ATP Montecarlo: Djokovic inarrestabile, in semi l'attesa sfida con Nadal. Berdych affronta Monfils

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ATP Montecarlo: Djokovic inarrestabile, in semi l’attesa sfida con Nadal. Berdych affronta Monfils

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Milos Raonic è costretto al ritiro sul 5-2 del primo set per il problema al piede set che aveva avvertito anche ieri contro Tommy Robredo. Tomas Berdych è il primo semifinalista di quest’edizione del Masters 1000 di Montecarlo. Sfiderà Gael Monfils, che ha vinto 6-1 6-3 contro Grigor Dimitrov. L’altra semifinale è Djokovic – Nadal: il serbo vince facile su Cilic, lo spagnolo in 3 contro Ferrer

 Leggi Nuova racchetta, nuovo Nadal: la forza di cambiare nasce da così poco.

 

[3] R.Nadal b. [5] D.Ferrer 6-4 5-7 6-2 (da Montecarlo, Carlo Carnevale)

Niente di nuovo sotto il piacevole sole monegasco, sebbene le emozioni siano state abbondanti: Rafael Nadal supera per la ventitreesima volta in carriera David Ferrer, in un incontro che avrebbe potuto tranquillamente vedere la stretta di mano dopo un’ora e un quarto, ma ha invece necessitato della distanza massima. Ferrer merita ogni singolo applauso che il campo principale del Country Club gli dedica a fine incontro, per la sua eccezionale tenacia e la voglia di non soccombere, nemmeno quando l’ombra della doccia era ben vicina nel secondo set. Nadal produce di fatto un assolo interrotto soltanto da un’emorragia di quattro giochi consecutivi, che permettono a Ferrer di incamerare il secondo parziale dal 3-5, prima che il mancino di Manacor torni a calpestare con ritrovato vigore il rosso del Centrale e strappare il servizio in avvio di terzo. Il maiorchino va avanti di due break in ciascun set, a dimostrazione di come le due ore e tre quarti siano di fatto bugiarde circa il vero padrone del match. Le traiettorie iniziali di Ferrer lasciano intendere la insolita volontà di premere sul lato sinistro di Nadal, che per tutto il primo set fatica a mandare la palla oltre la linea del servizio opposta, eppure è lui ad allungare per primo quando costringe il valenciano in rete con due pregevoli dritti a uscire per il 2-1 e servizio in avvio, per poi amministrare salvando una palla break con una interessante smorzata, fino al 6-4. Gli scambi si bloccano spesso sulla diagonale del rovescio di Ferrer, che è molto più solido su quella direttrice, impreciso invece quando decide di cambiare lungolinea, ma è sorprendentemente con questa soluzione che Ferru riesce ad aggredire l’avversario sul finire del secondo set, in cui riesce a incrinare le certezze di Nadal che al momento di servire per il match si irrigidisce e concede la battuta per due volte consecutive. Dritto nuovamente incerto, piedi timidi e il tabellone segna l’uno pari. Dieci break consecutivi e gratuiti ben più numerosi dei vincenti a testimonianza di quanto i nervi siano stati fondamentali ma fragili: Ferrer non approfitta del fianco che il connazionale gli mostra, e si fa bruciare allo start del set decisivo, con Nadal che torna a centrare le ultime spanne di campo con le sue fiondate mancine. I bookmakers non quotano il servizio slice da destra, quando Rafa deve annullare una palla break sul 3-2 in suo favore; Ferrer risponde, lo scambio si fa concitato e culmina in un lob del valenciano che termina un dito fuori. Il sipario cala dieci minuti dopo, quando il secondo break del set aiuta finalmente Nadal a mettere la vittoria in ghiaccio.

“Sono contento di come ho giocato, ho lottato e il mio calo è coinciso con il momento migliore di Ferrer. Domani non sarò favorito, ma so di stare lavorando al massimo per tornare ai miei livelli e giocarmela alla pari con Novak”.

nadal

[1] N. Djokovic b. [8] M. Cilic 6-0 6-3 (da Montecarlo, Laura Guidobaldi)

Che cosa succede a Marin Cilic? Non è ancora entrato in campo che, in pochi minuti si ritrova già in svantaggio 4-0, subendo un Novak Djokovic che sembra un fiume in piena. Entrambi di giallo vestito, stanno vivendo il primo set in modo diametralmente opposto. Cilic non riesce minimamente a contrastare il serbo e sembra anestetizzato dal tennis dell’avversario che, invece, è perfetto, seguendo i suoi schemi geometrici come un rullo compressore. Ed ecco che, in soli 23 minuti, il bagel serbo è servito, senza che ci sia la minima resistenza da parte del croato.

Non c’è che dire, il terzo match sul centrale, si svolge sulla scia del primo set dell’incontro che ha aperto il programma di quest’oggi ma soprattutto della seconda partita, in cui Monfils ha liquidato il povero Dimitrov con un insindacabile 6-1 6-3.

All’inizio del secondo parziale non è che la musica cambi molto, con Djokovic che continua imperterrito a martellare Cilic che, però, finalmente riesce ad accorciare le distanze salendo 2-3. Gli spettatori del centrale, forse un po’ “addormentati” dall’andamento monocorde del match, si sono alquanto ammutoliti, tant’è che si possono percepire ormai soltanto il chiacchiericcio e il rumore delle posate dei fortunati avventori del ristorante che si affaccia sul campo.

Comunque ora sembra che il tennista di Medjugorje sia per lo meno entrato nel set e riesca a interloquire con l’avversario, restandogli attaccato sul 3-4. E forse piano piano si sta addormentando anche Djokovic poiché ora commette alcuni errori di troppo, rischiando perfino il break. Ma il break non s’ha da fare per il croato e il n. 1 del mondo si porta sul 5-3. Marin salva due matchpoint ma, al terzo, sbaglia l’ennesima palla consegnando al vicino di casa Novak (entrambi risiedono nel Principato) l’incontro per 6-0 6-3.

In semifinale il n.1 del mondo incrocerà la racchetta con Rafael Nadal, con cui è 19-23 nei confronti diretti e 4-14 sulla terra.

djoko

 

 

[14] G. Monfils b. [9] G. Dimitrov  6-1 6-3 (da Montecarlo, Giulio Fedele)

Grigor Dimitrov ha voluto sfidare Gael Monfils al suo gioco ed ha perso perché il francese gli è stato superiore. Questo il riassunto di una partita che è stata comunque molto godibile e che ha offerto scambi molto belli, a dispetto di quello che possa raccontare il punteggio. Dimitrov ha scelto di giocare sullo scambio, molto addietro rispetto alla linea di fondo, attendista, cercando il dialogo con Monfils, che evidentemente è andato a nozze con questo tipo di tattica. Il bulgaro ha corso complessivamente 1185 metri, mentre il francese 1168, dato sintomatico di come i due hanno scelto di gestire la partita, mentre probabilmente Dimitrov avrebbe dovuto optare per una maggiore aggressività, cercando di recuperare più spesso il campo e la rete. Che il problema sia Rasheed? Qui, e non solo, se lo chiedono tutti.

Monfils ha strappato tre volte il servizio all’avversario nel primo set, e non gli ha concesso di rientrare in partita in nessuna occasione, per un totale di 26 punti a 10. Dimitrov sbagliava troppo, soprattutto con il rovescio, ma non ha per niente giocato male; semplicemente, era il francese a non calare mai. Dimitrov ha persino chiuso più vincenti (11 a 7) per quello che conta, ed ha firmato il punto più spettacolare del match dove, pur cadendo, ha vinto il punto.

Nemmeno nel secondo set Monfils è calato, riuscendo a mantenere il 100% di realizzazione sulle palle break – percentuale che gli ha inviato Dimitrov, che invece non ha capitalizzato nemmeno una delle due palle break ottenute. Palle break che sono arrivate sull’1-1, ma il bulgaro ha giocato un primo slice di rovescio svogliatamente sulla prima e poi non ha potuto fare niente sulla secondo causa un servizio vincente di Monfils. Nel game successivo Dimitrov ha realizzato un solo punto con un ace prima di cedere, paradossalmente, il servizio e poi il match.

È il miglior risultato di Monfils nelle sue 9 apparizioni a Montecarlo, dove non era mai andato più in là degli ottavi. Quarta semifinale in un Masters 1000 per il francese, dopo 9 anni dalla prima a Roma 2006 persa contro Nadal.

[6] T. Berdych b. [4] M. Raonic 5-2 rit. (da Montecarlo, Alberto Prestileo)

Comincia male la giornata dei quarti di finale del Master 1000 di Montecarlo: dopo 31 minuti e soli 7 games, si è ritirato Milos Raonic dalla partita contro Thomas Berdych. Il canadese ha sentito il riacutizzarsi del problema al piede destro che già ieri lo aveva disturbato.
Ad avanzare è così Berdych che in semifinale affronterà uno tra Grigor Dimitrov e Gael Monfils: contro il bulgaro, Thomas è in svantaggio negli scontri diretti per 3 a 2. L’ultima partita tra i due risale allo scorso anno, a Stoccolma, vinta dal ceco in tre set. Sempre l’anno scorso poi, i due si sono incrociati due volte sulla terra, a Roma e Madrid. In Italia ha vinto Dimitrov, in Spagna Berdych.
Contro il francese invece, il numero 8 ATP è avanti 5 a 1. Ultimi due incontri proprio quest’anno, prima a Rotterdam e poi a Miami. Entrambi sono stati vinti da Berdych, in 2 set e per ritiro.

Berdych ha così commentato a fine partita: “Spero che Milos recuperi il prima possibile e rientri nelle gare. Sono arrivato direttamente da Miami sulla terra ma mi trovo a mio agio.”

Risultati:

[6] T. Berdych b. [4] M. Raonic 5-2 rit.
[14] G. Monfils b. [9] G. Dimitrov 6-1 6-3
[3] R. Nadal b. [5] D. Ferrer 6-4 5-7 6-2
[1] N. Djokovic b. [8] M. Cilic 6-0 6-3

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