Le frequentazioni del giovane australiano e la sua passione per i locali notturni, rischiano di metterlo di nuovo nei guai. Avrebbe confessato a qualcuno  di essere in possesso di 50 mila dollari di cocaina…

Bernard Tomic l’ha promesso: “nel 2015, sarò un ragazzo saggio che si concentrerà sulla sua carriera da tennis e nient’altro”. E fin qui  ha mantenuto la promessa, perché è entrato nei primi 40 del mondo in questo inizio di stagione  e ha partecipato attivamente alla qualificazione dell’Australia in Coppa Davis.

Ma la stampa australiana ha raccontato venerdì scorso una storia che potrebbe nuovamente offuscare l’immagine dell’enfant terrible del tennis australiano e potrebbe portarlo a guai seri…
Uno dei grandi amici di Bernard Tomic, Jamie Pickering, proprietario di diversi locali notturni di cui il giocatore è stato uno dei clienti abituali, è nel mirino della giustizia a Gold Coast, per la fornitura di cocaina a diverse persone, compresi minori.

C’é un’inchiesta in corso e  il nome del tennista sarebbe apparso nella testimonianza di una persona che potrebbe essere uno dei minori coinvolti. Questo testimone, che avrebbe consumato droga nell’appartamento di Jamie Pickering, avrebbe reso dichiarazioni imbarazzanti riguardo a Bernard Tomic.

“Non ha detto che qualcuno gli aveva detto che era la cocaina o droghe in generale. L’unico coinvolgemento è dovuto al fatto che Bernard Tomic ha confessato a questa persona di essere in possesso di 50 mila dollari di cocaina” – scrive Ron Kilner, il magistrato che ha in carico il caso, in una nota, che si é procurata l’agenzia di stampa Fairfax.

Se l’entourage di Bernard Tomic non ha commentato, Jamie Pickering, da parte sua, ha difeso il giocatore in una breve intervista con News Corp. Il patron di locali notturni ha semplicemente spiegato che Bernard Tomic non aveva mai toccato droga e che se avesse fatto quei commenti, era stato solo per scherzo.

Ad oggi, nessuna accusa è stata formalizzata contro Bernard Tomic, né alcuna indagine di polizia è stata avviata contro di lui. La testimonianza che lo incrimina non è attualmente supportata da alcuna prova.
Ma, ancora una volta, il giocatore australiano, che ha invitato più volte negli ultimi mesi Jamie Pickering nel suo box durante i tornei, mantiene la sua cattiva reputazione a causa di queste frequentazioni dubbie.