ATP Montecarlo, uno sguardo a Djokovic-Nadal e a Berdych-Monfils

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ATP Montecarlo, uno sguardo a Djokovic-Nadal e a Berdych-Monfils

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Penultima giornata in arrivo al torneo di Montecarlo: tappa obbligata per il bis di Djokovic o la nona sinfonia di Nadal. Da Berdych – Monfils (5-1 gli scontri diretti) uscirà un finalista inedito

Nadal – Djokovic

Quarantatreesima sfida tra i due, con Nadal avanti di quattro lunghezze (23-19). Preoccupanti per Djokovic i precedenti su terra (4-14), con una vittoria per lato lo scorso anno: ben più rilevante quella di Nadal, che in quattro set portò a casa il suo nono titolo al Roland Garros, mentre Djokovic si aggiudicò la kermesse del Foro Italico. Nole ha disegnato due bagel nelle ultime due partite (6-4 6-0 contro Haider Maurer, 6-0 6-3 a Cilic), e ha raggiunto almeno la semifinale a Montecarlo negli ultimi sei anni, perdendo all’atto conclusivo nel 2009 e 2012 e vincendo nel 2013, in tutti e tre i casi con Nadal dall’altra parte del net. Djokovic è in corsa per diventare, assieme a Nadal che c’è riuscito nel 2013, il primo giocatore a vincere quattro Masters consecutivi (se si conta anche Bercy della scorsa stagione), e domenica terminerà la sua 142esima settimana al primo posto del ranking, sesto di questa speciale classifica. Nadal è invece sopravvissuto a due spaventi consecutivi, chiudendo al terzo set sia con Isner che con Ferrer, e ha la possibilità di raggiungere la sua decima finale monegasca, dove ha vinto otto volte. Aprile è il mese più produttivo per Nadal in termine di trofei (ovviamente coincidente con la stagione sul rosso), avendovi conquistato quindici dei suoi sessantacinque titoli; la stagione scorsa è stata la prima dal 2004 in cui Nadal non è riuscito a vincere un torneo in Aprile. Rafa è a quota 46 successi su terra, l’ultimo a Buenos Aires quest’anno in finale su Juan Monaco: inoltre, è il leader della classifica dei Masters 1000 con 27 trionfi in quaranta finali totali, quattro in più di Federer, con Djokovic terzo a 22 (su trentadue finali).

Monfils – Berdych                                                                                                                                      

I precedenti potrebbero consigliare sonni tranquilli al ceco, ma l’unico successo di Monfils è arrivato proprio su terra rossa, al Roland Garros dello scorso anno, in una gladiatoria battaglia che ha infranto le quattro ore di gioco. Berdych non ha ancora perso un set nel torneo, ed è il giocatore con la miglior percentuale di punti vinti con la prima in campo (85%): approfitta anche di un turno praticamente di riposo, dato il ritiro di Milos Raonic nei quarti di finale, per un problema al piede. Il ceco ha già disputato due semifinali nel principato, nel 2007 e 2012 (perdendo da Nadal e Djokovic), ed è nel decennale del suo unico titolo in Masters, datato Bercy 2005. Monfils, che contro Berdych aveva giocato il suo ultimo match prima dell’infortunio all’anca che lo ha bloccato per tre settimane, cavalca l’onda di due notevoli successi su Federer e Dimitrov, oltre che dell’entusiasmo di aver superato per la prima volta in carriera il terzo (e di conseguenza quarto) turno qui a Montecarlo; gli ultimi quarti di finale raggiunti dal francese in un mille risalivano a Shanghai 2013, curiosamente ottenuti dopo un altro successo su Federer, quella volta in tre set. L’ultima semifinale del francese invece coincide con l’unica finale in un mille della sua carriera, a Parigi Bercy 2010.

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