ATP Indian Wells: (s)punti tecnici, quarti di finale

(S)punti Tecnici

ATP Indian Wells: (s)punti tecnici, quarti di finale

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Prestazione scintillante di Roger Federer, che scherza con Tomas Berdych come il gatto con il topo

La lezione del Maestro Roger

Sarà pure un modo di dire abusato, quello di definire come una lezione di tennis una partita totalmente dominata da un giocatore, ma nel caso del quarto di finale stravinto da Roger Federer su Tomas Berdych (6-4, 6-0) la descrizione è perfetta anche in senso tecnico-tattico, inteso proprio come scelta e utilizzo dei colpi, non solamente in riferimento a una “semplice” superiorità dimostrata dallo svizzero sul campo.

Roger non si è limitato a ridurre praticamente a zero gli errori, e contemporaneamente a seppellire di vincenti il povero Tomas, ma si è pure permesso, nel secondo set, di sperimentare e divertirsi stuzzicando (apposta?) il ceco, andando a cercare i suoi colpi migliori, quasi a voler aumentare la difficoltà e l’intensità di quello che era ormai un allenamento agonistico completamente sotto controllo.

Esattamente come un maestro di tennis che fa partitella con un allievo, Federer – che sui propri turni di servizio l’ha semplicemente nascosta all’avversario – ha cominciato a portare Berdych fuori dalla sua “comfort zone” a partire dai primi game in ribattuta. Schema scelto, un micidiale mix di risposte aggredite in anticipo, ma cariche di spin per ottenere percentuale e profondità, tirate verso il centro del campo, a impedire ogni possibilità di aggiramento comodo della palla e di ottenimento di angoli utili al drittone di Tomas, alternate a rasoiate cortissime e tese con lo slice, che hanno ripetutamente trascinato verso la rete il ceco a raccattare tali bisce rasoterra, in precario equilibrio e con posizionamento sempre più incerto, e a offrirsi così ai passanti o aprendo praterie alle successive accelerazioni di Roger.

Break al settimo gioco, Berdych sempre più frastornato, e da lì un terrificante parziale di 9 game a 1 messo a segno con un livello di gioco sempre più inarrivabile. Detto del chirurgico modo con il quale Federer ha totalmente disinnescato l’aggressività dell’avversario al servizio, trasformandola in confusione tattica e incertezza tecnica, lo svizzero ha iniziato a divertirsi e a divertire con le discese a rete in controtempo (un paio di magnifiche volée basse di rovescio in avanzamento), sempre sulla solidissima base di grandi percentuali alla battuta e imprendibili anticipi con il dritto da ogni posizione e con tutte le traiettorie.

Primo quindici del secondo set esemplare in questo senso: risposta carica di Roger, due scambi con Tomas alla disperata ricerca dell’affondo sulla diagonale sinistra, uscita in scioltezza di Federer con una clamorosa manata lungolinea di rovescio, accelerazione e successiva chiusura di dritto. Inevitabile break in apertura, e avanti così fino alla fine. Il tutto arrivando con tanto anticipo sulla palla da sembrare uno che ha già visto il DVD della partita, l’impressione è stata che, come appunto avviene tra maestro e allievo in allenamento, lo svizzero prevedesse e quasi telecomandasse lui i colpi del ceco.

Poco dopo, 2-0 Federer, serve Berdych, che essendo comunque un ottimo giocatore, esperto e capace di grandi accelerazioni con i fondamentali, sa benissimo che è l’ultima possibilità di rimanere in partita, e giustamente tira fuori tutto quello che ha, che non è poco. Svolgimento dello scambio: Tomas botta sopra i 200 kmh al corpo, Roger risposta pazzesca in apparente disinvoltura, di rovescio, anticipata secca verso il centro del campo e profondissima, Tomas con un gran numero in controbalzo di dritto trova l’angolo esterno, Roger che sembrava già lì da mezz’ora rovescio coperto in cross, Tomas altro tentativo di affondo dallo stesso lato, Roger dice “ok, basta angoli a sinistra, mi sono stufato” e anticipa tranquillo il rovescio di nuovo verso il centro, sapendo benissimo di ottenere così da Tomas il cambio in diagonale sul dritto, che puntualmente arriva, e lì Roger spinge carico con il cross da destra. A questo punto, Tomas seconda magia in controbalzo di dritto in lungolinea, stampata sulla riga di fondo, Roger sempre in apparente relax blocca lo slice di rovescio e piazza una rasoiata a due dita dal nastro, Tomas costretto alla discesa a rete con il contro-slice, Roger che aveva già gli appoggi pronti da un pezzo catenata diagonale con il passante di rovescio, Tomas parata corta al volo, Roger scatto da ghepardo in avanti, e chiusura con lo strettino di dritto, fintato di corpo e di polso, e Tomas che rischia di cadere a terra con le gambe annodate, come un difensore di calcio lasciato sul posto da un dribbling in velocità. Giù il sipario, grazie e arrivederci: da lì in poi, solo deliziosa accademia.

Non succede spesso di vedere un top-player preso in giro così, nei turni decisivi di un grande torneo. A Berdych era già capitato di essere travolto a Pechino da Djokovic, ma con la grande differenza che il confronto con il serbo, in quella occasione, era stata una delle classiche situazioni nelle quali si trovano due giocatori che esprimono un tennis simile, ma uno è molto più forte o in forma dell’altro: il risultato anche molto pesante in termini di punteggio, in tali circostanze, ci scappa spesso. Federer, al contrario, ieri sera ha fatto uscire a ripetizione dalla sua racchetta colpi, traiettorie e variazioni che un pur brillante e consistente picchiatore da fondocampo come Tomas non è nemmeno in grado di immaginare, figurarsi controbatterle. Il tutto alla velocità e al ritmo forsennati del tennis moderno, senza sforzo apparente, contro uno che è nei primi dieci in classifica mondiale da una vita. Fantascienza.

One-Handed Backhand Appreciation Corner

Il Vecchio Jedi Roger, sempre più leggenda vivente, non ha lasciato scampo al Picchiatore Pallido Tomas, e si presenta da favorito alla sfida contro il Bombardiere Canadese Milos, mentre lo Scudiero Iberico Feliciano nulla ha potuto contro la solidità dello Scozzese Rantolante Andy.

Rimane un solo Eroe della Luce contro tre delle Nemesi Bimani più pericolose, capitanate dal Sith di Gomma Darth Nole: grandissima dovrà essere la determinazione del Vecchio Jedi, e salda la sua Fede nel Lato Chiaro, così come la presa Eastern del suo rovescio. Noi, come sempre, saremo con lui, così come tutti coloro che non hanno abbandonato la Speranza, e che si rifiutano di pensare che non possa esistere un Tennis migliore.

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