WTA Miami: eliminate le azzurre Errani e Pennetta, avanza Venus Williams

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WTA Miami: eliminate le azzurre Errani e Pennetta, avanza Venus Williams

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Giornata d’ottavi nel WTA Premier di Miami. Non ce l’hanno fatta Sara Errani e Flavia Pennetta a centrare il pass per i quarti di finale, sconfitte rispettivamente da una travolgente Sabine Lisicki e da una solidissima Simona Halep. Venus Williams batte in due set la Wozniacki, Carla Suarez Navarro conferma il suo ottimo stato di forma rimontando la Radwanska. Serena Williams liquida agevolmente la Kuznetsova. Avanti Petkovic e Pliskova, in campo Stephens e Bencic. Pennetta e Halep chiuderanno la sessione serale

[3] S. Halep b. [15] F. Pennetta 6-3 7-5 (da Miami NoMercy)

Niente da fare per i colori azzurri nella giornata di lunedì. Anche l’ultimo rappresentante del nostro paese è stato eliminato nell’ultimo incontro della sessione serale. Flavia Pennetta ha offerto un’ottima prova contro una grande avversaria. La partita è stata ottima e a tratti spettacolare, 1h32 di gran tennis ad altissimo ritmo. Lo Stadium era equamente diviso tra supporters italiani e rumeni, anche se quest’ultimi erano decisamente più rumorosi, a volte in momenti poco opportuni. Flavia si è lamentata più volte con l’arbitro per essere disturbata durante lo svolgimento dei punti.

Il primo set è giocato molto bene da entrambe, ma la maggiore solidità di Simona ha prevalso sulla brindisina. Solo una palla break non sfruttata per Flavia al terzo gioco e poi ordinaria amministrazione al servizio per la giocatrice rumena, quest’ultima molto in palla anche nei colpi al rimbalzo e non solo per la sua proverbiale solidità. Dopo aver salvato una palla break al quarto gioco, Flavia perde il servizio al sesto e non riuscirà mai ad impensierire la sua avversaria fino al 6-3 finale.

Nel secondo set il livello della partita sale ancora, ma soprattutto è il dritto di Flavia a salire. Costretta dalla solidità della sua avversaria, Pennetta spinge di più con quel fondamentale e inizia a trovare numerosi vincenti. Dopo che Flavia riesce a  tenere il primo servizio del parziale, inizia una serie di cinque giochi dove le giocatrici si strappano il servizio ad ogni turno di battuta e giocano il loro miglior tennis. Sembra che Simona non riesca ad arginare la nostra giocatrice, ma nonostante perda la maggior parte dei punti, riesce a far correre parecchio la Pennetta da una parte all’altra del campo. Flavia si porta 5-2, ma si vede che sta perdendo lucidità e la stanchezza inizia a farsi sentire. Dopo aver tenuto con tranquillità il servizio, Halep trova il break al game seguente con Flavia che si è trovata per due volte a due punti dal set. Ormai c’è una sola giocatrice in campo, Flavia ha speso troppo per star dietro alla sua avversaria e non riesce a conquistare nemmeno un punto nei due successivi games. Sul 6-5 Halep, Flavia riesce con orgoglio a procurarsi una palla break che le varrebbe il tie-break, ma Simona mette in fila tre punti consecutivi e chiude il match 6-3 7-5.

Ottima partita e buon torneo per Flavia, sconfitta da un’avversaria più giovane e decisamente on-fire, recente vincitrice del titolo conquistato a Indian Wells la settimana scorsa.

 

 [27] S. Lisicki b. [11] S. Errani 6-1 6-2 (da Miami NoMercy)

Si conclude purtroppo al quarto turno l’avventura di Sara Errani qui al Miami Open. C’è ben poco da dire su questa partita, troppo superiore la Lisicki in tutti i fondamentali, anche nello scambio da fondo, punto forte della tennista italiana.

È veramente in giornata di grazia la tennista tedesca e in queste condizioni Sara non ha il gioco per contrastare la ben più potente avversaria. Il Court 1 è praticamente deserto e si sentono in sottofondo le urla dei tifosi presenti allo Stadium per la partita Raonic-Chardy, le uniche parole che sisentono sono quelle di Sara che si lamenta con se stessa perchè non riesce ad arginare i colpi dell’avversaria. In un attimo ci troviamo sul 5-0 Lisicki e, nonostante coach Lozano tenti di incitare Sara, la partita sembra già decisa. Errani riesce a tenere il primo game in battuta portandosi 5-1 ma pochi minuti dopo la sua avversaria chiude game e set. Non c’è stata partita né in battuta, né in risposta, zero infatti sono le palle break avute a disposizione da Sara. Lozano chiede a Sara se ha bisogno del suo intervento, ma lei scuote la testa sconsolata.

Il secondo set è tutto cuore e grinta per Errani, che riesce finalmente a strappare il servizio all’avversaria al secondo gioco, dopo aver subito il break in apertura. Si incita e viene incitata dal suo angolo, ma purtroppo la sua avversaria oggi è troppo superiore. Anche il secondo set vola via veloce, ma nonostante tutto Sara ci prova fino alla fine: due sono i match point annullati sul 5-2 prima di capitolare definitivamente dopo meno di un’ora di gioco.

Torneo tutto sommato positivo per Sara, che ottiene una bella vittoria su Muguruza e perde contro un’avversaria più a suo agio su questi campi. La rivedremo sulla terra verde di Charleston.

Errani: “La sua palla viaggiava il triplo della mia. Troppo cemento a scapito della terra. L’erba? E’ una superficie pericolosa, non adatta al tennis odierno”

 

[1] S. Williams b. [24] S. Kuznetsova 6-2 6-3 (Francesco Scurci)

Vittoria agevole della nr. 1 del mondo Serena Williams contro la russa Svetlana Kuznetsova negli ottavi di finale del torneo WTA di Miami. Nonostante i problemi al ginocchio lamentati prima dell’inizio del torneo, la Williams sfodera un’altra solida prestazione per liberarsi in solo un ora e 14 minuti di una giocatrice che l’aveva battuta due volte in passato (8-2 gli H2H) e che spesso l’aveva fatta soffrire.
Match condizionato dal vento sin dalle prime battute dove è Serena a partire più contratta, tanto da essere costretta ad annullare due palle break nel terzo gioco ma di lì in poi, l’americana innesta il turbo e strappa il servizio due volte alla Kuznetsova per chiudere facilmente 6-2.
All’inizio del secondo parziale la musica non cambia, Serena opera subito il break e vola 3-0 in un battito d’ali; a questo punto vengono fuori le doti da fighter della giocatrice russa che tenta in ogni modo di rimanere attaccata al match avvalendosi della sua ottima fase difensiva e della capacità di ribaltare lo scambio grazie al sapiente uso dello slice alternato ad improvvise accelerazioni che tolgono il ritmo alla Williams; l’americana non brillantissima al servizio (solo il 54% di prime con 6 ace e ben 7 doppi falli), forse a causa delle condizioni ambientali, riesce però a tenere i suoi turni di battuta concedendo solo due palle break sul 3-1 e chiudendo il secondo set per 6-3 al primo match point, dopo un pesante dritto incrociato su cui la Kuznetsova arriva appena. Nei quarti Serena affronterà la vincente del match fra la nostra Sara Errani e Sabine Lisicki.

[16] V. Williams b. [4] C. Wozniacki 6-3 7-6(1) (Francesco Gizzi)

Il primo ottavo femminile di giornata sul centrale è il remake della finale andata in scena ad Auckland ad inizio anno tra Venus Williams e Wozniacki. I precedenti non sono di certo esaltanti per la danese: su 7 incontri non hai mai sconfitto la “venere nera” e solo ad Auckland per la prima volta in carriera, è riuscita a strapparle un set che non le è bastato però per il titolo. La chiave del match appare subito chiarissima: l’americana con i piedi piantati dentro il campo si prende ogni rischio immaginabile, tira a tutto braccio sfruttando ogni palla non profonda dell’avversaria e cerca sempre e comunque il vincente. Nel bene e nel male la partita è decisa interamente dalla scelta tattica della Williams, che alterna grandissime accelerazioni di rovescio in cross e lungolinea a gratuiti fuori di metri. Sarà un 50 e 50 praticamente, alla fine del primo set infatti i vincenti e i gratuiti saranno pari. La Wozniacki è invece molto remissiva, si difende dall’aggressività di Venus correndo a destra e sinistra del campo, ma il punto arriva solo con l’errore avversario. Così il primo set è caratterizzato in avvio da ben 5 cinque break consecutivi. La Williams si porta avanti ma poi puntualmente si fa raggiungere per ben due volte, non riuscendo a trovare un minimo di continuità per conservare il vantaggio. Nel sesto game però finalmente l’americana mantiene il proprio turno di servizio e infine breakkerà un’altra volta la danese chiudendo in 36 minuti sul 6-3 un primo set  in cui è stata l’unica protagonista. Il secondo parziale segue il servizio sino al 2 a 2 quando la Williams concede il break con un brutto doppio fallo. Al cambio campo però arriva l’ennesimo contro-break questa volta a favore dell’americana. Tuttavia Venus sembra iniziare a sentire sulle spalle il peso delle quasi 35 primavere, sbaglia molto e soprattutto di vincenti inzia a tirarne col conta gocce, così regala un altro turno di servizio. La Wozniacki alza il livello di gioco prendendosi qualche rischio in più e serve sul 5-4 per portare il match al terzo. Ma nuovamente alla danese trema il braccio e l’americana rientra nel set realizzando il break. Le sorprese non finiscono qui perché nel game successivo la Williams avanti 40 a 0 commmette la bellezza di 3 doppi falli consecutivi e con due gratuiti di rovescio rimanda di nuovo la Wozniacki a servire per il set. La cosa ha dell’incredibile ma ancora più incredibile è il fatto che la danese al cambio campo è capace di fare ancora peggio dell’avversaria fallendo la seconda opportunità di portare il match al terzo parziale. Così questo stranissimo set è deciso dal tie-break che di fatto si trasforma in una formalità, perché la Williams ritrova aggressività e vincenti e lo chiude sul 7 a 1 guadagnandosi meritatamente il posto nei quarti di finale. Una partita a luci e ombre quella di Venus, che resta forse un tantino troppo fallosa  ma che comunque mostra un rovescio in versione deluxe e un buono complessivo stato di forma.

[12] C. Suárez Navarro b. [7] A. Radwanska 5-7 6-0  6-4 (Ciro Battifarano)

Conferma l’ottimo momento di forma la spagnola Suárez Navarro e al terzo tentativo batte per la prima volta la Radwanska senior che, invece, continua a non trovare la chiave di questo inizio di stagione.

Il primo set è all’insegna dell’equilibrio, entrambe tengono con facilità i primi turni di battuta; è la spagnola la prima a conquistare il break nel quinto gioco, presentandosi aggressiva sulla seconda di servizio della polacca. Immediata la reazione della polacca che, iniziando a variare i colpi e a spingere di più col dritto, strappa i successivi due servizi di Suárez Navarro. Radwanska, ancora con la seconda troppo debole (17% di punti sulla seconda a fine match per lei) rimette però in pari il conto dei break e nell’undicesimo gioco concede due volte la palla break a Suárez Navarro che potrebbe così andare a servire per il set. La polacca alza il livello del suo gioco, avanza a rete e prima annulla entrambe le palle break e subito dopo strappa ancora una volta il servizio alla spagnola conquistando il primo set.

Suárez Navarro non ha demeritato nel primo set ma ha lasciato troppo l’iniziativa all’avversaria. Provvidenziale l’intervento del coach della spagnola nell’intervallo tra i due set, che la invita ad essere più propositiva e a spostare il gioco sul rovescio della polacca. Con quindici vincenti la spagnola rifila un bagel velocissimo all’avversaria e si va al set decisivo.

Radwanska, che in questo periodo non brilla per sicurezza, perde ogni riferimento, inizia il terzo set cercando di chiudere  quanto prima gli scambi ma anche questa volta concede il break in apertura  di set e poi nel quinto gioco. La partita sembra indirizzata ad un veloce epilogo ma la spagnola inizia ad essere più fallosa e  lascia nuovamente l’iniziativa alla polacca. Si susseguono altri break da ambo le parti con Suárez Navarro che resta avanti di uno e deve servire per il match nel decimo gioco: la spagnola al cambio campo chiama il coach che la invita ad essere di nuovo aggressiva e a spostare l’avversaria sul rovescio. Con le idee chiare va a servire, segue i consigli dell’allenatore e al primo match point chiude con un servizio vincente. Suárez Navarro, sempre più vicina all’ingresso in top ten, è attesa nei quarti di finale da Venus Williams.

[9] A. Petkovic b. [8] E. Makarova 6-1 7-5 (Alberto Prestileo)

È stata una partita dai due volti quella tra Andrea Petkovic ed Ekaterina Makarova. Un primo set dominato dalla tedesca, mentre il secondo decisamente più equilibrato, merito soprattutto della russa, capace di riprendersi dopo il 6-1 iniziale.
Ma andando per ordine, per le due giocatrici è stata soltanto la seconda volta che si sono ritrovate l’una contro l’altra. L’unico altro precedente risale tra l’altro a ben 5 anni fa, al torneo di Istanbul; anche in quell’occasione, inoltre, vincitrice è stata l’attuale numero 10 del ranking dopo 3 difficilissimi set.
Passando all’ottavo di finale di Miami, il primo set è, come detto, mera formalità: la Petkovic parte forte, concentrata e si muove brillantemente da una parte all’altra del campo, non lasciando mai respirare l’avversaria. Come se non bastasse, la Makarova serve con solo il 50% di prime palle, raccogliendo appena il 33% con la prima ed addirittura il 22 con la seconda. Troppo, troppo poco per poter pensare di tenere anche un solo turno di battuta. Tant’è che non riesce a tenerne nemmeno uno. L’unico game che riesce a far suo arriva nel quinto gioco, arrivato più per demeriti della tedesca che suoi. Il 6-1 è così presto servito e, considerate le circostanze, ci si aspetta un secondo set fotocopia.
Ma per fortuna degli spettatori, la situazione cambia drasticamente, nonostante un non inizio promettente. La russa infatti perde subito il servizio con un doppio fallo ma non si lascia andare come fatto nel primo parziale, tanto che controbrekka subito la Petkovic. Il gioco successivo, seppur con qualche difficoltà (3 break point annullati), è vinto dalla testa di serie numero 8 che rimane dunque in partita. Da qui in avanti, però, le due giocatrici cominciano a strapparsi i turni di servizio a vicenda, fino all’ottavo gioco, quando a servire è Petkovic che tiene il proprio turno di battuta. Mentalmente ci si aspetta a questo punto, un match finito. Makarova tiene il proprio turno e la tedesca nata in Bosnia va dunque a servire per il match. Accade però la nativa di Mosca ottiene due palle break e strappa alla prima occasione il servizio all’avversaria, riaprendo la partita. È però solo un’illusione perché la Petkovic non ci sta, controbrekka immediatamente la russa e chiude poi definitivamente al turno successivo, per il 7-5 finale dopo un’ora e 42 minuti.
Una partita pazzesca, a tratti davvero divertente, che ha messo in luce però le tante difficoltà al servizio delle due tenniste. Quando questo fondamentale riesce a dare buoni risultati, allora le cose si mettono bene. Ma quando non c’è, diventa complicatissimo vincere i punti.
Comunque sia, Andrea Petkovic passa ai quarti di finale. Ad attenderla, c’è Pliskova, che ha vinto il proprio ottavo di finale in due set, 6-3 6-2, contro la Gavrilova.

(In aggiornamento)

Risultati:

[16] V. Williams b. [4] C. Wozniacki 6-3 7-6(1)
[1] S. Williams vs [24] S. Kuznetsova 6-2 6-3
[3] S. Halep vs [15] F. Pennetta
[9] A. Petkovic b. [8] E. Makarova 6-1 7-5
[12] C. Suarez Navarro b. [7] A. Radwanska 5-7 6-0 6-4
[14] K. Pliskova vs D. Gavrilova 6-3 6-2
[27] S. Lisicki b. [11] S. Errani 6-1 6-2
S. Stephens vs B. Bencic

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