WTA Miami, Serena Williams vs Carla Suarez Navarro: nove cose da sapere

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WTA Miami, Serena Williams vs Carla Suarez Navarro: nove cose da sapere

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Nove cose da sapere sulla finale del secondo Premier Mandatory del 2015, il Miami Open, tra Serena Williams e Carla Suarez Navarro

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(1) Serena Williams (USA #1) vs (12) Carla Suárez Navarro (ESP #12)
Head-To-Head: Serena leads Suárez Navarro, 4-0
2010  AUSTRALIAN OPEN MELBOURNE, AUSTRALIA R32 HARD Serena Williams 6-0 6-3
2013 ROME Rome, ITALY Q CLAY Serena Williams 6-2 6-0
2013 US OPEN Flushing Meadows, USA Q HARD Serena Williams 6-0 6-0
2014 MADRID Madrid, SPAIN R16 CLAY Serena Williams 6-2 6-3

 
  1. Serena ha dominato i precedenti quattro confronti diretti.
    Serena è 4-0 contro Suárez Navarro, e 8-0 nel computo dei set – la più devastante tra queste vittorie è stata un 6-0, 6-0 arrivato nei quarti di finale degli US Open 2013, tra l’altro nel giorno del compleanno della spagnola.
    Ma la No.1 del mondo non dà niente per scontato questa volta. “Era giovane quando ci siamo affrontate nelle precedenti occasioni”, ha detto. “Queste giocatrici più invecchiano, più migliorano. Non posso dare niente per scontato. E’ arrivata in finale qui, e ha battuto mia sorella, quindi ovviamente sta facendo bene”.
  2. Serena sta cercando di diventare la quarta giocatrice di sempre a vincere un evento WTA otto volte.
    Serena va per l’ottavo titolo a Miami. Solo altre tre giocatrici hanno vinto un evento WTA otto volte –  Chris Evert (8 ad Hilton Head), Martina Navratilova (12 a Chicago, 11 ad Eastbourne, 9 a Dallas, Washington DC e Wimbledon ed 8 a Los Angeles, WTA Finals ed Orlando) e Steffi Graf (9 a Berlino).
  3. Suárez Navarro va per il secondo titolo WTA in carriera.
    Fino ad ora, l’unico titolo WTA vinto da Suárez Navarro è il torneo International giocato sui campi in terra rossa di Oeiras, Portogallo, lo scorso anno – e ha dovuto recuperare da 4-1 sotto nel terzo set della finale per vincere (qui gli highlights).
  4. Da lunedì, Serena sarà in testa sia al WTA Ranking che alla Road to Singapore.
    La prima piazza del ranking appartenente a Serena non è mai stata in pericolo in queste due settimane, ma in virtù della vittoria ottenuta giovedì su Simona Halep, Serena supererà la rumena al primo posto della Road to Singapore.
  5. Suárez Navarro farà un grosso passo avanti in entrambe le classifiche.
    Raggiungendo la finale, Suárez Navarro è sicura di fare il suo debutto tra le prime dieci del ranking WTA, diventando solo la terza spagnola ad irrompere nell’elite del tennis (dopo Arantxa Sánchez-Vicario e Conchita Martínez). Salirà anche tra le prime quattro nella Road to Singapore – No.3 con il titolo, No.4 con la finale.
  6. Suárez Navarro va per un raro double Venus-Serena.
    Suárez Navarro ha battuto Venus Williams nei quarti di finale e adesso avrà l’occasione di battere entrambe le sorelle Williams in uno stesso torneo. Solo sette giocatrici – tutte ex No.1 al mondo – ci sono riuscite prima (Arantxa Sánchez-Vicario, 1998 Sydney, b. Serena in SFs & Venus in F; Steffi Graf, 1999 Sydney, b. Serena in 2r & Venus in QFs; Martina Hingis, 2001 Australian Open, b. Serena in QFs & Venus in SFs; Kim Clijsters, 2002 WTA Finals, b. Venus in SFs & Serena in F; Lindsay Davenport, 2004 Los Angeles, b. Venus in SFs & Serena in F; Justine Henin, 2007 US Open, b. Serena in QFs & Venus in SFs; Kim Clijsters, 2009 US Open; b. Venus in 4r & Serena in SFs; Jelena Jankovic, 2010 Rome, b. Venus in QFs & Serena in SFs).
  7. Serena non perde un set da una giocatrice col rovescio ad una mano da oltre cinque anni.
    Serena ha vinto gli ultimi 23 set giocati contro tenniste con il rovescio ad una mano – l’ultimo lo ha perso contro Justine Henin nella finale degli Australian Open 2010. E non perde un match completo contro una giocatrice con il rovescio ad una mano dai quarti di finale degli Us Open 2007 (Henin).
  8. Suárez Navarro va per la prima vittoria contro una Top 2.
    La No.1 spagnola ha vinto contro la No.3 del mondo ma è 0-4 contro la No.2 e 0-4 contro la No.1 (e tutte e quattro queste sconfitte sono le sopramenzionate sconfitte con Serena).
  9. Serena sta mettendo insieme una delle migliori strisce vincenti della sua carriera.
    Serena attualmente ha una striscia aperta di 20 match vinti consecutivamente. Se vincesse il 21esimo eguaglierebbe la terza miglior striscia vincente della sua carriera, pareggiando l’accoppiata di 21 match vinti consecutivamente delle stagioni 2002 e 2003. Le due “winning streak” più lunghe sono di 34 (nella stagione 2013) e 25 incontri (tra il 2013 ed il 2014).

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WTA Finals: Sabalenka, Swiatek, Gauff e Rybakina già qualificate

La WTA finalmente annuncia le prime qualificate al torneo di fine anno in programma a Cancun dal 29 ottobre. Coco Gauff si è garantita la partecipazione anche in doppio con Jessica Pegula

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Aryna Sabalenka - Australian Open 2023 (foto Twitter @wta)

Aryna Sabalenka parteciperà alla sua terza edizione di fila delle Finals. Il suo miglior risultato rimane quello dell’anno scorso quando arrivò in finale. La venticinquenne bielorussa ha disputato la miglior stagione della sua carriera, vincendo il suo primo Slam di singolare, l’Australian Open, oltre al WTA 1000 di Madrid e il WTA 500 di Adelaide. Nello score stagionale anche tre finali perse, a Indian Wells, a Stoccarda e allo US Open.
Questi risultati le hanno dato il trono n. 1. nel ranking femminile.

Terza presenza alle WTA Finals anche per Iga Swiatek: deve cancellare l’eliminazione in semifinale dell’anno scorso. Quattro i titoli vinti nel 2023 dalla campionessa polacca. Ha trionfato nuovamente al Roland Garros, al WTA 500 the Qatar TotalEnergies Open di Doha e il Porsche Tennis Grand Prix di Stoccarda. In più ha portato a casa il titolo di Varsavia nel WTA 250 BNP Paribas. Vanta un fantastico record di 56 vittorie e 10 sconfitte quest’anno nel Tour.

Gran colpo dell’americana Coco Gauff che si è qualificata per le Finals nel torneo singolare e in quello di doppio. Partecipa alle Finals per la seconda volta. Quattro i titoli vinti quest’anno: ad Auckland e poi nel corso di una fantastica estate dove ha trionfato al WTA 500 Mubadala Citi DC Open di Washington DC, al WTA 1000 Western & Southern Open di Cincinnati e poi il trionfo nel suo primo Slam della sua carriera allo US Open, salendo al n. 3 nel ranking.

 

Elena Rybakina, invece, sarà la prima donna kazaka a far parte delle WTA Finals. I successi di quest’anno vanno dal titolo ottenuto a Indian Wells a quello di Roma. Ha raggiunto la finale all’Australian Open e a Miami.

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WTA Guangzhou: Linette e Xiyu Wang in finale

La testa di serie n° 1 Magda Linette prevale su Yulia Putintseva in un match senza troppa storia. Incontrerà in finale Xiyu Wang vincitrice su Minnen

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Madga Linette - Australian Open 2023 (foto Twitter @AustralianOpen)

Venerdì 22 settembre era già giornata di semifinali al Galaxy Holding Group Open di Guangzhou, in una settimana in cui, oltre alla nostra Lucia Bronzetti, che si è spinta fino ai quarti di finale, grande protagonista è stato il caldo, che ha spesso fatto slittare l’inizio delle partite per non mettere a repentaglio l’incolumità delle giocatrici. Per questo gli organizzatori hanno deciso di programmare i due incontri a partire dal tardo pomeriggio, inizio comunque nuovamente ritardato anche questa volta per la pioggia.

[1] M. Linette b. Y. Putintseva 6-2 6-3

Magda Linette, testa di serie N° 1, e Yulia Putintseva sono scese in campo per prime, allo scoccare del mezzogiorno italiano, per dare vita alla prima semifinale. Le due si conoscevano a meraviglia per essersi affrontate già 8 volte, prima di questa, in carriera, e la polacca era davanti nei precedenti per 5-3. L’ultimo incontro, però, lo aveva vinto l’attuale n° 81 WTA, ad aprile durante la Billie Jean King Cup (7-5 6-3).

 

Il MATCH – Il primo set è però pressoché a senso unico per la favorita del torneo. Putintseva si dimostra infatti fallosa fin dai primi scambi, soprattutto con il dritto, che spesso viene colpito in ritardo e finisce oltre la riga di fondocampo. Un break nel secondo gioco, dopo un game di battuta tenuto a -0 da Magda, indirizza subito il punteggio verso la polacca n° 27 del mondo, che non deve salvare neanche una palla break in tutto il parziale (arrivando solo una volta ai vantaggi), chiudendo addirittura in anticipo rispetto a quello che avrebbe dovuto essere un naturale 6-3. L’ex n° 19 delle classifiche strappa infatti nuovamente il servizio alla kazaka e incamera il vantaggio nel computo dei set (6-2).

Putintseva, oltre che eccessivamente imprecisa coi colpi da fondo, si dimostra anche nervosa per alcune mancate chiamate, come un rovescio lungolinea di Linette che pare spolverare la riga e che invece secondo Yulia era fuori. Un nervosismo che le toglie concentrazione e che la porta a sbagliare ancora di più.

La situazione potrebbe cambiare nel secondo parziale perché, dopo un inizio equilibrato e un 2-2 senza break, la kazaka si porta sullo 0-40 nel quinto game, procurandosi le prime chance per togliere la battuta all’avversaria dopo circa un’ora di partita. Ma da quel momento, perde 9 punti consecutivi e non solo si fa rimontare in quel gioco, ma lascia per strada anche la battuta a -0 al cambio campo successivo, peraltro con degli errori gratuiti banali, come un rovescio in chiusura che termina la sua corsa in corridoio.

Quella è, di fatto, la pietra sopra il match, visto che Linette assume ancor più fiducia, inizia a migliorare la precisione del servizio (con qualche ace annesso) e non si lascia più avvicinare da Putintseva. L’esito è il 6-2 6-3 conclusivo e la prima semifinale del 2023 per Linette dopo quella prestigiosa dell’Australian Open.

Xiyu Wang b. [7] G. Minnen 6-3 6-4 (Andrea Mastronuzzi)

Nella seconda semifinale il fattore campo ha prevalso su quello classifica. La cinese Xiyu Wang, numero 88 del mondo, ha infatti superato in due set la settima testa di serie del torneo Greet Minnen che la precede di 20 posizioni nel ranking.

Wang, abile a trarre il massimo dal passaggio a vuoto attraversato dall’avversaria tra la fine del primo e l’inizio del secondo set, ha così conquistato l’accesso a quella che sarà la sua prima finale nel circuito WTA (la dodicesima in carriera includendo nel conteggio i tornei minori). Sarà invece il secondo confronto diretto con Magda Linette, da cui è stata sconfitta nel 2020 in Thailandia. Wang proverà a diventare la quinta cinese nell’albo d’oro del Guangzhou Open e a guadagnare ulteriori posizioni in classifica (adesso è virtualmente n. 69).

Il match si è presentato come molto equilibrato, aprendosi con break e controbreak e con diversi game ai vantaggi. La belga non è riuscita a confermare il primo vantaggio (pur avendone avuto la possibilità, sprecata con un doppio fallo) né a sfruttare ulteriori palle break avute nel terzo e nel quinto gioco. La cinese, allora, è passata al contrattacco sul 3-2 in suo favore quando ha pescato un paio di risposte micidiali con il suo dritto mancino che le sono valse il break, poi consolidato con grande autorevolezza. Minnen non ha più ritrovato quella continuità di dritto che aveva messo in mostra nei primi 20 minuti di gioco e così Wang ha chiuso il parziale sul 6-3 senza dover soffrire più di tanto.

La padrona di casa ha poi cavalcato l’onda in avvio di secondo set mettendo subito pressione con la risposta (anche di rovescio in questo caso) e poi aspettando gli ormai puntuali errori di dritto della numero 68 del mondo. Il momento d’oro di Wang e il contestuale black-out di Minnen non si sono esauriti qui, visto che dopo il break a zero in apertura la cinese ha messo a segno altri otto punti consecutivi (portando sul 16-0 il parziale aperto nell’ultimo game del primo set) portandosi in un amen sul 3-0. Nel quarto game la belga ha avuto tre possibilità (di cui due consecutive) per rimettere in discussione l’esito finale ma, sia per suoi errori che per bravura dell’avversaria, ha dovuto rimandare questo proposito di due giochi quando ha effettivamente recuperato uno dei due break di svantaggio. Minnen si è quindi rifatta sotto nel punteggio (da 0-4 a 4-5) trovando nelle discese a rete una buona soluzione tattica, ma Wang è rimasta fredda affidandosi al suo ottimo servizio e ha così chiuso dopo un’ora e mezza di gioco.

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WTA Guadalajara: le semifinali saranno Kenin-Dolehide e Garcia-Sakkari

Due teste di serie si affronteranno da un lato del tabellone, mentre dall’altro la sorpresa Caroline Dolehide e Sofia Kenin si contenderanno un posto in finale

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Maria Sakkari Madrid 2023 QF

Sono rimaste in quattro a giocarsi il titolo al Guadalajara Open AKRON Presented by SANTANDER, WTA 1000 che si sta disputando sul cemento messicano. Nel lato alto del tabellone, quello orfano della testa di serie n° 1 Ons Jabeur, battuta dalla nostra Martina Trevisan, sono arrivate in semifinale due tenniste che non erano seeded, ovvero Sofia Kenin e Caroline Dolehide (che ha superato proprio Martina in un match in cui l’italiana è stata “sprecona”), mentre nella parte bassa sono sopravvissute sia Maria Sakkari che Caroline Garcia, rispettivamente seconda e terza forza del torneo.   

 

S. Kenin b. L. Fernandez 6-4 6-7(6) 6-1 (Michelangelo Sottili)

Sofia Kenin conferma il momento di forma e, dopo la finale a San Diego di sabato scorso, conquista un posto tra le ultime quattro al Guadalajara Open Akron Presented by Santander battendo Leylah Fernandez 6-4 6-7(6) 6-1 in due ore e 47 minuti. Un incontro anche caratterizzato da qualche doppio fallo da parte di entrambe sui punti importanti, ma con un buon livello espresso dalle due, almeno finché Fernandez non è uscita dal match dopo i primissimi giochi della frazione decisiva, in apertura della quale vantava un bilancio tra vincenti e non forzati di 27-17 contro il 24-33 dell’avversaria.

Kenin ha mosso molto bene la palla, tenendo spesso una buona profondità alla quale Leylah ha risposto come sempre senza indietreggiare, finendo però per commettere troppi errori. La prestazione messa in campo da Sofia è stata dunque altrettanto efficace eppure ben diversa da quella organizzata di fronte a Ostapenko: 3 gratuiti contro la lettone, 44 questo giovedì, per una vittoria che permette alla n. 53 WTA di arrivare (virtualmente) a un passo dalla top 30.

IL MATCH – Kenin subito aggressiva sul servizio canadese, è anche fortunata con la risposta steccata mal gestita da Fernandez che chiude con il doppio fallo. Sofia consolida, ma il suo allungo si ferma con l’ottima risposta di Leylah che annulla la palla del 3-1 per poi pareggiare quando le viene restituito il doppio fallo da sinistra.

La ventunenne di Montreal gioca come sempre con i piedi vicinissimi alla riga di fondo, situazione che le permette di togliere il tempo all’avversaria ma a volte è lei stessa a non averne abbastanza per difendere le accelerazioni o le palle troppo profonde dell’altra. Ben centrata, Kenin rimette la testa avanti al quinto gioco, approfittando anche di Foxtenn che fa arrabbiare Fernandez: se non funziona sulla palla forse fuori di Sofia, torna presto in servizio per ribaltare l’out chiamato alla statunitense. Senza più rischiare in battuta, Kenin chiude 6-4, nonostante un saldo vincenti-unforced di 10-13 contro il 9-6 di Leylah; determinanti quindi gli errori forzati canadesi, anche se non di rado forzati da sé stessa, preferendo complicati colpi inginocchiati di mezzo volo (o anche meno) pur di non retrocedere.

Scambio di break in apertura di seconda partita, Fernandez si affida alla prima di servizio in un quinto game che avrebbe potuto complicarsi. Si complica invece quello successivo per Kenin che lo cede dopo 14 punti. È in fiducia ora, Leylayh, e vola 5-3 30-0. Tuttavia, ha la pessima idea di colpire al volo (con il manico) un lobbone difensivo che cadeva dritto contro sole e forse pure in corridoio. Da lì al doppio fallo sul 30-40 è un attimo; Fernandez si procura comunque due set point da sinistra, ma alla fine arriva il 5 pari.

Si arriva al tie-break mentre entrambe stanno esprimendo un ottimo livello. Sofia scappa 4-1 grazie a un’ottima risposta e al doppio fallo successivo, ma una brutta gestione dello slice corto canadese (già vista in precedenza) apre la strada alla rimonta di Leylah, facilitata dalla seconda in rete che la manda sul 6-4. Doppio fallo sul secondo set point (quarto complessivo), favore però presto ricambiato da Kenin e allora il parziale è della n. 21 WTA.

Nel terzo set, Fernandez non sfrutta la smorzata telefonata per strappare subito il servizio, ci mette anzi del suo per perdere la battuta al game successivo e il suo match termina lì, riuscendo solo a evitare il bagel. In semifinale, Kenin troverà la vincente fra Martina Trevisan e Caroline Dolehide.

[3] C. Garcia b. [10] V. Azarenka 6-3 6-4

Già in ottavi di finale si era parlato di una Caroline Garcia ritrovata, dopo i risultati non entusiasmanti dell’ultimo periodo, e la francese si è confermata anche ai quarti di finale del 1000 messicano sconfiggendo un’avversaria tosta, anche se ovviamente non più all’apice della carriera, come Victoria Azarenka, testa di serie n° 10 del torneo. E lo ha fatto in due set con un punteggio piuttosto netto (6-4 6-3).

In contrasto a quanto però dice lo score, l’andamento della partita non è stato tuttavia così agevole per la transalpina, che non ha mai perso il servizio, è vero, ma ha dovuto salvare cinque palle break nel primo set e sei nel secondo, mentre è stata letale non appena la bielorussa le ha concesso delle occasioni, capitalizzando una delle due chances di strappare servizio all’avversaria nel parziale di apertura e addirittura l’unica che le è capitata in tutto il secondo, nel game iniziale.

Garcia non raggiungeva una semifinale nel circuito da marzo, quando venne poi sconfitta da Donna Vekic nell’atto conclusivo, e cercherà di tornare in una finale WTA 6 mesi dopo l’ultima volta. Per riuscirci, però, dovrà battere Maria Sakkari.

[2] M. Sakkari b. E. Arango 6-3 6-4

E a proposito di Sakkari, la greca ha sconfitto nella notte, nell’ultimo quarto di finale in programma in ordine temporale, la sorpresa del torneo Emiliana Arango, nonché la seconda colombiana di sempre a raggiungere un quarto di finale a livello WTA. Quest’ultima, dopo essersi trovata sotto di un set e di due break contro la greca, finalista in Messico nel 2022, ha provato a rientrare nel finale, ma si è dovuta arrendere quando la tds n° 2 ha servito per la seconda volta per chiudere l’incontro.

Le ottime doti di Arango, attuale n° 180 del mondo (ma da lunedì sarà 120 con il nuovo best ranking), sono state comunque confermate anche da Sakkari, che nel post partita ha affermato: “Non avevo mai giocato contro di lei e quindi non la conoscevo. Ma è sicuramente una giocatrice talentuosa e promettente, e anche oggi ha disputato una bellissima partita”.

Guardando ai precedenti tra Garcia e Sakkari, le due si sono confrontate quattro volte in carriera e la francese è avanti per 3-1, ma nell’ultimo precedente, risalente a Doha 2023 (febbraio) Maria si è imposta in un incontro molto lottato al tie-break del terzo set. È dunque complicato andare a scovare una netta favorita tra le due.

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