Federer: "Sogno un altro Wimbledon e il ritorno al numero 1. Ma intanto cerco nuove mete"

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Federer: “Sogno un altro Wimbledon e il ritorno al numero 1. Ma intanto cerco nuove mete”

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Nel finale di carriera il campione elvetico sta giocando in tornei mai affrontati in precedenza, spesso portando moglie e figli al seguito

 

Ha lasciato sorpresi molti addetti ai lavori la conferma di Roger Federer per il torneo 250 di Istanbul, in mezzo alla stagione sulla terra. Certamente sponsor, inviti, punti e quanto altro sono i motivi per cui una campione del suo calibro sceglie un dato torneo, ma non solo. In un’intervista al New York Times Federer ha recentemente dichiarato di voler visitare, nelle fasi finali della carriera, luoghi ed eventi nuovi.

“Viaggio in giro per tornei da 20 anni ormai, e dopo aver visto così tanti posti, sento il bisogno di andare a giocare in Paesi che non ho mai visitato”. Ecco spiegata in parte la scelta di Istanbul, ma anche le esibizioni degli ultimi anni in India e Sud America. Andare in Turchia non è una questione di soldi, posso guadagnare lo stesso ammontare da altre parti. Ma ho molti amici lì, ex compagni di calcio nella squadra della mia infanzia, e quando ho visto il calendario e come combaciava con i miei impegni mi son deciso per Istanbul”.

Viaggiare così tanto con 4 bimbi al seguito puà però presentare inconvenienti “Tra Dubai e la California la differenza di fuso è di 12 ore esatte. Il giorno in cui siamo arrivati è stato molto complicato, una delle bimbe ha dormito dalle 20 a mezzanotte e poi è rimasta sveglia per tutto il resto della notte”.

Myla e Charlene stanno per compiere 6 anni ed entrare nell’età scolare. Roger e Mirka si son trovati a decidere se mandarle in una scuola regolare o continuare a viaggiare tutti insieme come famiglia. Alla fine la seconda opzione ha prevalso “All’inizio non ero sicuro che fosse la cosa migliore per le bimbe, ma credo sia bello continuare a stare insieme il più possibile. Abbiamo un’insegnante elementare che ci segue e le fa lezione al mattino”

In conclusione il numero due del mondo ha lasciato intuire che non tornerà a giocare la Davis “E’ bello che l’ultima memoria resti quella di alzare la coppa davanti a 27mila persone. Ora vorrei giocare nuovi tornei, e sogno di farlo anche in Africa. Ma sopra tutto vorrei l’ottavo Wimbledon e chissà, tornare numero uno”.

 

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