WTA Indian Wells: L. Tsurenko b. E. Bouchard 6-7, 7-5, 6-4. L’intervista del dopo partita a Eugenie Bouchard
Un match difficile sotto tutti i punto di vista. Parlaci di come è andata
Mi sentivo pesante, le gambe erano lente fin dall’inizio del match. Non mi sentivo me stessa.
Cos’è successo sul 2-3, nel secondo set?
Ho servito e ho sentito del dolore ai muscoli addominali. Mi hanno applicato del nastro, dopo però non sono più riuscita a servire bene.
Durante il terzo set hai lasciato trasparire le tue emozioni. Era frustrazione, dolore o rabbia?
Ho lasciato che le emozioni avessero il sopravvento. Normalmente non permetto che accada, è qualcosa di cui vado fiera. Ma a volte succede, e bisogna imparare da queste situazioni.
Possono aver influito le aspettative che si nutrono nei tuoi confronti, che magari stanno diventando difficili da gestire?
Non credo, finora le ho gestite piuttosto bene. Non mi sentivo al meglio. Non so neanche quanti gratuiti ho fatto, quindi per favore evitate di dirmelo! È stato frustrante perché dipendeva tutto da me, o facevo punto o commettevo un errore.
Hai notato qualcosa nell’allenamento pre-partita?
Non colpivo bene, ma a volte mi succede, poi vado sul campo e gioco benissimo. Speravo che fosse così anche stavolta. La prossima volta, se avvertirò questi segnali proverò a cambiare qualcosa fin da subito. In ogni caso non ho rimpianti.
Parli molto tra te e te durante le partite: ti critichi o ti motivi?
È un bene che i microfoni non abbiano colto quello che ho detto. Sono stata molto dura con me stessa, lo sono anche quando le cose vanno bene.
Sei stata un po’ testarda a non chiamare Sam Sumyk fino al 4-3 del terzo set?
Non voglio abusare del coaching perché non ci è permesso nei tornei più importanti. Voglio provare a risolvere la situazione da sola, e anche lui è di questo avviso.
Quest’estate giocherai il World Team Tennis. Come mai questa decisione?
Giocherò solo un paio di match. È molto divertente ed è un’esperienza di gruppo, c’è lo spirito di squadra che nel tennis manca. Sarà divertente, vedremo come andrà.
Traduzione di Gaia Dedola