ATP Roma interviste, Bertolucci: "Ilhan non era un test per Nadal. Un errore per Federer andare ad Istanbul" (Audio)

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ATP Roma interviste, Bertolucci: “Ilhan non era un test per Nadal. Un errore per Federer andare ad Istanbul” (Audio)

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Paolo hai commentato Murray e Nadal, che si può dire. Una non è stata assolutamente una partita, no?
Quella di Nadal assolutamente no. Ilhan si è rivelato un avversario assolutamente docile. Troppa la differenza. Aspettiamo la partita con Isner, che potrebbe dare sicuramente un giudizio più attendibile.

Che impressione ti aveva fatto Nadal nella finale di Madrid?
Bruttissima.

Non si sa dovuto a cosa. O hai qualche idea in proposito?
Il giudizio più interessante era dipinto sul suo volto. Le smorfie che faceva, non perché sbagliasse un colpo, ma perché la palla usciva di due metri abbondantemente fuori dalle righe o addirittura in alcune occasioni in mezzo alla rete. Per cui questi errori così enormi per lui, credo sconvolgessero anche lui e lo si leggeva ampiamente sul suo volto.

Questo può essere dovuto al fatto che è ritornata la vecchia racchetta e bisogna comunque far passare un po’ di tempo, o no?
Federer ha insegnato alcune cose in tal senso. Un paio di mesi di un paio d’estati fa non prendeva proprio il campo. Nadal era in difficoltà ed ha pensato di seguire su questa strada Federer, però questi cambi a metà non hanno un valore logico. Bisogna aspettare la fine dell’anno, però evidentemente lui non si sentiva sicuro, aveva poca fiducia nei propri mezzi e ha tentato questo azzardo. Un azzardo finito male, quindi è tornato al vecchio attrezzo.

E fisicamente come ti sembrava. Ti sembrava arrivasse in ritardo o era solo un ritardo di braccio?
Anche fisicamente era più lento. Ma quando in testa ti frullano molte idee tutte negative, poi anche l’input verso le gambe non parte mai.

Per quanto riguarda Federer, a Istanbul ha vinto piuttosto male. Fatte le debite proporzioni, secondo te è un caso simile a Schiavone e Pennetta oppure no?
Secondo me, lui è ancora in grado di reggere molto bene gli avversari. Nessuno si è mai programmato così bene in carriera come Federer. Quest’anno però credo che per la prima volta abbia commesso un errore enorme, quello di andare ad Istanbul. So che non voleva andare, ma è stato pressoché costretto con la forza. È andato, ha vinto senza mai convincere, però nel frattempo non ha fatto un recupero fisico, quello che ha fatto giustamente Djokovic saltando Madrid. Adesso si trova a giocare tutte le settimane. Non credo sia un problema per il Roland Garros, perché credo che il suo obiettivo sia Wimbledon. Però non so dove troverà il tempo per un richiamo fisico.

Pennetta e Schiavone, secondo te sono arrivate?
Alla Schiavone purtoppo è già da tempo che manca una vittoria importante. La Pennetta invece è più competitiva, però anche lei comincia ad accusare qualche battuta a vuoto. Ma tra le due, sicuramente la Pennetta è quella più competitiva.

 

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