ATP Miami: Djokovic vince al terzo, out Fognini e Bolelli, rientro vincente per Tsonga

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ATP Miami: Djokovic vince al terzo, out Fognini e Bolelli, rientro vincente per Tsonga

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Quarta giornata del Masters 1000 di Miami. Il numero uno del mondo Novak Djokovic avanza al terzo turno lasciando per strada un set. Sock elimina Fognini in 2 set, Bolelli si arrende a Troicki al terzo. Kei Nishikori facile in due set contro il russo Youzhny. Ferrer lascia 2 games a Delbonis. Rientro vincente per Tsonga che piega Smyczek.

[1] N.Djokovic b. M.Klizan 6-0 5-7 6-1 (da Miami, NoMercy)

Sembrava una pura formalità l’esordio del numero uno del mondo Novak Djokovic al Miami Open contro lo slovacco Martin Klizan, invece la partita ci ha riservato qualche sorpresa inaspettata. Nole parte subito fortissimo e sul primo set c’è veramente poco da dire. Gli riesce praticamente tutto : servizio, dritto, rovescio, perfetto in tutti i fondamentali. Oltre alla solita solidità da fondo campo, Nole ci regala anche alcune pregevoli smorzate e due pallonetti vincenti. Risultato : 6-0 in 23 minuti di gioco.

Forse ormai sicuro della vittoria, Djokovic inizia il secondo set con due doppi falli e sul 30-40 si gioca il punto più bello dell’incontro. Al termine di uno scambio pazzesco, Klizan tira un vincente di rovescio che fa letteralmente esplodere lo Stadium, speranzoso di poter assistere finalmente ad una partita. Martin alza decisamente il livello rispetto al primo set, aiutato anche da un calo soprattutto mentale di Djokovic, e regala al pubblico, tutto schierato dalla sua parte, i punti più belli dell’incontro. Nonostante non giocasse come nel primo set, Djokovic è sempre Djokovic e riesce comunque a recuperare il break di svantaggio e a trovare un ulteriore break issandosi fino al 5-3.  A questo punto però Klizan inizia a tirare a tutto braccio ed a realizzare vincenti uno dopo l’altro, riuscendo a infilare 4 games consecutivi e a chiudere il parziale per 7-5.

Non si è fuoriclasse per caso e Djokovic resetta in fretta lo sbandamento successogli nel secondo set e inizia il terzo parziale con il piglio giusto, ritrovando profondità e angoli smarriti nel corso della partita. Klizan ormai è scarico soprattutto mentalmente e si fa strappare il servizio nel secondo e nel sesto gioco e si arrende definitivamente dopo quasi due ore di gioco.

Prossimo avversario il numero 84 del mondo Steve Darcis.

J.Sock b. [21] F.Fognini 7-6(4) 6-1 (Giovanni Vianello)

Nella vita abbiamo probabilmente bisogno di certe costanti e l’altalenanza del rendimento agonistico del nostro Fognini ha appunto tutti i caratteri di una costante. Se vogliamo prenderla con filosofia, è questo l’unico lato positivo della partita tra Fognini e Sock, match che ha visto la netta sconfitta del nostro connazionale contro l’americano. La partita inizialmente è stata equilibrata, anche se Sock ha da subito mostrato più sicurezza al servizio. Fognini ha infatti dovuto salvare più di una palla break sul 2-2, ciononostante è riuscito a tenere il servizio. In seguito, sul 4-3 in favore di Fognini, è stato l’italiano a portarsi a palla break, ma Sock ha cancellato le nostre speranze con sicurezza.

Il primo set ha poi visto il dominio dei servizi, anche se Fognini ha sempre avuto bisogno di lavorare di più sullo scambio per portare a casa i quindici. Si è infine giunti al tie-break, che è stato in equilibrio con nessun minibreak fino al quattro pari; a questo punto è avvenuto uno scambio molto lungo e lottato vinto da Sock grazie ad un errore di rovescio di Fognini e qui è girata la partita. Sock si è aggiudicato il tie-break per 7-4. Fognini non è poi più riuscito ad arginare il gioco offensivo dell’americano e, a parte un lottato game di servizio in cui ha anche dovuto salvare delle palle break, non ha più portato a casa neanche un gioco. Il secondo set è infatti terminato 6-1 per l’americano.

[32] V. Troicki b. S. Bolelli 7-5 3-6 6-4 (da Miami NoMercy)

Si conclude con l’eliminazione anche del secondo singolarista l’avventura azzurra nel torneo del singolare maschileSimone Bolelli esce sconfitto dopo 2h11 in una partita piena di rimpianti. Parte benissimo infatti Simone, strappando il servizio all’avversario nel game di apertura sfruttando l’unica palla break concessagli da Troiki nel primo set. Da quel momento i giocatori tengono agevolmente i loro servizi fino al 5-3 servizio serbo. Fino a questo momento abbiamo visto un Bolelli impeccabile, molto centrato con i colpi, ispirato al servizio e incisivo con il dritto. Da qui in avanti però qualcosa si spegne in Bolelli e inizia a sbagliare praticamente tutto. Il suo avversario infila un parziale di 16 punti a 3 e strappa a Bolelli due servizi consecutivi, di cui l’ultimo a zero, chiudendo il primo set per 7-5. Nel frattempo finisce anche la partita in corso nell’attiguo campo 7 tra Monaco e Gulbis,  con i tifosi argentini che salutano la vittoria del loro beniamino con cori e tifo da stadio. Non è facile giocare in questo momento perchè sono davvero troppo calorosi.

Infatti il secondo set non inizia nel migliore dei modi, con Bolelli che deve salvare due palle break al secondo gioco e altrettante al quarto. Da questo momento la partita cambia di nuovo con Troiki che sembra accusare un po’ di stanchezza e Bolelli che ritrova la precisione nei colpi. Il parziale per Simone è quasi tanto pesante quanto quello subito a fine primo set e infila 4 games su 5 chiudendo il secondo set per 6-3. Gioca bene Simone adesso e conferma il buon momento anche nel terzo set. La partita fila via liscia con i servizi mantenuti da entrambi i giocatori con autorità fino al 3-3, quando Bolelli commette 4 errori gratuti e si fa strappare il servizio alla prima palla break concessa all’avversario. La partita finisce qui perchè Bolelli perderà tutti gli otto punti giocati sul servizio del suo avversario. Sfuma purtroppo la possibiltà di incontrare la tds numero 4 Kei Nishikori al terzo turno del torneo

[4] K. Nishikori b. M. Youzhny 6-2 6-1 (Valerio Vignoli)

Kei Nishikori, testa di serie n.4 del tabellone a Miami, vince comodamente in due set molto rapidi (6-2 6-1) il suo match d’esordio contro il veterano russo Mikhail Youzhny. Risultato mai veramente in discussione, per merito di un Nishikori molto concentrato (non ha concesso nessuna palla break) e brillante.
Il tennista giapponese scappa subito nel primo set strappando il servizio al suo avversario sul 2-1. Dopo aver bissato il break al settimo gioco, il protetto di Michael Chang chiude in scioltezza il primo parziale sul 6-2 in poco meno di mezz’ora di gioco.
Il secondo set, che si conclude con il punteggio di 6-1, è quasi la fotocopia di quello precedente. Youzhny cede il servizio per ben tre volte e Nishikori controlla le operazioni grazie alla profondità e solidità dei suoi colpi da fondocampo. Al prossimo turno il 22enne nativo di Shimane affronterà uno tra l’azzurro Simone Bolelli e il serbo Viktor Troicki.

[11] J. W. Tsonga b. T. Smyczek 6-4 3-6 6-3 (Ciro Battifarano)

Rientro alle competizioni vincente per Tsonga, al rientro dopo 4 mesi di stop per l’infortunio all’avambraccio sinistro.

Il francese non tradisce il suo gioco aggressivo e già nel primo gioco si procura una palla break che però spreca. Entrambi i giocatori mantengono senza troppe difficoltà i propri turni di servizio. Nel sesto gioco Tsonga al servizio va sotto 0-30 ma ne esce egregiamente con dei pregevoli dritti e da lì infila un parziale di 12 punti a 2 che gli consentono di portarsi avanti di un break. Chiude facilmente al decimo gioco sfoggiando anche il rovescio lungolinea.

Anche nel secondo set i giocatori tengono con facilità il servizio fino al sesto gioco in cui Tsonga, di fronte ad un Smyczek più aggressivo, ha l’unico passaggio a vuoto in battuta nell’intero match: sotto 15-40 scaglia in rete la palla che consegna all’americano il break. Smyczek va a servire per il set nel nono gioco e, dopo aver annullato con una coraggiosa discesa a rete una palla break, chiude al terzo set-point.

Nel terzo set Smyczek diventa decisamente più falloso e nel quarto gioco cede il servizio. E’ la resa dell’americano che poco può nei successivi giochi di servizio di Tsonga che vince facilmente il set per 6-3. Il francese vince e convince a tratti, considerando che l’avversario, che ha comunque disputato una buona partita, non era di sicuro un test troppo impegnativo. Buono il servizio di Tsonga (11 aces) ma da migliorare la percentuali di prime (di poco superiore al 50%) e buono il dritto. Bisognerà comunque attendere il prossimo turno, contro il connazionale Monfils, per avere indicazioni sul suo effettivo stato di forma.

[9] G. Dimitrov b V. Pospisil 6-2 6-2 (Raffaello Esposito)

Secondo turno allo Stadium fra l’eterna promessa Grigor Dimitrov, attualmente 11 ATP e testa di serie numero nove del torneo opposto al bombardiere canadese Vasek Pospisil.  Il vincente affronterà al terzo turno Jerzy Janowicz, nella parte alta del tabellone presidiata da Novak Djokovic e Milos Raonic.

I precedenti parlano a favore del bulgaro, vincente sia nel 2012 a Tokyo che nel 2014 a Basilea.

Dimitrov appare subito centrato e strappa in apertura il servizio all’avversario per poi confermarlo d’autorità con due aces. Pospisil ha un fisico imponente e fatica ad entrare in partita anche perché Grigor non lo fa mai colpire con i piedi ben piantati per terra e gli propone palle sempre diverse, sia come piazzamento che come spin. La tattica destabilizza il canadese che cede ancora la battuta nel quinto game, così dopo diciotto minuti Dimitrov appare già padrone del primo set. Si distrae e concede due palle break ma le annulla, una con un ace, e allunga per il cinque uno che diventa sei due.

Pospisil è praticamente nullo in risposta, serve poche prime e con la seconda ha vinto solo tre punti su dodici. Il canadese sopravvive all’inizio del secondo parziale quando si trova subito sotto 0-30 ma riesce a difendere la battuta e a portarsi avanti per la prima volta nel match. Dimitrov per parte sua continua a tenere i servizi con naturalezza, anche grazie alla perdurante assenza di Pospisil in risposta. Non che alla battuta gli vada meglio perché la prima palla continua a latitare e sulla seconda del canadese Dimitrov è una sentenza (66% di punti vinti finora). Date le premesse non sorprende il crollo di Pospisil, che con tre doppi falli perde due turni di servizio consecutivi e spiana la strada verso il terzo turno al bulgaro. Troppo fragile e falloso il canadese per dare un giudizio definitivo sulla prova di Dimitrov, il quale comunque rimane un avversario molto pericoloso per la lotta nel tabellone alto.

A. Dolgopolov b. [16] T. Robredo 6-7(1) 6-3 7-5  (Giovanni Vianello)

La quarta partita del campo 1 ha visto fronteggiarsi la testa di serie n. 16 Robredo e l’estroso ucraino Dolgopolov. La partita prometteva di essere affascinante data l’estrema diversità di stile di gioco dei due contendenti e non ha deluso le attese ed è stata anche sorprendente nell’esito, se consideriamo che ha vinto in rimonta al terzo set il giocatore meno dotato fisicamenente. Pronti, via e Dolgopolov si è portato 3-0 nel primo set con un break. Il vantaggio è tuttavia sfumato subito e poco dopo era Robredo a trovarsi avanti 5-4 e servizio; Dolgopolov ha sfoderato a questo punto il meglio del proprio repertorio e ha breccato per portarsi 5 pari. Il primo parziale si è deciso al tie-break, vinto piuttosto nettamente da Robredo. Il secondo set ha visto invece prevalere in maniera inequivocabile l’ucraino, che è riuscito a contenere gli errori gratuiti e con il proprio gioco fantasioso ha vinto per 6-3. Nel terzo set c’è stata una vera battaglia. Inizialmente sembrava essere l’iberico Robredo a doverla spuntare, essendosi portati avanti di un break, ma Dolgopolov non ha desistito ed ha recuperato lo svantaggio. Il gioco ha seguito i servizi fino al 6-5 per Dolgopolov. In questo frangente, Robredo si è portato 40-15, ma non è riuscito a protrarre il set al tie-break, in quanto l’ucraino ha estratto dal cilindro i suoi conigli migliori e si è portato prima a parità, poi più volte a vantaggio, riuscendo infine, con un passante al corpo potente e ben calibrato, a strappare la battuta al suo avversario.

[19] D. Goffin b. B. Coric 6-0 6-4 (Tommaso Voto)

Nel secondo turno del Master 1000 di Miami, un centratissimo Goffin liquida il croato Coric con il punteggio di 6-0 6-4 ed ora affronterà un ritrovato Janowicz.

Goffin-Coric è una sfida tra nuove “leve” del tennis mondiale, due giocatori giovani che possono ampiamente sperare di poter essere dei futuri protagonisti di questo sport. Entrambi posseggono un gioco da fondo solido e discrete qualità balistiche con entrambi i fondamentali. Goffin, più “anziano” del croato, è esploso nell’ultimo anno, infatti ha rapidamente scalato la classifica mondiale (oggi è numero 20) ed era il favorito del match.

C’era molta curiosità sulla condizione fisica di Goffin, perchè il belga era stato costretto al forfait ad Indian Wells per un problema alla schiena. Ma la partita odierna ha mostrato un giocatore ritrovato e atleticamente pronto.

Il primo set è una formalità, perchè Goffin rifila un “bagel” ( 6-0) ad uno spaesato Coric, costantemente in balia delle geometrie “old style” del belga. Il giovane croato, che già contro Haider-Maurer era stato in difficoltà in battuta, oggi non è sembrato mai in grado di poter tenere testa al gioco aggressivo e piatto di Goffin.

Nel primo gioco del secondo set arriva finalmente il  game per Coric al servizio, ma la dinamica della partita non cambia, perchè Goffin controlla le operazioni da fondo senza avere alcun tentennamento. Il belga ottiene immediatamente il break,anche nel secondo set,  e concluderà l’incontro sul 6-4.

Le altre partite

Molte partite combattute nel ricco programma di Miami. Hanno avuto ricorrere al terzo set in tanti. Gilles Simon ha perso al tiebreak il secondo set contro il “giustiziere di Astana” Kukushkin ma nel terzo ha dilagato; Verdasco ha ceduto il primo set e poi ha concesso solo tre game a Duckworth; Monfils si è regalato il derby contro Tsonga ma ha sofferto le pene dell’inferno contro l’ex pupillo di Diego Nargiso, il serbo Krajinovic, vincendo solo al sesto match point; Darcis ha vinto una delle partite più belle della giornata contro un altro Gilles, il lussemburghese Muller; un po’ a sorpresa il brasiliano Bellucci ha eliminato Cuevas. Più semplici le giornate di Raonic e Chardy (entrambi hanno concesso solo 5 game agli avversari); di Isner contro la Wild Card Rublev; Ferrer ha fatto persino meglio, cedendo due soli game a Delbonis. Se sono delle mezze sorprese sia la sconfitta di Karlovic contro Falla che la vittoria di Janowicz contro Bautista Agut, forse non si può più dire nulla dell’ennesima partita persa da Gulbis, stavolta contro “Pico” Monaco. Il lettone sembra davvero nel momento più buio della sua carriera e chissà e avrà voglia di prendere qualche contromisura.

Risultati:

[11] J. Tsonga b. T. Smyczek 6-4 3-6 6-3
[4] K. Nishikori b.   M. Youzhny 6-2 6-1
J. Sock b. [21] F. Fognini 7-6(4) 6-1
[12] G. Simon b.   M. Kukushkin 6-3 6-7(5) 6-0
[29] F. Verdasco b.  [Q] J. Duckworth 4-6 6-2 6-1
[6] D. Ferrer b. F. Delbonis 6-1 6-1
[26] L. Rosol b. [Q]  A. Zverev 7-6(0) 6-3
Monaco b. [14] E. Gulbis 6-2 6-4
[28] A. Mannarino b.  A. Ramos-Vinolas 6-4 3-6 6-2
[32] V. Troicki b. S. Bolelli 7-5 3-6 6-4
[22] J. Isner b. [WC] A. Rublev 6-3 6-4
[17] G. Monfils b. [Q] F. Krajinovic 3-6 6-2 7-6(4)
[Q] A. Falla b. [20] I. Karlovic 6-4 6-2
J. Janowicz b. [13] R. Bautista-Agut 6-4 1-6 6-4
[31] J. Chardy b. J. Melzer 6-4 6-1
A. Dolgopolov b. [16] T. Robredo 6-7(1) 6-3 7-5
[9] G. Dimitrov b. V. Pospisil 6-2 6-2
[1] N. Djokovic b. M. Klizan 6-0 5-7 6-1
[5] M. Raonic b. T. Gabashvili 6-1 6-4
T. Bellucci b. [19] P. Cuevas 2-6 6-2 7-5
[18] D. Goffin b. B. Coric 6-0 6-4
[Q] S. Darcis b. [30] G. Muller 6-4 6-7(2) 6-3

 

 

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