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Fed Cup

Fed Cup, semifinali: ceche favorite a Ostrava, equilibrio a Sochi

Last updated: 17/04/2015 15:19
By Redazione Published 16/04/2015
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11 Min Read

Le campionesse in carica della R.Ceca schierano Kvitova e Safarova per battere la Francia dei “miracoli” e raggiungere la seconda finale consecutiva. In Russia padrone di casa senza la Sharapova ed opposte ad una coriacea Germania. Ci sarà la stessa finale dell’anno scorso?

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Week-end di Fed Cup con semifinali e play-off dei vari raggruppamenti. Le finaliste dell’edizione 2015 usciranno dalle sfide di Ostrava dove si affronteranno R.Ceca e Francia e di Sochi dove invece andrà in scena un accattivante Russia-Germania. Se nel primo caso le padrone di casa paiono nettamente favorite, sicuramente più equilibrata pare la sfida in terra russa. Anastasia Myskina ha scelto una formazione “old style” (Kuznetsova e Zvonareva) e dovrà rinunciare a Maria Sharapova infortunata mentre sul fronte tedesco Barbara Rittner avrà il team al completo ed in gran forma. Sulla carta potremmo ritrovarci con la stessa finale dell’anno scorso, R.Ceca-Germania, ma stavolta le tedesche avrebbero il vantaggio del fattore campo.

Repubblica Ceca-Francia

Sul veloce tappeto della Cez Arena di Ostrava, città natale di Ivan Lendl, si affrontano per un posto in finale la Repubblica Ceca, detentrice del trofeo che nei quarti ha annullato in casa il Canada per quattro a zero senza schierare Kvitova, e la Francia, che ha estromesso le azzurre a Genova nonostante lo 0-2 della prima giornata vincendo a sorpresa il doppio decisivo con Mladenovic e Garcia che hanno distrutto Vinci – Errani alla loro ultima volta insieme.
Il gioco ora si fa duro e quindi sarà Petra Kvitova, campionessa a Wimbledon 2014 per la seconda volta e numero 4 del mondo, a guidare le padrone di casa mentre il ruolo di seconda singolarista se lo giocheranno l’emergente Karolina Pliskova e Lucie Safarova, rispettivamente n° 12 e 13 WTA. Barbara Strycova disputerà probabilmente il doppio, potendo vantare attualmente la migliore classifica di specialità (n°30 secondo l’ultimo aggiornamento).
Per quanto riguarda le francesi saranno Cornet (24 WTA), Garcia (28) e Mladenovic (56) a disputarsi i due posti a disposizione per i singolari, considerando però che Kristina ha sconfitto una volta Kvitova ed è in vantaggio negli scontri diretti con sia con Safarova che con Strycova. Per il doppio appare possibile che le transalpine si affidino ancora a Mladenovic-Garcia, coppia che sembrava improvvisata ma dotata di grande potenza al servizio e in risposta. Completa il team Pauline Parmentier, destinata quasi certamente a trascorrere il week end tifando da bordo campo.
Le campionesse uscenti, già vincitrici del trofeo per per otto volte (cinque come Cecoslovacchia), guidano alla grande il ranking di Fed Cup, vanno a caccia della quarta finale negli ultimi cinque anni e appaiono sensibilmente favorite dalla miglior classifica e dalla superficie che favorisce nettamente la potenza del gioco piatto di Kvitova e Pliskova. Nella migliore delle ipotesi le ceche potrebbero anche non aver bisogno del punto del doppio.
Le francesi, campionesse nel 1997 e nel 2003, hanno dalla loro una grande unità di gruppo e il capitano Mauresmo ha dimostrato a Genova di saper motivare e tenere in pugno le sue giocatrici guidandole ad una rimonta che si era verificata solo sei volte nel world group di Fed prima dell’impresa di Genova. Soprattutto Garcia e Mladenovic hanno certamente le potenzialità per giocarsela, soprattutto se il gioco “o tutto o niente” di Kvitova e Pliskova incappasse in una giornata-no.
I precedenti dicono che la Francia ha vinto sulla terra gli ultimi tre confronti diretti, nel 1993 a Francoforte, nel 2001 a Madrid e nel 2006 a Cagnes -sur- Mer. Le due vittorie ceche sono lontane nel tempo e risalgono al 1975 ad Aix-en-Provence, con una giovane Martina Navratilova e al 1984 a San Paolo del Brasile quando a trionfare furono Hana Mandlikova e Helena Sukova.
Se sarà la Repubblica Ceca a passare disputerà la finale in casa nel caso la Russia sconfiggesse la Germania mentre giocherà in trasferta se passasse la Germania. Nel caso di vittoria francese le transalpine avranno la finale in casa con la Russia o in trasferta con la Germania.

Precedenti fra le giocatrici

Kvitova – Cornet 1-0; Kvitova – Garcia 1-0; Kvitova – Mladenovic 2-1; Kvitova – Parmentier 3-0; Pliskova – Cornet 0-1; Pliskova – Garcia 1-0; Pliskova – Mladenovic 0-1; Pliskova – Parmentier 1-1; Safarova – Cornet 3-0; Safarova – Mladenovic 1-1; Strycova – Cornet 1-5; Strycova – Garcia 2-1; Strycova – Mladenovic 0-1; Strycova – Parmentier 1-2


Russia-Germania

I due team, che occupano rispettivamente la quarta e la terza posizione nel ranking di Fed Cup dietro all’Italia e alla capolista Repubblica Ceca daranno inizio alle ostilità sulla terra rossa indoor della Adler Arena di Sochi alle 14.00 ora locale (le 11.00 in Italia).
Come il classico fulmine a ciel sereno, nelle ultime ore si è abbattuta sul team Russia la notizia del forfait di Maria Sharapova, che sarebbe dovuto al perdurare di un non meglio precisato infortunio al piede risalente al torneo di Miami. Il condizionale è d’obbligo alla luce dell’amore mai sbocciato fra Masha e la sua nazionale. La divina è sempre stata poco propensa a dedicare il suo prezioso tempo alla difesa dei colori patrii, prova ne sia la finale di Fed disertata contro l’Italia a Cagliari due anni fa. La capitana Anastasia Myskina ha chiamato come sostituta la n°137 della classifica WTA Vera Zvonareva ma la trentunenne moscovita, pur vantando parziali vincenti contro tre delle quattro avversarie (non ha mai incontrato Lsicki) è ormai una quasi ex giocatrice. Nell’impianto che ha ospitato le gare di pattinaggio velocità nelle ultime olimpiadi invernali e può accogliere comodamente 8.000 spettatori le padrone di casa russe dovranno inventarsi qualcosa in fretta e appoggiarsi sull’entusiasmo del pubblico per aver ragione delle solide avversarie. Praticamente certe come singolariste Svetlana Kutznetsova (24 WTA e campionessa sulla terra del Roland Garros 2009) e Anastasia Pavlyuchenkova (38 WTA), con quest’ultima che con ogni probabilità affiancherà nel doppio Elena Vesnina, numero sette della classifica mondiale di specialità.
Dal canto loro le tedesche, alla caccia di una finale che potrebbe fare il paio con quella dell’anno scorso perduta in casa della Repubblica Ceca, si affidano ad Angelique Kerber, fresca vincitrice con merito del torneo di Charleston dove ha sconfitto in finale Madison Keys, Andrea Petkovic, eroina nei quarti Fed dove ha tolto sullo 0-1 le castagne dal fuoco per la Germania sconfiggendo in una maratona all’ultimo sangue l’australiana Samantha Stosur, e Sabine Lisicki insieme alla probabile doppista Julia Goerges. Il team tedesco è forte ed equilibrato in considerazione del fatto che tutte e tre le potenziali singolariste sono piazzate fra il decimo e il ventesimo posto della classifica WTA.
In linea generale appare strana la scelta della superficie da parte dalle padrone di casa, la terra non è affatto sgradita alle tedesche che possono contare su un atletismo e una resistenza fisica sulla carta maggiori rispetto alle avversarie. Questa superiore attitudine unita alla la rinuncia della principessa siberiana fanno pendere la bilancia del pronostico decisamente a favore del team ospite.
Per quanto riguarda le russe il peso della responsabilità grava ora sulle spalle di Kuznetsova, l’unica singolarista che appare in grado, se in giornata, di misurarsi ad armi pari sia con Petkovic che con Kerber. Con Sabine Lisicki invece Svetlana ha perso i due confronti fin qui disputati ma entrambi gli incontri (Wimbledon 2009 e Australian Open 2012) si sono disputati su superfici veloci.
I precedenti vedono le russe, vincitrici della coppa nei bienni 2004-2005 e 2007-2008, avanti per tre vittorie ad una, nel 1985 in Giappone, nel 1988 in Australia (come URSS) e nel 1998 a Mosca ma le tedesche, campionesse a loro volta nel 1987 e nel 1992 grazie alla mai dimenticata Steffi Graf, si sono affermate nell’ultimo confronto che ha avuto luogo a Dresda nel primo turno del tabellone 2002.
Se fosse la Russia a passare si troverebbe nella scomoda situazione di dover giocare comunque la finale in campo avverso mentre destino opposto avrebbero le tedesche che disputerebbero l’incontro decisivo fra le mura amiche sia contro la Repubblica Ceca che contro la Francia.

Precedenti fra le giocatrici

Kutznetsova – Petkovic 2-3; Kutznetsova – Kerber 4-3; Kutznetsova – Lisicki 0-2; Kuznetsova – Goerges 3-1; Pavlyuchenkova – Petkovic 0-2; Pavlyuchenkova – Kerber 3-2; Pavlyuchenkova – Lisicki 1-0; Pavlyuchenkova – Goerges 1-2; Zvonareva – Petkovic 2-0; Zvonareva – Lisicki 4-0; Zvonareva – Goerges 1-0; Vesnina – Petkovic 2-2; Vesnina – Kerber 1-3; Vesnina – Lisicki 1-3; Vesnina – Goerges 3-1

Raffaello Esposito


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