ATP Monaco: Fognini fa solo 3 game con Thiem

ATP

ATP Monaco: Fognini fa solo 3 game con Thiem

Pubblicato

il

 

Al torneo ATP di Monaco di Baviera, Fabio Fognini riesce nell’impresa di resuscitare l’austriaco Thiem. Vittoria in controllo di Murray contro Mischa Zverev. Passano il turno Rosol che batte per la prima volta in carriera Stakhovsky e Melzer che beneficia del ritiro di Andujar

Con qualche ora di anticipo rispetto alle previsioni, alle 11:30 ritorna la pioggia. Sul centrale si sta disputando il match tra Stakhovsky e Rosol; il ceco aveva appena recuperato il break subìto nel secondo gioco e si apprestava a servire per il 4 pari. Tutti fermi, soltanto Murray si trattiene ancora qualche minuto per ultimare la sua sessione di allenamento per testare il servizio, fermamente determinato ad inseguire il suo primo titolo, o quantomeno la sua prima finale, su terra battuta.

All’una in punto si ricomincia, l’omino della Rolex va e viene dal campo centrale per coprire, scoprire, ricoprire i loro preziosi orologi (pare che anche i grandi quadranti abbiano il loro bel valore, per quanto inferiore a quello degli orologi che mancano ai nostri polsi).

La sorpresa della giornata, purtroppo per i nostri colori, è la prematura eliminazione di Fabio Fognini, finalista qui in Baviera lo scorso anno, contro Dominic Thiem. Insieme nella buona e nella cattiva sorte (ultimamente e sportivamente parlando, più cattiva), Fabio e Flavia, eliminata anche lei oggi a Marrakech, potranno adesso dirigersi verso Madrid.

L’austriaco viene da un periodo non esaltante, ad eccezione dei quarti di finale a Miami, e sulla terra battuta è stato eliminato al primo turno sia a Montecarlo che a Barcellona né ha convinto troppo nel primo turno qui a Monaco contro Pospisil. Ma con Fabio, quando non è in giornata, c’è spazio per tutti. Va detto che Fognini ha avuto problemi di nausea nei giorni scorsi e come ha detto Bolelli a fine match ai nostri microfoni “Non stava al meglio, un po’ senza energie. Adesso non so come si è sentito in campo ma penso che non era sicuramente al 100%”.

E Thiem non è stato irresistibile nemmeno oggi, il risultato è troppo severo ed il bagel secondo set è più il crollo di Fabio che altro. Ma nel primo set, quando Fabio decideva di invertire l’inerzia dello scambio, con il dritto riusciva a mettere Thiem nell’angolo. I troppi errori, dovuti probabilmente alla non ottimale condizione fisica, hanno però superato le prodezze.

La cronaca è poca cosa, praticamente solo gli alti e bassi di Fabio: nel primo set va subito sotto di due break, ne recupera uno, perde di nuovo il servizio, recupera ancora una volta un break e cede un’ultima volta il servizio e così il set. In apertura di secondo va avanti 0-40 sul servizio di Thiem e da lì il buio. Dominic aprirà il programma di domani, pioggia permettendo, nel derby austriaco contro Melzer.

Davanti a me intanto sono appena arrivati (alla buon’ora) i colleghi della Bild con un monitor da almeno 30 pollici, farò richiesta al nostro direttore di dotarci di mezzi altrettanto potenti.

Ma torniamo al tennis giocato. Prima di Fognini-Thiem il centrale era stato scenario dell’esordio in singolare di Andy Murray contro il maggiore dei fratelli Zverev. Lo scozzese dà l’impressione di controllare tranquillamente il match e va subito avanti 4-0. Il mancino tedesco capisce che deve fare qualcosa di più e, con l’aiuto del servizio e più propositivo con il dritto, tiene quantomeno i due successivi turni di battuta. Murray sembra non preoccuparsi troppo, archivia il primo set e, quasi volesse restare più tempo in campo a testare la sua condizione sul rosso, tiene gli scambi da fondo e non fa altro che attendere il passaggio a vuoto di Zverev al servizio che arriva nel terzo gioco del secondo set. Murray si rilassa un po’ troppo e concede tre volte palla break nel suo successivo turno di battuta, ma non appena fiuta il pericolo riaccende la luce e le annulla tutte scendendo subito a rete. Lo scozzese strappa nuovamente il servizio e va a servire per il match sul 5-2. Non è facile mantenere la concentrazione in un match contro un avversario decisamente di livello più basso e solo i grandi campioni riescono a gestire in controllo queste partite; Murray si distrae nuovamente e concede altre palle break ma anche questa volta, da grande campione quale è, decide di annullarle tutte scendendo a rete e chiudere l’incontro con un doppio 6-2.

Simpatico siparietto finale per un fortunato del pubblico che è chiamato in campo a rispondere al servizio di Murray: se ne prende almeno uno su tre tentativi riceverà in premio una racchetta. Fortunatamente Murray è meno aggressivo che in partita e l’avventore ci riesce al primo tentativo.

La voglia di Andy di giocare su terra e testare la sua condizione si percepisce anche dall’impegno che mette nel doppio dove, in coppia con l’olandese Rojer, raggiunge facilmente le semifinali. Semifinali di doppio raggiunte anche da Zverev che, in coppia col fratello, si prende una piccola rivincita nei confronti della famiglia Murray, battendo Jamie e Peers nel loro quarto di finale.

A fine match Murray ha commentato (finalmente delle dichiarazioni in inglese; qui il tedesco, a me estraneo, regna sovrano) in maniera a mio avviso eccessivamente moderata l’incontro: “Non è stato facile. Ha uno stile diverso dalla maggior parte degli altri giocatori ed è stato impegnativo giocare contro un mancino, ma io ho vinto i punti importanti. Lui rientra da un lungo infortunio. Il mio diritto ha funzionato meglio del rovescio ma tutto sommato è stato un buon esordio per me”.

Mi stavo dimenticando di Stakhovsky e Rosol, li avevamo lasciati sul 4-3 e pioggia. Nei due precedenti, entrambi quest’anno e sul cemento, aveva prevalso l’ucraino. Oggi Rosol ha fatto valere la sua maggiore esperienza su terra. Il campo era sì molto pesante (qua non si usano i teloni quando piove), ma Stakhovsky decisamente non si muove con facilità su questa superficie e Rosol appena lo fa spostare ha vita facile. Alla ripresa delle ostilità parte un quasi monologo del ceco, intervallato solo da qualche buon gioco al servizio dell’ucraino. Domani nei quarti di finale Rosol affronterà Murray.

Infine nell’unico match di singolare che si disputava sul campo 1 passa il turno Melzer per il ritiro di Andujar (l’austriaco conduceva 4-1), causa un infortunio all’anca destra per lo spagnolo.

Sugli spalti a tifare per Fognini c’era anche Simone Bolelli che, al termine del match, ha così commentato la sua partita di ieri contro GoffinPeccato per il primo set in cui ho avuto la chance 4-1 e servizio al tie-break, poi la partita è girata. Lui fa più o meno tutto bene, è molto regolare. Io poi ho fatto molta fatica ad essere solido nei game di risposta, l’ho fatto giocare secondo me troppo poco, quando batteva lui aveva molti game 30-0 facile subito e poi io ero sempre a recuperare, non sono mai riuscito nel match a farlo soffrire sul suo servizio. Come ho detto prima, il primo set peccato perché nonostante tutto ero 4-1 non giocando benissimo, con due mini-break e servizio, lì si poteva chiudere il set e poi non so come andava a finire, però insomma una partita in cui le condizioni non sono facili, la palla qui si controlla poco, però va bene, adesso a Madrid sono entrato, speriamo bene lì”.

Risultati:

[1] A. Murray b. [Q] M. Zverev 6-2 6-2
D. Thiem b. [8] F. Fognini 6-3 6-0
L. Rosol b. S. Stakhovsky 7-5 6-2
[Q] G. Melzer b. P. Andujar 4-1 rit.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement