Nadal: "Storicamente non ho fortuna con gli orari qui. Giocare di notte non aiuta il mio dritto"

Interviste

Nadal: “Storicamente non ho fortuna con gli orari qui. Giocare di notte non aiuta il mio dritto”

Il campione spagnolo non fa drammi dopo la sconfitta con Wawrinka al Foro Italico: “Ho fiducia per il Roland Garros. Essere favorito o no per me non è mai stato importante. Quest’anno, forse per la prima volta, non lo sarò, ma non cambia niente”.

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Qualche battuta di Rafael Nadal dopo la sconfitta con Stan Wawrinka nei Quarti di finale degli Internazionali d’Italia:

“Ho perso un match giocato ad un buon livello. Ho sbagliato qualche dritto di troppo, soprattutto all’inizio del match e poi anche all’inizio del secondo set. Forse nel tiebreak che ha deciso il primo set avrei dovuto essere più aggressivo, ma non ho sbagliato palle facili dal 6-2 per me al 9-7 per lui…Non mi ero allenato di sera qui, i campi erano lenti e le palle pesanti per l’umidità e non prendevano a sufficienza la rotazione…ma l’importante è che sento che sto giocando bene anche se faccio qualche errore di più di quelli che faccio quando sono al massimo.

Sotto il profilo della fiducia però mi sento bene, molto meglio che qualche tempo fa. Sono fiducioso riguardo al Roland Garros. Non significa che lo vincerò, o che penso di vincerlo. Significa che penso che giocherò bene e se gioco bene posso anche ottenere buoni risultati. Cosa esattamente nessuno può saperlo. Ho giocato tante volte da primo favorito, ho vinto il Roland Garros 9 volte e non ho mai pensato di doverlo vincere 15. Stavolta non sarò il favorito n.1, ma di fatto questo non cambia molto per me. Cambia per voi che ne scrivete e parlate, ma per me non è mai stato importante: io non mi sentivo di dover vincere quando tutti dicevano che ero favorito, né mi sentire di di dover perdere perchè non lo sono quest’anno. Non sarà certo la fine del mondo se non lo vincerò. Adesso vado un paio di giorni a Maiorca, poi sarò a Parigi ad allenarmi e lì non si giocherà di notte. Il campo centrale di Parigi lo conosco bene, è grande, mi aiuterà”.

Rispondendo ad una mia domanda (-Sento che hai ritrovato fiducia…e ti chiedo se giocare sulla distanza dei tre set su cinque per te è un bonus che ti fa sentire ancora più ottimista-)

“I cinque set aiutano i migliori giocatori. Si può vincere un match in due set senza essere necessariamente il migliore, ma non in tre set su cinque. Comunque tutto quello che diciamo adesso in realtà non avrà un vero impatto su quello che accadrà a Parigi. Se gioco bene potrò fare un buon torneo e io stasera spero di poter giocare bene e in tal caso di essere competitivo. Mi voglio congratulare con Wawrinka perchè ha giocato un bel match, a me spiace che il mio lift non prendesse vigore…in questo torneo storicamente non ho molta fortuna con gli orari”.

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