto. Entrambi erano più eleganti di quel tricolore un po’ pacchiano indossato da Bolelli, che non credo possa trovare somiglianze con la mise Adidas di Fabio Fognini.

Discorsi modaioli, o di moda, a parte, la curiosità tecnica pre-doppio riguarda soprattutto Fabio Fognini e la sua capacità di adattamento ad una superficie sulla quale si è allenato pochissimo, sbalzato com’è stato dal Sud America e i campi in terra rossa (più lenta ancora di quella europea). Questo campo non è velocissimo ma, come hanno notato Bolelli e gli altri, la palla non si alza moltissimo da terra, va incontrata con grande velocità – e a questo proposito il braccio di Fabio è uno dei più veloci ed esplosivi fra quelli in circolazione – e il rendimento di Fabio è un tantino un’incognita. Il talento non gli manca per abituarsi rapidamente. E la sua prova va seguita con particolare attenzione non soltanto perchè come dicono tutti, ed anch’io, questo punto del doppio potrebbe essere decisivo, ma anche perché dopo il Bolelli un tantino appannato visto oggi, soprattutto dal secondo set in poi, siamo sicuri che Barazzutti non farebbe un pensierino sul “portafortuna” Fognini in caso di un due pari? Per arrivarci, ed essere convnti che un Fognini in palla potrebbe fare al caso nostro, bisognerebbe peraltro che si verificassero due eventi: il primo che Fognini fosse il migliore in campo nel doppio vinto dagli azzurri, il secondo che malauguratamente colui che è sembrato il giocatore più forte dei quattro visti oggi, Andreas Seppi, perdesse inopinatamente sul 2-1 per l’Italia il suo singolare contro Kukushkin. Ecco che in quel caso, ma solo in quel caso, Fognini avrebbe più chances – forse – di sostituire Bolelli…visto che sul 2 pari si potrebbe preferire un giocatore più coraggioso ed “incosciente” come Fognini al posto di un Bolelli che dal singolare di oggi avrebbe potuto uscirne un po’ traumatizzato. Vedremo. Augurandoci che anche in Kazakstan il nostro doppio sappia giocare come a Melbourne.

Due note finali sul pubblico. Me lo aspettavo meno rumoroso (sebbene Golubev mi avesse avvertito, e fra tamburi e trombette mi hanno sforato le orecchie) ma molto più numeroso. Magari di sabato si riempiranno di più le tribune, dopo che oggi a stento si saranno superate le 1500 presenze. Su un milione di abitanti di Astana una affluenza un po’ deludente, Kukushkin e Golubev non sono poi così famosi come si poteva pensare…per l’esibizione di Nadal ci fu molto più interesse. A Brindisi, casa Pennetta (e con la speranza che Flavia torni a giocare come un anno fa) per l’incontro di Fed Cup con gli Stati Uniti il 18-19 aprile, ci siano o non ci siano le “viziate” sorellone Williams, ci sarà certo più gente.

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