Nella finale del WTA di Malesia, Caroline Wozniacki supera la rumena Alexandra Dulgheru e si aggiudica il ventitreesimo titolo in carriera
È il giorno di Caroline Wozniacki che si aggiudica con merito il ventitreesimo torneo della sua brillante carriera (primo del 2015), sconfiggendo in finale la rumena Alexandra Dulgheru per 4-6 6-2 6-1. Non ci sono dunque state sorprese nella finale degli Internazionali di Malesia e Caroline può festeggiare nel migliore dei modi possibili la giornata che celebra la festa delle donne.
La scorsa settimana a Doha, una stremata Dulgheru, dopo la maratona di primo turno contro la Cornet, si ritirò dopo circa 40 minuti sotto 6-1 3-0. Oggi ci si poteva attendere analoghe condizioni atletiche carenti, e invece la rumena (che ieri ha disputato un’autentica maratona di oltre 3 ore), ha attinto energia chissà dove ed è riuscita a presentarsi in condizioni più che accettabili. Tutto questo ha permesso di assistere a una finale tutt’altro che scontata come invece sembrava poter essere alla vigilia. Il match era iniziato in modo molto favorevole alla Dulgheru che si portava con autorità avanti 2-1, mettendo in mostra ottime accelerazioni da fondocampo, ma non riusciva a convertire le due palle break a disposizione. Proprio quando stava cercando di sfruttare la terza occasione costruitasi per strappare il servizio alla danese, l’immancabile pioggia faceva il suo ingresso in campo, costringendo le atlete a dover interrompere l’incontro. A quel punto, secondo un copione questa settimana andato ripetendosi più volte, iniziava la lunga attesa per poter vedere ritornare a giocare le due contendenti.
Dopo un paio di ore, finalmente, Caroline Wozniacki e Alexandra Dulgheru potevano rientrare in campo, scongiurando la possibilità di posticipare la ripresa delle ostilità a domani. Riprendendo da dove si erano fermate, la rumena di Bucarest riusciva a convertire la palla break e si portava avanti 3-1, ma la reazione della Wozniacki non si faceva attendere e in men che non si dica, il punteggio segnava 4-3 per la danese. Proprio quando ci si aspettava che i valori potessero emergere la Dulgheru inanellava una serie di 3 game consecutivi, tra la sorpresa generale, e si aggiudicava la prima frazione per 6-4. In questo set emergeva una Wozniacki fuori ritmo, cui gli incontri scontati nei giorni precedenti, non le avevano fatto certo bene. La Dulgheru è stata bravissima a convertire questa partenza titubante della danese per aggiudicarsi con pieno merito la prima frazione. Conferma, inoltre, la sua lucidità tattica dato che lo schema imbastito (palle alte e lavorate che producevano una risposta corta della danese che si traduceva subito dopo in un tentativo di accelerazione della rumena), spesso risultava vincente.
Con l’inizio del secondo set, la partita cambia completamente, una Wozniacki più concentrata e, soprattutto, più continua inizia a tessere la sua fitta rete di palleggi profondissimi mettendo in grave difficoltà la Dulgheru che iniziava ad accusare la stanchezza per le maratone dei giorni scorsi. Il parziale di 12 punti a 1 che spingevano Caroline sul 3-0 è abbastanza emblematico. Il secondo set, a questo punto, scorreva tranquillo per la campionessa danese che non aveva problemi ad aggiudicarselo per 6-2. Il break toilette preso dalla Dulgheru posticipava l’inizio del set decisivo. Il leitmotiv non cambiava con l’inizio del terzo parziale: la Dulgheru oramai ben conscia di avere un’autonomia atletica che si stava assottigliando sempre di più con il passare del tempo, cercava di forzare i colpi, ma tutto ciò, più che incrementare il proprio score, si traduceva in errori non forzati. La Wozniacki, che si sentiva tra le mani il trofeo della vincitrice, non staccava il piede dall’accelleratore, tra il boato di stupore della folla che segnalava uno dei suoi tanti formidabili recuperi, e lo scoramento della sua avversaria sempre più in difficoltà. Quello che ne scaturiva era il veloce 3-0, con 12 punti a 2 che era il preludio per il velocissimo 6-1 finale. Dopo poco meno di 1h e 50 minuti Caroline Wozniacki poteva, dunque, alzare le braccia al cielo in segno di trionfo.
Alla fine dell’incontro il bicchiere per la Wozniacki può considerarsi mezzo pieno. Mezzo pieno perché è pur sempre riuscita a vincere il torneo che era probabilmente l’obiettivo minimo della settimana. Ma mezzo vuoto dato che il problema di fondo nel suo gioco è la potenza dei colpi che continua a latitare. Anche oggi, contro un’avversaria non certo famosa per il suo gioco potente, la palla della danese appariva meno vigorosa di quella della sua avversaria. Tutto ciò si traduce in un gioco molto monotematico e lineare che mette “in palla” le sue avversarie. Urge assolutamente trovare un rimedio per questa carenza, perché altrimenti contro le migliori giocatrici del mondo negli appuntamenti più importanti della stagione, difficilmente potrà prevalere. Per la Wozniacki, comunque, un’iniezione di fiducia importante dopo l’opaco inizio di stagione, in vista degli importanti tornei che si disputeranno nelle prossime settimane sul cemento americano.
Per la Dulgheru resta comunque una settimana straordinaria in cui è riuscita a battere, sempre contro pronostico, Lisicki, Goerges e Gajdosova mostrando un tennis di alto livello e facendo vedere di essere pienamente recuperata dal punto di vista fisico. La sua lucidità tattica, unita al suo recupero fisico e alla sua voglia di lottare le dovrebbero permettere di recuperare ancora molte posizioni in classifica in questo 2015.
Risultati:
[1] C. Wozniacki b. A. Dulgheru 4-6 6-2 6-1