Come per l’altro modello collaudato di questo marchio, la Reef Aster, anche semplicemente impugnando la racchetta è possibile rendersi conto della sua impostazione tennistica: il manico è più lungo del normale e di misura L3 e la lunghezza complessiva dell’attrezzo è pari a 50cm ovvero il massimo consentito dal regolamento. Il bilanciamento è esattamente al centro (25cm) e quindi dovremmo aspettarci uno strumento abbastanza maneggevole e che non affatica troppo il braccio come tendono a fare quelli bilanciati più verso la testa mentre la superficie del piatto è quasi liscia.

Nel palleggio, grazie al bilanciamento più arretrato rispetto a quanto siamo abituati, la racchetta risulta agile, leggera, maneggevole come ci aspettavamo ed omogenea e i colpi escono più precisi che potenti (una delle prime sensazioni che si hanno nell’utilizzo è quella di avere per le mani una racchetta un po’ più rigida della media). Sui colpi meno centrati, grazie ad un piatto utile esteso, sembra concedere abbastanza e nel servizio, complice anche il manico di matrice tennistica, il livello di soddisfazione è buono.

ReefFight è da considerarsi una racchetta per giocatori completi, azzardiamo a dire di provenienza tennistica, che sappiano apprezzarne la maneggevolezza (specialmente nei cambi diritto-rovescio) e che abbiano nel loro bagaglio tecnico ottime doti nel gioco di tocco.

Dati Tecnici
Racchetta: ReefFight
Materiale: Carbon 3K
Lunghezza: 50cm
Peso: 353
Spessore: 23mm
Bilanciamento: 25cm
Manico: L3
Grip del piatto: 2/5
Prezzo del listino: 160€

*Lo sweetspot  corrisponde all’area del piatto nella quale colpendo la pallina il giocatore ha l’impressione che l’impatto sia stato privo di conseguenze, in un’accezione allargata include anche  quanto la racchetta “concede” in caso di colpo steccato.

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F.M.