RG italiani: difficile far meglio del 2014, ma Fognini può sognare

Roland Garros

RG italiani: difficile far meglio del 2014, ma Fognini può sognare

Non sarà facile per la comitiva azzurra sbarcare nella seconda settimana del Roland Garros. Tra sorteggi sfortunati e condizioni di forma precarie siamo aggrappati alla vena di Fognini e alla imprevedibilità di Camila Giorgi. A meno che Bolelli e Errani non si superino o Vanni continui a sorprendere

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Lo Slam parigino è tradizionalmente quello più generoso con i colori italiani, se non altro perché è l’unico che abbiamo vinto con Nicola Pietrangeli (1959-1960), Adriano Panatta (1976) e Francesca Schiavone (2010).

Rispetto allo scorso anno abbiamo un rappresentante in meno nei due tabelloni: mentre le ragazze sono esattamente le stesse sei del 2014, tra gli uomini c’è un giocatore in meno, sei invece di sette, con di fatto Vanni che sostituisce i due veterani Starace e Volandri. Nel 2013 in tabellone c’erano solo dieci italiani, un anno prima dodici.

Un anno fa su tredici giocatori complessivi, ben sette tornarono a casa al primo turno mentre videro il terzo solo Errani, Seppi e Fognini, con l’azzurra unica capace di raggiungere la seconda settimana.

Nel 2013 il contingente si dimezzò all’esordio ma i cinque superstiti (Errani, Vinci, Schiavone, Seppi e Fognini) vinsero i loro match di secondo turno con Vinci eliminata in ottavi e Errani in semifinale. L’anno precedente invece è l’ultimo con un rappresentante nella seconda settimana del tabellone maschile, Seppi che si trovò in vantaggio di due set su Djokovic prima di cedere.

È ipotizzabile fare meglio quest’anno? Spero di sbagliarmi ma credo sia molto difficile vedere il tricolore sventolare ancora nella seconda settimana.

Parliamoci chiaro, tra gli uomini dipendiamo quasi esclusivamente dallo stato di forma fisico e mentale di Fabio Fognini.

Lo scorso anno il numero uno azzurro si fermò al terzo turno vittima dello psicodramma con Monfils, dopo aver superato Beck e Bellucci nei primi due turni. Sulla carta non dovrebbe avere problemi ad eguagliare il risultato del 2014: Ito e probabilmente Paire (o un qualificato) non dovrebbero riuscire ad impedire al ligure una gustosa rivincita con Tomas Berdych dopo il grande match giocato negli ottavi a Roma e perso solo al tiebreak del terzo. Per sognare poi, ci sarebbe un ottavo giocabile con Kohlschreiber o Tsonga e un quarto con Nishikori. Andiamoci piano, ma Fabio è imprevedibile.

Simone Bolelli ha la chance di migliorare il risultato di dodici mesi fa. Allora dopo aver vinto il derby col debuttante Arnaboldi si arrese in tre rapidi set a David Ferrer, che è di nuovo sul percorso del tennista di Budrio ma a livello di terzo turno: bisognerà superare il belga Darcis e l’ostico Troicki.
Pesca meglio dello scorso anno Paolo Lorenzi, che si arrese al debutto a Bautista Agut ed ora trova il lussemburghese Gilles Müller, che vive una seconda giovinezza ma sulla terra non pare irresistibile. Certo poi (doppio a parte) il caro Paolone può prenotare l’aereo per il ritorno al massimo già per giovedì sera, ma con Djokovic potrà vivere l’atmosfera dello Chatrier o del Lenglen.

Difficile dire in che condizioni si presenterà a Parigi Andreas Seppi che non ha praticamente giocato la stagione sulla terra europea. Isner all’esordio, sebbene evochi nell’altoatesino i ricordi della grande vittoria al Foro del 2012, non è il massimo per pensare di eguagliare il terzo turno dello scorso anno (battuti Giraldo e Monaco e ko con Ferrer), poi troverebbe Chardy, Goffin o Giraldo sulla strada di un ottavo da sogno con Murray.

Luca Vanni, bravissimo a centrare la prima qualificazione in un tabellone principale di uno Slam ritrova Bernard Tomic, sua vittima in quel di Madrid. Si può sognare un bis e al secondo turno troverebbe con molta probabilità un altro giovane australiano, Kokkinakis. Poi c’è Djokovic…ma sai che pacchia sarebbe per Lucone?
Sempre Australia anche per Arnaboldi, lo scorso anno fuori con Bolelli all’esordio ed ora atteso, dopo il match record nelle quali, da Duckworth: fattibile, poi ci sarebbe Chardy.

Tra le ragazze nelle ultime cinque edizioni siamo abituati decisamente molto bene dalle parti di Porte d’Auteuil: vittoria 2010 e finale 2011 per Nostra Signora dello Slam Francesca Schiavone, finale 2012, semifinale 2013 e quarti di finale 2014 per Sara Errani.

Proprio per Sarita non sarà facile confermare i quarti dello scorso anno: primo turno fattibile con Riske, secondo con la giovane Siniakova e poi al terzo turno dovrebbe trovare proprio Andrea Petkovic che le impedì l’accesso in semifinale nel 2014. Il suo ottavo di finale è presidiato da Caroline Wozniacki (o Jelena Jankovic battuta da Sara in ottavi lo scorso anno), il quarto da Serena Williams (o Azarenka). Insomma, è dura.

Difficile fare previsioni quando in campo c’è Camila Giorgi, capace di prendere a pallate le migliori del mondo così come di inabissarsi in 20 doppi falli a partita e colpi sui teloni. Lo scorso anno andò fuori con la Kuznetsova al secondo turno e in sala stampa rilasciò quella che è la dichiarazione-manifesto del suo tennis: “Per me il punto del 1-1 15-15 è uguale a quello del 5-5 40-40”. Maria, Muguruza, poi forse Kerber (che si è però ritirata a Norimberga) per un ottavo con Suarez Navarro: tutto possibile e tutto impossibile, fermiamoci qui.

Nello stesso ottavo c’è anche Flavia Pennetta, uscita inopinatamente al secondo turno con la Larsson lo scorso anno e due volte agli ottavi a Parigi (2008 e 2010). Cosa aspettarsi da Flavia versione terra nel 2015? Linette si deve battere, Rybarikova già è un altro discorso, Suarez Navarro al terzo turno pare cosa troppo ardua al momento.

Knapp e Vinci, uscite malamente lo scorso anno al primo turno, sono in finale a Norimberga: prevarrà l’entusiasmo o la stanchezza? Per Karin in verità poche speranze di migliorarsi visto l’abbinamento poco fortunato con Wozniacki. È andata un po’ meglio a Robertina che ha si pescato la testa di serie numero 29 Cornet, ma è 4-0 nei precedenti con la transalpina (2-0 su terra). Troverebbe probabilmente la Dulgheru, reduce dai quarti a Roma, ma se dovesse superare il primo ostacolo rumeno, altra musica con il secondo, alias Simona Halep.

In quella che potrebbe essere la sua ultima passerella parigina, la campionessa del 2010 Francesca Schiavone (ko all”esordio con la Tomljanovic lo scorso anno che poi fece un grande torneo) trova la cinese Wang per incrociare in un match amarcord di tante incredibili battaglie Svetlana Kuznetsova.

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