Prestazione di immenso cuore per Carla Suarez, che rinasce dalle ceneri di un primo set da psicoterapia per spuntarla alla distanza contro la maggiore delle sorelle Williams, alla quale non bastano la classe della campionessa ed una condizione invidiabile per una quasi trentacinquenne.

Il parziale d’avvio si risolve in una ciambella dopo appena venticinque minuti, nei quali l’unica cosa imperfetta per Venus è la fascia tra i capelli, che la distrae in continuazione; un rovescio per il quale serve il porto d’armi, piedi ben all’interno della riga di fondo e una disarmante solidità al servizio, unita ad anticipi fulminanti da entrambi i lati. La Suarez è contratta, addirittura chiude la frazione senza un vincente, ed è spettatrice di un autentico show della Williams, che aggredisce da fondo appena ne ha la possibilità. La spagnola non causa alcuna allergia all’avversaria con i suoi caratteristici tagli di rovescio, e deve aspettare il game iniziale del secondo set per muovere il proprio score, strappando il servizio per dare impulso ad una clamorosa riscossa; si serve del falco per annullare una palla del controbreak, e allunga poi sul 4-0 pesante, portando a casa lo scambio più bello dell’incontro, nel quale i colpi scollinano ben oltre la doppia cifra e si concludono su un recupero in rete di Venere. Da lì al 6-1 per pareggiare i conti il passo è breve, suggellato peraltro da un nastro chiaramente catalano che regala alla Suarez il parziale; raddoppiati i gratuiti della Williams, che commette anche tre doppi falli e smarrisce la devastante continuità con il rovescio mostrata nel primo set, mentre la spagnola appare ben più tonica e concentrata tatticamente, pressoché infallibile con le proprie geometrie ritrovate.

L’incontro si sposta sul piano nervoso, e nella bagarre Venus si smonta sul più bello; la statunitense ottiene il break per due volte, in altrettante occasioni lo restituisce, e dal 3-3 il livello di gioco tocca picchi interessanti, grazie agli splendidi disegni della Navarro con l’amato rovescio, e le altrettanto ammirabili bordate della californiana. Il tiebreak sembra l’epilogo più giusto, ma la Williams si incarta nel dodicesimo gioco, commette due doppi falli e un paio di gratuiti per permettere alla Suarez di staccare il biglietto d’accesso ai quarti di finale, dove incontrerà Andrea Petkovic nel rematch della finale mancata ad Anversa, lo scorso Febbraio.