Anteprima ATP e WTA: coast to coast fino a Miami

Anteprima

Anteprima ATP e WTA: coast to coast fino a Miami

Pubblicato

il

 

Reduci dalle vittorie di Novak Djokovic e Simona Halep nel torneo di Indian Wells, i migliori tennisti del mondo si spostano di qualche migliaia di chilometri, attraversando tutti gli Stati Uniti, dalla California alla Florida pronti per darsi nuovamente battaglia nello storico torneo di Miami

Dal Far West ai Caraibi (o quasi), dal Pacifico all’Atlantico (o quasi), nel più classico dei “coast to coast” (o quasi), il grande tennis rimane negli Stati Uniti e si trasferisce nei paraggi di Miami per il secondo Masters 1000 ATP e Premier Mandatory WTA del 2015. Pur tra mille difficoltà, a Crandon Park stanno facendo di tutto per conservare quello status che, non molti anni orsono, valse al torneo il nomignolo (oggigiorno un tantino inflazionato) di “quinto slam”. Ripercorriamo brevemente, attraverso le cifre e le curiosità, la storia trentennale dell’evento diretto da Adam Barrett.

ATP

Dopo l’edizione inaugurale del 1985, disputata a Delray Beach, e quella successiva svoltasi a Boca West, a Crandon Park si celebra quest’anno l’edizione numero 29 del torneo che molti, in passato, hanno identificato con il nome di Key Biscayne. Nei primi cinque anni il tabellone era composto da 128 giocatori e nel triennio 1987-1989 tutti gli incontri si disputarono sulla distanza dei tre set su cinque. Nel 1990, con l’introduzione delle 32 teste di serie, il main draw venne ridotto a 96 giocatori con incontri al meglio dei tre set, tranne la finale. L’atto conclusivo è stato oggetto di numerose variazioni nel corso delle stagioni e solo dal 2008 si è uniformata al resto degli incontri.

Il pluri-titolato è Andre Agassi, capace di alzare il trofeo in sei occasioni (con due finali perse) ma mai partendo da primo favorito; l’americano infatti è stato n°2 nel 1995 e 2003, n°3 nel 1996 e 2001, n°5 nel 1990 e n°9 nel 2002. Ad Agassi spettano anche altri record tra cui il maggior numero di partecipazioni (19), il maggior numero di incontri (74) e di vittorie sia in totale (61) che consecutive (19), il maggior lasso di tempo tra il primo e l’ultimo titolo (13 anni) arrivato quando aveva quasi 33 anni.

La testa di serie n°1 è stata eliminata al debutto solo due volte: nel 1996, quando Thomas Muster perse con Nicolas Pereira, e nel 2003, quando Lleyton Hewitt si fece sorprendere da Francisco Clavet. Sono ben tre le finali terminate anzitempo: quella del 1989 tra Lendl e Muster non si disputò nemmeno in quanto l’austriaco, dopo la conferenza stampa post-semifinale (vinta contro Noah), venne investito da una vettura guidata da un ubriaco e si infortunò gravemente a un ginocchio. Nel 1996 Goran Ivanisevic si ritirò dopo appena tre giochi (persi) contro Agassi mentre nel 2004 l’argentino Guillermo Coria lasciò il titolo a Andy Roddick all’inizio della quarta frazione.

Il più giovane vincitore del torneo è stato Novak Djokovic, non ancora ventenne quando, nel 2007, conquistò il primo dei suoi quattro trofei. Dal 2005 e ogni tre stagioni Rafael Nadal approda in finale e la perde: è successo anche nel 2008, 2011 e 2014. Solo Tim Mayotte nell’edizione inaugurale ha vinto senza essere testa di serie; da allora la più bassa ad alzare la coppa è stato Jim Courier (13) mentre Guillermo Canas nel 2007 ottenne il miglior risultato raggiunto da un qualificato conquistando la finale.

Da quando il torneo fa parte del circuito Masters 1000 (1990), i primi quattro del seeding non sono mai arrivati insieme alle semifinali e solo tre volte la finale l’hanno giocata i primi due (Sampras-Agassi nel 1995 e Nadal-Djokovic nel 2011 e 2014) con il n°1 sempre sconfitto.

Così l’anno scorso – Come nel 2011, Novak Djokovic arriva in Florida da campione della California e concede il bis. Il serbo entra in tabellone come seconda scelta e per accedere alla finale deve scendere in campo solo tre volte. Dopo il bye del primo turno, concesso alle teste di serie, Nole debutta lasciando sette giochi a Chardy e nei sedicesimi beneficia del forfait di Florian Mayer. Qualche grattacapo in più glielo crea l’inossidabile Robredo, battuto 63 75 ma il primo vero esame arriva nei quarti contro Andy Murray. C’è partita nel primo set, poi lo scozzese si spegne alla distanza (75 63). Intanto nella parte alta del tabellone il n°1 Nadal travolge Hewitt, Istomin e Fognini (appena nove giochi persi in tre match) ma nei quarti è costretto a cedere il primo set al bombardiere canadese Raonic, poi sconfitto 46 62 64. Per la prima volta nella storia del torneo, le semifinali non vengono disputate in quanto sia Berdych (avversario di Nadal) che Nishikori (il giapponese ha eliminato Federer e dovrebbe vedersela con Djokovic) sono costretti al ritiro. La finale è anche il 40° capitolo della saga Nadal-Djokovic e lo spagnolo la inizia in vantaggio 22-17; ma Nole è intrattabile al servizio, mette in campo il 71% di prime e le capitalizza quasi tutte (30/35) incanalando la sfida su binari che Rafa non può percorrere. Inevitabile il doppio 63 con cui Djokovic incamera il quarto Miami; per Nadal invece è la quarta volta che vede il trofeo sfuggirgli di mano all’ultimo assalto.

ALBO D’ORO

Delray Beach
1985 Tim Mayotte-Scott Davis                           46 46 63 62 64

Boca West
1986 Ivan Lendl-Mats Wilander                        36 61 76 64

Miami
1987 Miloslav Mecir-Ivan Lendl                       75 62 75
1988 Mats Wilander-Jimmy Connors              64 46 64 64
1989 Ivan Lendl-Thomas Muster                      ritiro
1990 Andre Agassi-Stefan Edberg                    61 64 06 62
1991 Jim Courier-David Wheaton                     46 63 64
1992 Michael Chang-Alberto Mancini             75 75
1993 Pete Sampras-MaliVai Washington        63 62
1994 Pete Sampras-Andre Agassi                      57 63 63
1995 Andre Agassi-Pete Sampras                      36 62 76
1996 Andre Agassi-Goran Ivanisevic              30 ritiro
1997 Thomas Muster-Sergi Bruguera              76 63 61
1998 Marcelo Rios-Andre Agassi                      75 63 64
1999 Richard Krajicek-Sebastien Grosjean   46 61 62 75
2000 Pete Sampras-Gustavo Kuerten             61 67 76 76
2001 Andre Agassi-Jan-Michael Gambill      76 61 60
2002 Andre Agassi-Roger Federer                  63 63 36 64
2003 Andre Agassi-Carlos Moya                      63 63
2004 Andy Roddick-Guillermo Coria             67 63 61 ritiro
2005 Roger Federer-Rafael Nadal                    26 67 76 63 61
2006 Roger Federer-Ivan Ljubicic                  76 76 76
2007 Novak Djokovic-Guillermo Canas        63 62 64
2008 Nikolay Davydenko-Rafael Nadal         64 62
2009 Andy Murray-Novak Djokovic              62 75
2010 Andy Roddick-Tomas Berdych              75 64
2011 Novak Djokovic-Rafael Nadal                  46 63 76
2012 Novak Djokovic-Andy Murray               61 76
2013 Andy Murray-David Ferrer                     26 64 76
2014 Novak Djokovic-Rafael Nadal                 63 63

WTA

Se Agassi è il re, Serena Williams è senza dubbio la regina di Miami anche se proprio la consorte di Andre potrebbe reclamare metà corona. Certo, perché se è vero che l’attuale numero uno del mondo detiene il record assoluto di titoli vinti (7 contro 5 della Graf) è pur vero che con la tedesca deve dividere sia la striscia vincente (21 match di fila, interrotta per entrambe da Venus Williams) che la percentuale di partite vinte (90,7% Steffi, 90,5% Serena). Dei suoi sette titoli, il più sofferto per Serena è stato certamente quello del 2007 quando in finale Justine Henin si trovò avanti 6-0 5-4 e due match-point con il servizio a disposizione prima che l’americana li annullasse e infilasse sei giochi consecutivi portandosi avanti 3-0 nel terzo, poi chiuso 6-3

Il torneo femminile ha affiancato fin dall’inizio quello maschile e in finale sono sempre arrivate teste di serie tranne l’edizione 2005, quando Kim Clijsters vinse (peraltro senza concedere alcun set) partendo dalla posizione n°133 del ranking WTA. A Chris Evert spetta il primato di finali consecutive: 5 dal 1985 al 1989, di cui una sola vinta. Peggio di lei ha fatto Maria Sharapova, anch’essa finalista in cinque occasioni ma sempre sconfitta e sempre da avversarie diverse.

La finale tra le prime due teste di serie si è verificata sette volte e solo Arantxa Sanchez nel 1993 è riuscita a ribaltare il pronostico vincendo da sfavorita.

Così l’anno scorso – Il settimo sigillo di Serena Williams arriva al termine di un torneo estremamente regolare, con tutte le principali teste di serie che rispettano le consegne. All’appello dei quarti di finale mancano solo Simona Halep (6, costretta al forfait prima dell’inizio del torneo e rimpiazzata in tabellone dalla lucky looser Cepelova) e Jelena Jankovic (7, eliminata al secondo turno dalla Lepchenko); al loro posto ci sono però Dominika Cibulkova (10) e Caroline Wozniacki (11).

Serena entra nel torneo in punta di piedi (un tie-break al debutto contro la Shvedova, un set ceduto alla giovane Garcia al terzo turno) ma dagli ottavi prende in mano la situazione e non la molla più. Il match-clou è la semifinale con la Sharapova, sconfitta 64 63 nonostante una buona prestazione. Nella parte bassa a sfidarsi per un posto in finale sono invece le finaliste degli Australian Open e di nuovo la cinese Li regola la slovacca Cibulkova, stavolta però in tre set: 75 26 63. L’ultimo atto resta in equilibrio solo nel parziale d’apertura, che Serena incamera 75 non senza sofferenza prima di dilagare 61 nel secondo e sollevare al cielo della Florida il suo ennesimo trofeo.

Un doveroso accenno al torneo di doppio per segnalare il ritorno al successo di Martina Hingis; in coppia con Sabine Lisicki l’ex numero uno del mondo coglie il 37° titolo nella specialità a distanza di oltre sette anni dall’ultimo (Doha nel 2007 con la Kournikova).

ALBO D’ORO

1985 Martina Navratilova-Chris Evert                      62 64
1986 Chris Evert-Steffi Graf                                            64 62
1987 Steffi Graf-Chris Evert                                            61 62
1988 Steffi Graf-Chris Evert                                            64 64
1989 Gabriela Sabatini-Chris Evert                             61 46 62
1990 Monica Seles-Judith Wiesner                             61 62
1991 Monica Seles-Gabriela Sabatini                          63 75
1992 Arantxa Sanchez-Gabriela Sabatini                  61 64
1993 Arantxa Sanchez-Steffi Graf                                 64 36 63
1994 Steffi Graf-Natalia Zvereva                                   46 61 62
1995 Steffi Graf-Kimiko Date                                           61 64
1996 Steffi Graf-Chanda Rubin                                       61 63
1997 Martina Hingis-Monica Seles                              62 61
1998 Venus Williams-Anna Kournikova                   26 64 61
1999 Venus Williams-Serena Williams                       61 46 64
2000 Martina Hingis-Lindsay Davenport                63 62
2001 Venus Williams-Jennifer Capriati                    46 61 76
2002 Serena Williams-Jennifer Capriati                   75 76
2003 Serena Williams-Jennifer Capriati                   46 64 61
2004 Serena Williams-Elena Dementieva                61 61
2005 Kim Clijsters-Maria Sharapova                         63 75
2006 Svetlana Kuznetsova-Maria Sharapova        64 63
2007 Serena Williams-Justine Henin                        06 76 63
2008 Serena Williams-Jelena Jankovic                    61 57 63
2009 Victoria Azarenka-Serena Williams                63 61
2010 Kim Clijsters-Venus Williams                             62 61
2011 Victoria Azarenka-Maria Sharapova               61 64
2012 Agnieszka Radwanska-Maria Sharapova       75 64
2013 Serena Williams-Maria Sharapova                   46 63 60
2014 Serena Williams-Na Li                                           75 61

Remo Borgatti

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement