Il divorzio Errani-Vinci non mi convince se le spiegazioni sono solo professionali

Editoriali del Direttore

Il divorzio Errani-Vinci non mi convince se le spiegazioni sono solo professionali

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Un comunicato redatto da Davide Errani, fratello di Sara ma manager anche di Roberta Vinci, fa fiorire un sacco di ipotesi sui veri motivi di questa inattesa separazione. Perchè ufficializzarla? Che bisogno c’era? Questioni extratennistiche? Soldi, sentimenti?

Sara e Roberta: un posto di diritto nella storia, non solo per le vittorie

E’ chiaro che qualcosa si è rotto fra Sara Errani e Roberta Vinci, fra due tenniste che hanno sempre dimostrato, fino a ieri (o l’altro ieri…è solo un modo di dire) , grande e profonda amicizia e affiatamento, dentro e fuori del campo. Perfin troppa. Io posso garantire che nessuna delle due ragazze che tante soddisfazioni ci hanno dato, anche inaspettate, ha un carattere così facile e semplice come a prima vista potrebbe sembrare a chi non le conosce.

“Nobody is perfect”. Spesso chi arriva ad essere un atleta fra i più forti del mondo, uomo o donna che sia, ha un “ego” ed una personalità spiccata che non gli consente di …non avere anche quel che eufemisticamente si definisce un “bel caratterino“, sinonimo di brutto carattere. C’è, per carità, anche chi ce l’ha molto peggio. Quindi non date un peso eccessivo alla mia frase “nessuna della due ha un carattere così facile e semplice”. E’ quasi normale che Roby e Sara lo abbiano come l’ho definito. Se ai miei occhi ci fosse con grande evidenza una ragazza molto più accomodante dell’altra, dopo tutti questi anni di “conoscenza”, l‘avrei capito e scritto, a costo di sbilanciarmi un po’. E così magari mi sarei anche fatto un’opinione più chiara su chi, fra le due, abbia spezzato la corda prima dell’altra.

Non credo proprio, mi sia consentito pensarlo, che sebbene la decisione venga presentata come consensuale e voluta da entrambe le ragazze  – dal fratello di Sara, Davide, che si trova nell’imbarazzante posizione di essere il manager di entrambe e quindi anche il responsabile del “comunicato del divorzio” che mi sembra un gran bel boomerang che ha il grave difetto di alimentare maggior curiosità che se non fosse mai stato detto nulla –  essa sia nata contemporaneamente nella testa di entrambe e senza altra motivazione che quella di una scelta professionale.

Sentita allo stesso modo da entrambe? Si sono stufate l’una dell’altra allo stesso tempo, stufate di giocare i doppi, senza che nessuna delle due si attendesse qualcosa di diverso o di più dall’altra? 
A me non pare nè credibile nè probabile nè, in fondo, possibile. Magari sbaglio io. Secondo me una delle due aveva aspettative che l’altra non si sentiva di poter accontentare. E lì sono probabilmente cominciati i problemi. La complicità di un tempo non ha retto più. Il giocattolo si è rotto.
Un bel giocattolo, se ci pensate, che va in pezzi mentre le due sono in testa al ranking mondiale, e separandosi fanno un gran bel danno economico a se stesse (e al manager!). Perchè accanto ai successi che tutti hanno descritto da quando si è sparsa la notizia del “divorzio” ci sono anche montagne di soldi, diversi milioni di euro, che le due hanno guadagnato in questi anni e che avrebbero potuto continuare a guadagnare soprattutto stando l’una al fianco dell’altra.

Per carità potranno ciascuna trovarsi una nuova compagna. Altre giocatrici se le contenderanno com partner, soprattutto Roberta – che delle due ha le stimmate della doppista d.o.c. – anche se la ragazza di Taranto ha già 32 anni… Ma la Raymond ne ha 41 e ancora non molla. Magari però Roberta, a differenza della Raymond che ha fatto le sue scelte di vita, aspira a diventare moglie e madre prima che sia troppo tardi, chissà.

Così come magari Sara, che è più giovane e fatica a mantenere lo straordinario ranking che ha avuto in questi anni, potrebbe volersi dedicarsi un tantino più al singolare...e magari a migliorare il servizio.

Potrebbe anche accadere, se Roberta continuerà a scendere nella classifica di singolare, che salvo che negli Slam – dove le basterebbe restare nelle top 100 – la programmazione delle due ragazze diventi diversa per decisione del computer. E che a Sara convenga privilegiare l’attività sulla terra battuta, mentre magari Roberta invece sia tentata dal tennis su superfici più veloci.

Mi sembra poco probabile che ci sia dietro all’evidente disaccordo una questione di soldi, legata in ipotesi al fatto che Davide Errani potrebbe essersi rivelato (magari costretto dagli interlocutori)… più manager di Sara che di Roberta. C’è da contrattare un ingaggio, per un torneo o un’esibizione, oppure la sponsorizzazione di una azienda e Sara è molto meglio classificata di Roberta. Avrebbe diritto ad una fetta maggiore? Dovendo pretenderla, stabilendo percentuali diverse, per Davide non sarebbe una situazione facile da gestire e da spiegare..a chi prenderebbe meno. Cioè a Roberta.

Se questo fosse il caso Roberta potrebbe tornare ad un suo manager che non fosse il fratello di Sara – come è stata per anni – ma forse non le converrebbe comunque. Ma, la questione soldi – anche se questi non bastano mai nemmeno a chi è milionario e coinvolgono indirettamente anche i due coach Pablo Lozano e Francesco Cinà che lavorano a percentuale – non mi sembra francamente ipotizzabile come la questione scatenante.

In alcune delle ipotesi professionali più sopra descritte, sarebbe stato facile, facilissimo spiegare il divorzio senza annunciarlo. Di volta in volta sarebbe bastato dire: “Ci ha obbligate il diverso ranking, la diversa necessità di programmazione, io sono stanca e devo riposarmi, io ho male alla spalla” etcetera etcetera.

E non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di un comunicato. Che invece, uscendo come è uscito, sancisce che qualche problema di altra natura invece c’è stato. Un qualcosa che, se anche viene ammantato di scelta tecnico-professionale, invece mi sa molto di più legato a problemi personali, a qualcosa di più profondo, più agganciato alla sfera dei sentimenti, a qualcosa di extratennistico.
Il divorzio avviene, oltretutto, ad un anno dalle Olimpiadi e da una possibile medaglia olimpica se i cocci non verranno riappiccicati per quell’occasione o per la prossima Fed Cup dove peraltro Corrado Barazzutti spererà di non dover ricorrere al doppio per evitare una scelta comunque imbarazzante fra Errani e Pennetta come partner di Roberta Vinci. E’ da escludere invece una coppia Pennetta-Errani.

Al sorteggio prima di Italia-USA a Brindisi (a proposito vedrete che le Williams verranno, o quantomeno la più temuta, Serena, visto che abita più a Parigi che negli USA: prenderà magari un aereo privato, selo può permettere) vedrete che Barazzutti nominerà quale doppista Karin Knapp, che naturalmente non giocherà altro che a risultato acquisito! Ma questo “stratagemma” stavolta avrà il pregio di togliere Corrado d’impiccio, senza che nessuno possa sorprendersi (avendo Corrado sempre fatto così).
Ma sull’eventuale 2 pari il bluff barazzutiano crollerebbe e allora Corrado si vedrebbe costretto a schierare l’unico doppio a questo punto possibile, e non solo per questioni “geopolitico-ambientali”: Flavia Pennetta da Brindisi al fianco di Roberta Vinci da Taranto.  Proprio come desideravano i genitori delle due ragazze pugliesi. Oltretutto oggi come oggi, dopo la “stesa” patita a Genova in Fed Cup in 55 minuti da Garcia-Mladenovic dalla coppia n.1 Wta, con le principali responsabilità attribuite al servizio disastroso di Sara, non c’è oggi tecnico che non ritenga più competitiva una coppia formata da Roberta e Flavia piuttosto che quella – anche se sembra un paradosso – costituita dalla coppia n.1 del mondo, detentrice di un “career Grand Slam”!

Fino a non molto tempo fa le due Cichis – confesso di non aver mai amato questo nomignolo che loro stesse, credo, ad un certo punto si sono date, non l’ho mai usato volentieri e cercherò di  non usarlo mai più, è comodo solo perchè abbreviativo  – professavano il traguardo olimpico come una loro priorità. Cosa può essere successo di così grave, improvviso e dirompente fra loro per spazzare via tutti quei sogni, quell’ambizione? Qualcosa di molto serio, profondo, irrinunciabile. Una questione di rispetto, di principio, molto più di un motivo tecnico.

Volete che mi sbilanci nel dire chi ha forzato la decisione? Non mi costa nulla, ma se dovessi scommettere un copeco direi che la scelta di pubblicare un comunicato – e l’ho già indicata come sbagliata (a prescindere dall’italiano zoppicante) perchè non ce n’era alcun bisogno e suscita molta più curiosità e dibattito di quanto avrebbe suscitato una silenziosa non partecipazione a vari doppi, a Miami con mille giustificazioni e scuse che avrebbero potuto essere accampate ora dall’una ora all’altra senza che nessuno potesse dire nulla – è stata voluta più da Sara Errani che da Roberta Vinci. Il manager che ha scritto quel comunicato è suo fratello. Più facile e logico che abbia seguito l’input della sorella che quello di Roberta Vinci.

E se si guardano i “tweet” che le due giocatrici hanno mandato nelle ore immediatamente precedenti e successive all’annuncio, si vede come Roberta Vinci abbia re-twittato un numero considerevole di messaggi di ringraziamento ricevuti da appassionati, oltre ad alcune citazioni di filosofi e scrittori tra cui quella attribuita a Nietzsche “Ciò che non mi distrugge, mi rende più forte”, mentre Sara abbia solamente inviato il messaggio (re-twittato a vicenda dalle due) con una frase di ringraziamento ed una foto della coppia.

Se la mia ipotesi fosse suffragata dalla realtà, sarebbe quindi Sara che rimprovera qualcosa a Roberta. Chissà se lo sapremo mai. Di solito, con il tempo, si finisce per capirlo.

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